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Dichiarazione di Alessandro PAGANO
Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Consigliere Consiglio Comunale San Cataldo (CL) (Lista di elezione: FI)
«Una proposta di legge per tutelare le famiglie in difficoltà con il mutuo» - INTERVISTA
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(15 ottobre 2008) - fonte: L'Opinione - Beppe Cipolla - inserita il 15 ottobre 2008 da 31
Le famiglie italiane sono sempre più indebitate e la situazione è resa ancora più preoccupante dal costante incremento del costo della vita che colpisce soprattutto beni di primissima necessità (farina +21%, pane +10,3%, patate +11,7%) e dalla pressoché immobilità dei salari e degli stipendi. Tutto questo spinge inesorabilmente le famiglie a ricorrere sempre di più agli acquisti rateali (anche per importi di modesta entità). E’ proprio il numero dei vari prestiti, spesso uniti al mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale, a determinare le difficoltà a far fronte al pagamento delle rate. Comperare qualsiasi cosa rateizzando il pagamento piace sempre di più agli italiani. Secondo l’Abi i finanziamenti bancari alle famiglie, nei primi sei mesi dell’anno, sono cresciuti del 9% con un boom del credito al consumo che è aumentato del 17,5% raggiungendo i 353 miliardi di euro. Allora caos? Mutui, finanziamenti, costo del denaro alle stelle, famiglie strozzate ed operatori finanziari, sempre molto spesso, con pochi scrupoli che con grande leggerezza ed in nome dei loro guadagni affondano il sistema creditizio Italia provocando un grave danno al cittadino – consumatore. Siamo convinti che servano misure urgenti per la tutela dei consumatori su mutui e prestiti al consumo. Ne abbiamo parlato con l’Onorevole Alessandro Pagano, deputato siciliano del Pdl e componente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, primo firmatario, insieme al Presidente Giancarlo Giorgetti della Lega, al presidente Antonio Azzolini del Pdl, all’Onorevole Massimo Garavaglia della Lega ed al Senatore Piergiorgio Stiffoni, di una proposta di legge che tutela i consumatori da chi falsifica la documentazione ai fini dell’ottenimento di mutui o di prestiti al consumo da chi richiede, mediatori del credito e agenti, compensi provvigionali ai consumatori e l’autentica gratuita per il cambio mutui da parte degli avvocati.
Perché molte famiglie trovano maggiore difficoltà a pagare regolarmente le rate del mutuo contratto per l’acquisto dell’abitazione?
La ragione principale è la forte lievitazione degli interessi applicati sui mutui a tasso variabile, che, a causa di un complesso di vicissitudini finanziarie italiane ed internazionali, hanno raggiunto livelli di rate non più sopportabili per tante famiglie del nostro Paese. Occorre ricordare il 91% dei mutui sottoscritti dalle famiglie è di tipo a “tasso variabile”. La dimensione di questa crisi delle famiglie è nei dati: essi mostrano come su scala nazionale il numero dei pignoramenti ed esecuzioni immobiliari sia salito del 19%. Famiglie che ai margini della sostenibilità hanno ridotto i consumi primari pur di onorare gli impegni assunti con le banche, pagando mese dopo mese una rata di mutuo che, dall’ottobre 2005 all’agosto 2008, ha registrato un aumento del tasso annuo di interesse di 3 punti. L’incremento dei pignoramenti e delle esecuzioni immobiliari è stimato ad una percentuale superiore ai 20 punti.
Quali misure verso quel mercato, parallelo a quello ufficiale, di servizi finanziari che non si configura come “usura” ma che trova convenienze nella crisi dei ceti medi e degli strati più poveri?
Ora è necessario, così come ha detto il Governatore, Mario Draghi, un intervento legislativo organico per portare ordine e sicurezza nelle attività svolte dagli intermediari finanziari non bancari e dalla moltitudine incontrollabile dei mediatori creditizi e degli agenti in attività finanziaria. Quindi occorre un rigoroso controllo dei requisiti per l’accesso al mercato da parte di questi operatori e degli strumenti di controllo a disposizione delle autorità.Per assicurare adeguati livelli di qualità del servizio che non consentano sacche di illegalità o di contiguità con attività criminose.
Quali forme d’intervento vengono previste da questo provvedimento per porre un freno ed attuare maggiori controlli sul numero spropositato di intermediari e agenti e mediatori?
I numeri conferiscono al fenomeno il carattere di “allarme sociale” per la presenza di un’elevata percentuale di abusivismo finanziario, di violazioni della normativa antiriciclaggio e di frodi. Questa situazione richiede che siano adottate adeguate misure normative a tutela dei consumatori e a salvaguardia della fiducia del pubblico. Le linee previste nella norma sono atte a scoraggiare le iniziative prive di un progetto imprenditoriale. Per questo è necessaria una prevenzione più efficace e controlli per l’accesso e per lo svolgimento delle attività connesse alla mediazione del credito e al prestito al consumo. Inoltre, il provvedimento contempla minori costi per consentire alle famiglie, ai cittadini e alle imprese di scegliere prodotti di finanziamento più convenienti soprattutto in questo momento di congiuntura economica negativa.
I dati di Bankitalia sulle rate del credito al consumo sono allarmanti quali misure s’intende adottare per contrastare questo fenomeno?
Aiutare le famiglie e favorire la crescita delle imprese determina motivi di stabilità per l’intero Paese ed allontana rischi concreti e pregiudizi per l’ordine pubblico. Qualità e controllo per l’accesso al credito devono sorreggere le economie nazionali. Quindi è necessario che si creino le condizioni per una reale concorrenza nei costi e nella qualità del servizio delle banche, delle società finanziarie e dei professionisti, al fine di garantire una migliore e più ampia crescita della domanda. Solo allora potremmo offrire ai consumatori, alle famiglie e alle aziende il più alto valore delle prestazioni e le maggiori possibilità di scelta.
Cosa si vuole ottenere da questo provvedimento?
Un maggiore controllo delle attività di credito al consumo da parte del Ministero del tesoro e Banca d’Italia relative a percentuali di indicizzazione, di intermediazione e di spese di istruttoria. Ogni soggetto operante nel credito al consumo deve comunicare a Banca d’Italia la provenienza delle somme destinate al prestito. In tal modo viene scongiurata la possibilità di vicinanza con i mercati dell’usura e della criminalità organizzata. In particolare verrà sanzionato l’utilizzo di documentazione contraffatta e la richiesta di compensi ai consumatori.
Sulla mediazione del credito cosa viene previsto?
I mediatori creditizi possono ricevere compensi dai consumatori solo quando non lo ricevano dalle società erogatrici del finanziamento e comunque non oltre il 2% dell’importo della somma concessa a credito e la loro attività viene esclusa per appartenenti ad altri albi finanziari.
La portabilità dei mutui è un problema che assilla molti italiani. Cosa prevede, su questa materia, la norma che avete presentato?
Se approvata questa legge consentirebbe una maggior possibilità di scelta per i cittadini su prodotti bancari migliori. L’originaria formulazione della norma contenuta nella Legge 40/2007 non prevedeva alcuna autentica di firma. La previsione di costi ed onorari notarili pari a circa 1.000 euro ha bloccato, di fatto, la portata e l’esecuzione della norma. In caso di mutuo, apertura di credito o altri contratti di finanziamento, il mutuatario surrogato potrebbe richiedere ad un avvocato l’esecuzione in autentica di firma che verrebbe eseguita gratuitamente. L’annotamento di surrogazione verrebbe richiesto al conservatore dei registri immobiliari mediante presentazione di copia semplice. Tale procedura è stata già sperimentata in questo anno per le esecuzioni di annotamento di cancellazione di iscrizione ipotecaria. I costi per i cittadini sono passati da circa 800 / 1.000 euro per l’esecuzione di cancellazione notarile a circa 100 euro di sole spese bancarie. Qualora fosse accolta la nostra proposta in materia di portabilità dei mutui, i cittadini beneficerebbero della medesima opportunità di risparmio e di servizio risolvendo anche il problema di ordine pubblico in merito alle sofferenze bancarie attuali derivanti dai mutui “prima casa”.
Fonte: L'Opinione - Beppe Cipolla | vai alla pagina » Segnala errori / abusi