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Dichiarazione di Franco MIRABELLI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: PD) 


 

Il popolo del Centrosinistra sceglie il proprio candidato a governare la Lombardia - INTERVISTA

  • (11 dicembre 2012) - fonte: ZonaNove - inserita il 13 dicembre 2012 da 15492
    Il popolo del Centrosinistra sceglie il proprio candidato a governare la Lombardia
    intervista a Franco Mirabelli (Consigliere regionale del Pd)

    Incoronato Pierluigi Bersani come candidato premier, il 15 dicembre il popolo del centrosinistra è chiamato a scegliere il candidato alla carica di governatore della nostra Regione. Su questo intervistiamo Franco Mirabelli, consigliere regionale uscente.
    Quali saranno i candidati e le modalità di voto? E lei chi voterà e perché?
    Credo che le primarie del 15 siano un passaggio importante per costruire il cambiamento in Lombardia dopo 17 anni di Formigoni e dopo che questa legislatura è stata interrotta a seguito di una serie di scandali che hanno umiliato l’istituzione e i cittadini lombardi. Si voterà negli stessi seggi in cui si è votato per le primarie nazionali e ci si potrà presentare direttamente ai seggi senza registrazioni preventive. La differenza sta nel fatto che queste primarie sono promosse da un comitato civico che tiene insieme i partiti del centrosinistra e tutte le forze della società lombarda che vogliono costruire una Lombardia migliore, più trasparente, più giusta, più attenta ai bisogni dei cittadini. Insomma partiti e realtà civiche insieme, con pari dignità per cambiare anche la politica. Spero che tanti raccolgano l’appello ad andare a votare anche perché è il modo per dare più forza e legittimazione al candidato che vincerà nella sfida col centrodestra e la Lega. I candidati sono tre: la ginecologa Alessandra Kustermann, primario alla clinica Mangiagalli, animatrice del centro antiviolenza e donna da sempre impegnata a sinistra;Andrea Di Stefano, economista e direttore della rivista “Valori”; Umberto Ambrosoli, avvocato impegnato da sempre nelle battaglie per la trasparenza e la moralizzazione della vita pubblica e contro la criminalità organizzata. Ambrosoli è il candidato che voterò perché, senza nulla togliere agli altri, può rappresentare meglio di altri l’incontro positivo tra politica e società, tra partecipazione e competenze, quel Patto Civico di cui parlavo e che può farci vincere la battaglia per cambiare in Lombardia.

    La legge elettorale approvata prima dello scioglimento del Consiglio garantirà una maggior trasparenza degli eletti e la governabilità della Regione?
    Si è abolito il listino che consentiva al Presidente di scegliere i consiglieri con il premio di maggioranza senza che dovessero raccogliere le preferenze. Oggi gli 80 consiglieri (e con la nuova legge non potranno essere di più) saranno scelti dai cittadini con le preferenze lasciando intatto il premio di maggioranza per chi vince.L’altra novità di cui sono orgoglioso è di aver introdotto l’obbligo dell’alternanza di genere nelle liste per consentire pari visibilità tra i candidati dei due generi. Avremmo voluto introdurre la doppia preferenza per consentire a ogni elettore di poter votare una donna e un uomo nella stessa scheda, ma il centrodestra e, soprattutto la Lega, si sono opposti.

    Se il centrosinistra vincerà, quali saranno le priorità che dovrà affrontare?
    La coalizione, più larga di ciò che i partiti di centrosinistra rappresentano, vuole raccogliere nel patto civico tante altre energie e volontà presenti nella realtà lombarda. Secondo me le priorità da affrontare sono: più trasparenza e più controlli e per restituire ai Comuni la gestione di tante materie che sono state in questi anni governate centralmente e da pochi;il lavoro,finalizzando ogni investimento allo sviluppo, alla attrazione di nuove imprese, a premiare ricerca e innovazione; la casa, dove occorre ripensare sia le politiche abitative, per ottenere costi accessibili, sia il sistema dell’edilizia residenziale pubblica, mettendo mano all’organizzazione delle Aler e cambiando la legge 27 sui canoni che ha creato difficoltà a tante famiglie, senza risolvere i problemi di degrado e di sicurezza.

    Premesso che la spesa sanitaria assorbe quasi il 60% del bilancio della Regione, quali palesi discontinuità dovrebbe attuare una Giunta di centrosinistra per “ripulire” il sistema malato e corrotto costruito in questi tre lustri?
    Servirebbe un’intera intervista per rispondere. Me la cavo con una battuta che nasce dalla mia esperienza di presidente della commissione d’inchiesta sul San Raffaele. Comincerei dall’impedire che i privati abbiano accesso ai finanziamenti che la Regione riserva alle aziende ospedaliere per aiutarle a pareggiare i bilanci. Primo perché non si capisce la ragione per cui la Regione debba occuparsi di questo anche per il privato. Secondo perché per accaparrarsi quei finanziamenti si sono attivati meccanismi che hanno prodotto gli illeciti su cui sta indagando la magistratura. Terzo perché le centinaia di milioni che si risparmierebbero così potrebbero servire ad abbassare i ticket o ad alzare la fascia di esenzione.
    Fonte: ZonaNove | vai alla pagina

    Argomenti: legge elettorale, elezioni, sanità, centrosinistra, Regione, milano, lega, lombardia, primarie, regionali, Formigoni, ambrosoli, patto civico, kustermann, distefano | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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