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Dichiarazione di Pietro ICHINO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

«Fatale sottovalutare. Vanno detassati i redditi bassi» - INTERVISTA

  • (02 gennaio 2009) - fonte: Il Mattino - Giusy Franzese - inserita il 02 gennaio 2009 da 31

    Pietro Ichino, professore di diritto del lavoro nell’Università di Milano, senatore del Pd, condivide in pieno l’allarme lanciato sia dal Presidente della Repubblica che dal Papa, sulla lotta alla povertà in aumento: «È in gioco la coesione dell’intero sistema. Oltre un certo limite, nessuna vera democrazia può tollerare l’assottigliamento del ceto medio e l’aumento della parte della cittadinanza che cade in condizioni di grave bisogno. Un fenomeno che con la crisi economica ha assunto dimensioni davvero preoccupanti. Al punto che dovrebbero incominciare a occuparsene seriamente non solo le forze politiche di sinistra, ma anche quelle di destra, là dove sono al governo».
    Crede che il 2009 possa essere l’anno della svolta per il dialogo tra maggioranza e opposizione, come auspica il Capo dello Stato?
    «A me sembra che, in realtà, tra maggioranza e opposizione si siano già creati spazi di confronto utile in questi primi otto mesi della legislatura, anche se ancora insufficienti».
    Quali?
    «Il governo ha accolto molte idee e proposte del Pd sia nel disegno di legge sulla valutazione e la trasparenza nelle amministrazioni pubbliche sia nel decreto sulla scuola. Lo stesso non è accaduto, invece, per le politiche del lavoro: è qui che il 2009 potrebbe portare novità importanti. Finora il governo si è mosso nella direzione opposta a quella necessaria».
    Cosa occorre, secondo lei?
    «La detassazione drastica dei redditi di lavoro fino a 1000 euro al mese, la detassazione aggiuntiva del reddito di lavoro femminile, e misure incisive per il superamento dell’apartheid tra lavoratori protetti e non protetti».
    È possibile, con la riforma degli ammortizzatori sociali, estendere le tutele occupazionali ai precari senza compromettere i conti pubblici?
    «Il progetto per il superamento del dualismo del mercato del lavoro e la transizione al sistema della flexsecurity, a cui sto lavorando con alcuni colleghi parlamentari, non prevede l’esborso di un solo euro a carico dello Stato. Per i dettagli, rinvio al mio sito: www.pietroichino.it.»
    Il Papa invita a non fare ”rattoppi” e chiede una revisione radicale del "modello dominante di sviluppo". Non è un’utopia ritenere che la crisi economica possa essere l’occasione per combattere le disuguaglianze sociali?
    «No: il New Deal americano nacque proprio dalla grande depressione dei primi anni ’30. Il welfare britannico nacque dalle rovine della guerra. E poi, la recessione si combatte soprattutto con forti misure di sostegno del reddito di coloro che dalla crisi sono più colpiti».

    Fonte: Il Mattino - Giusy Franzese | vai alla pagina
    Argomenti: lavoro, lavoro femminile, redditi, crisi economica, ammortizzatori sociali | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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