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Paolo GUZZANTI in data 18 febbraio 2008
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» Fini: «Non esistono condizioni per un governo che cambi legge elettorale»
Gianfranco FINI in data 04 febbraio 2008
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» Marini rinuncia e rimette il mandato nelle mani del Presidente
Franco MARINI in data 04 febbraio 2008
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» Una reputazione da recuperare
Paolo GIARETTA in data 03 febbraio 2008
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» Il no di Casini: «Nessun governo con il centrosinistra» - «I trasformismi sono il cancro dei paesi democratici. Quella di Marini è una missione impossibile»
Pier Ferdinando CASINI in data 02 febbraio 2008
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» Sicuro ... che un «piccolo margine» c'è ancora
Franco MARINI in data 02 febbraio 2008
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» Forza Italia ascolti la società
Franco MARINI in data 01 febbraio 2008
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» Esco dallUDC. Agli italiani che hanno capito che è da quindici anni che li stanno prendendo in giro offriamo una Rosa Bianca di speranza di cambiamento.
Bruno TABACCI in data 31 gennaio 2008
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» Esco dall'UDC. Al via la Rosa Bianca
Mario BACCINI in data 31 gennaio 2008
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» Ecco perche' vado via dall'UDC
Bruno TABACCI in data 31 gennaio 2008
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» Appoggiamo Marini per un governo che cambi la legge elettorale e che redistribuisca l'extragettito ai lavoratori dipendenti
Paolo FERRERO in data 31 gennaio 2008
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» "Nessun governicchio, evitare perdite di tempo"
Pier Ferdinando CASINI in data 30 gennaio 2008
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» Mastella a Bassolino: gli assessori? Restano o finisce come Prodi
Clemente MASTELLA in data 30 gennaio 2008
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» "Dovrei essere impazzito" per sostenere un governo con rifondazione e verdi
Pier Ferdinando CASINI in data 30 gennaio 2008
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» "Chi pensa a governicchi recuperando una o due persone è fuori dall’Udc"
Lorenzo CESA in data 30 gennaio 2008
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» "Un impegno gravoso. Cercherò di trovare un punto di equilibrio tra le diverse esigenze"
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» Non condivido la scelta di Baccini e Tabacci ma una ragione ce l'hanno: dicono quello che Casini ha detto per un anno e mezzo
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» "Mai detto in piazza se non si vota"
Silvio BERLUSCONI in data 29 gennaio 2008
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» Veltroni sfida Berlusconi a presentarsi da solo alle elezioni
Valter VELTRONI in data 29 gennaio 2008
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» Favorevole a un incarico a Marini
Mario BACCINI in data 29 gennaio 2008
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Valter VELTRONI in data 29 gennaio 2008
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» Realizzare il "progetto centrista"
Mario BACCINI in data 29 gennaio 2008
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Antonio DI PIETRO in data 28 gennaio 2008
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Pier Ferdinando CASINI in data 28 gennaio 2008
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Silvio BERLUSCONI in data 27 gennaio 2008
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» Rivolgiamo quindi un appello alle forze politiche del centrodestra e del centrosinistra per arrivare ad un governo di responsabilita' nazionale
Pier Ferdinando CASINI in data 25 gennaio 2008
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» O un governo istituzionale tedesco o al voto coi socialisti (e magari i radicali)
Lanfranco TURCI in data 25 gennaio 2008
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» "Al voto con una nuova legge elettorale" - Intervista
Paolo GIARETTA in data 25 gennaio 2008
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» Ho detto a Prodi che non sono disponibile, al Senato voterò no.
Domenico FISICHELLA in data 23 gennaio 2008
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» MASTELLA SMENTISCE BERLUSCONI: L'UDEUR NON CONFLUISCE NEL CENTRO DESTRA
Clemente MASTELLA in data 23 gennaio 2008
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» Se ci sara' un voto di fiducia sul Governo Prodi in Senato io certamente votero' a favore del Governo.
Natale D'AMICO in data 23 gennaio 2008
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» Io al Senato e Cannavò alla Camera, come Sinistra Critica, terremo un comportamento coerente e non voteremo la fiducia,
Franco TURIGLIATTO in data 23 gennaio 2008
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» Serve un governo istituzionale che realizzi quelle riforme che non possono aspettare
Fausto BERTINOTTI in data 22 gennaio 2008
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» Fabris: "Finita stagione politica iniziata nel '98"
Mauro FABRIS in data 22 gennaio 2008
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» LAVORO: BLURADIA E TRONTO SU TAVOLO DEL MINISTERO
Fernando FABBIANI in data 22 gennaio 2008
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» Lascio la maggioranza. Nessun appoggio esterno. Apro la crisi di Governo. Voto subito.
Clemente MASTELLA in data 21 gennaio 2008
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» ORA NUOVO ESECUTIVO PER RIFORMA ELETTORALE
Bruno TABACCI in data 21 gennaio 2008
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» La crisi di governo e' inevitabile e credo che Prodi nelle fasi e nei modi che riterra' opportuno, non puo' non coinvolgere il Quirinale
Pier Ferdinando CASINI in data 21 gennaio 2008
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» Ora il presidente della Repubblica dovrà dimostrare, con i fatti, di essere il presidente di tutti e dovrà quindi restituire il Paese alle urne.
Roberto CALDEROLI in data 21 gennaio 2008
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» Prodi non ha più scuse: per rispetto di se stesso, della propria coalizione e dell'Italia tutta, rassegni immediatamente le sue dimissioni
Giorgia MELONI in data 21 gennaio 2008
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» Se Prodi cade serve un governo di transizione che affronti alcune emergenze.
Lamberto DINI in data 21 gennaio 2008
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» Urgente votare
Silvio BERLUSCONI in data 21 gennaio 2008
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» ''Mai più col centrosinistra''
Mauro FABRIS in data 21 gennaio 2008
Dichiarazione di Franco MARINI
Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: L' Ulivo) - Pres. Senato
Sicuro ... che un «piccolo margine» c'è ancora
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(02 febbraio 2008) - fonte: Il Gazzettino ed.nazionale - Mario Antolini - - inserita il 02 febbraio 2008 da 31
Roma - Sicuro che un «piccolo margine» c'è ancora e che sia suo obbligo esplorare ogni possibilità, Marini sceglie al via diretta e si appella a Forza Italia: «Sono convinto - dichiara il presidente del consiglio incaricato - che un grande partito che rappresenta la società, molto radicato come Fi, non possa trascurare l'accettazione di uno sforzo, che è ritenuto utile così largamente». Insomma, Berlusconi non dovrebbe sottrarsi al dialogo sulla riforma elettorale che, oltretutto - insiste Marini - chiedono in tanti. Prontamente - mentre il Capo dello Stato, Napolitano, in un messaggio alla Comunità di Sant'Egidio, parla di «un'Italia in questo momento così agitata e confusa» - a Marini arriva l'appoggio di Veltroni, che rilancia la proposta di una grande coalizione per riscrivere le regole e, incidentalmente, osserva che la destra sbaglia a pensare di aver già vinto le elezioni. Arrivato a metà del giro di consultazioni - ieri ha visto una ventina di partitini, oggi vede le parti sociali, lunedì Fi - Marini fa un primo bilancio. Il presidente del Senato, che in questi giorni ha avuto contatti discreti con Gianni Letta («Con Franco siamo amici», ha spiegato il fidato consigliere di Berlusconi, lasciando Palazzo Madama), ammette che il suo compito resta «gravoso», assicura che «non ci sono né scorciatoie, né sotterfugi» e ribadisce che una intesa sulla legge elettorale è la «precondizione per la nascita di un governo». Aggiunto di vedere «un piccolo margine», Marini lancia l'appello: «È una mia convinzione personale, non riscontrata con fatti, che un grande partito come Fi non possa trascurare questo fatto eccezionale, questa totalità di orientamenti ad uno sforzo ritenuto utile così largamente» per la riforma della legge elettorale. Marini continua: «Il Paese chiede di mutare in senso positivo il clima. Sono convinto che se fossimo capaci di cambiare le regole assieme, con una maggioranza più larga possibile, sarebbe una novità ma anche un dovere. Questo potrebbe migliorare i rapporti, che in questa legislatura sono sempre stati conflittuali. Potrebbe essere un elemento che può aiutare la campagna elettorale più costruttiva, più legata alle esigenze degli italiani, meno agli scontri che tanto ci piacciono, a mutare in senso positivo un clima che il Paese vuole, cioè state più sulle cose e qualche volta, quando c'è un problema grosso, cercate di deciderlo insieme». Mentre il centrodestra, però, ripete che l'unica soluzione è il voto subito, a Marini arriva immediatamente l'appoggio incondizionato di Veltroni che, comunque, usa un linguaggio meno diplomatico. Veltroni propone una grande coalizione guidata da Marini per scrivere insieme le regole del gioco: «Il centrodestra dice di voler votare subito - osserva - e poi magari fare una grande coalizione. Perché non la facciamo ora con un governo guidato da Marini che scriva le regole? Avrebbe senso fare una intesa adesso». Il segretario del Pd, nello sforzo di convincere Fi, usa tutti gli strumenti che ha in mano: ricorda che «Confindustria, forze sociali ed anche il Vaticano chiedono nuove regole e invece il centrodestra vuole trascinare il Paese verso un voto il cui esito non è scontato. In un atteggiamento del genere non c'è responsabilità nazionale». E mette in guardia il centrodestra dal dare per scontata la vittoria: «La parte migliore del Paese - assicura - guarda con rispetto alla posizione di responsabilità che abbiamo assunto in questa crisi di governo. I sondaggi ce lo dicono. Nel '94 eravamo convinti di vincere noi e invece abbiamo perso, nel '96 è accaduto il contrario».
Fonte: Il Gazzettino ed.nazionale - Mario Antolini - | vai alla pagina » Segnala errori / abusi