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Domenico FINIGUERRA in data 27 ottobre 2012
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Franco MIRABELLI in data 26 ottobre 2012
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Franco MIRABELLI in data 26 ottobre 2012
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Franco MIRABELLI in data 26 ottobre 2012
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Franco MIRABELLI in data 26 ottobre 2012
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Franco MIRABELLI in data 26 ottobre 2012
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Franco MIRABELLI in data 25 ottobre 2012
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» Vitalizi e Regione Lombardia
Franco MIRABELLI in data 23 ottobre 2012
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» La Lega vuole tenere Formigoni in carica altri sei mesi
Franco MIRABELLI in data 19 ottobre 2012
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Franco MIRABELLI in data 17 ottobre 2012
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Franco MIRABELLI in data 16 ottobre 2012
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Dichiarazione di Franco MIRABELLI
Un confronto tra due Consigli Regionali
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(12 ottobre 2012) - fonte: francomirabelli.it - inserita il 18 ottobre 2012 da 15492
“Ciò che è emerso in questi giorni a partire dallo scandalo della Regione Lazio è vergognoso. E’ inaccettabile l’utilizzo di soldi pubblici per finalità diverse da quelle istituzionali, per alimentare privilegi e investimenti che nulla hanno a che fare con le ragioni per cui i consiglieri regionali sono stati eletti. L’utilizzo eccessivo di soldi destinati al funzionamento dei gruppi e quelli assegnati ai consiglieri in Lazio e in altre ragioni per le spese personali, che si aggiungono alla indennità, sono eccessivi e, soprattutto è grave che vengano dati, senza alcun obbligo e nessun controllo”. Lo scrive in un articolo il consigliere regionale Pd della Lombardia Franco Mirabelli.“E’ ovvio – prosegue Mirabelli - che tutto ciò non fa altro che aumentare la distanza trai cittadini e le istituzioni, dà ragione a chi presenta la politica solo come un mezzo di arricchimento personale anziché come un servizio per i cittadini. In Lombardia da tempo, soprattutto grazie alla iniziativa delle opposizioni, siamo impegnati a contenere i costi generali e quindi anche quelli del consiglio. Per quanto riguarda il consiglio nell’ultimo anno sono stati risparmiati quattro milioni, oggi destinati alle zone terremotate del mantovano e dell’Emilia. Sono ormai stati cancellati da due anni i viaggi istituzionali, i venti biglietti aerei Milano-Roma che erano a disposizione dei consiglieri e una serie di manifestazioni molto costose. Qui è già stata vietata, con il regolamento votato alla fine della scorsa legislatura, la costituzione di monogruppi se non a seguito della elezione in una lista che ha un unico eletto. Inoltre il rapporto cittadini eletti in Consiglio è il più alto d’Italia (un consigliere ogni 125000 abitanti) e il costo del consiglio il più basso (sette euro per ogni lombardo all’anno). Si può e si deve fare di più ma qualcosa qui è stato fatto anche riducendo le indennità dei consiglieri e cancellando vitalizio e indennità di fine rapporto. Semmai in Lombardia il problema dei costi è legato alla Giunta e alle scelte di Formigoni che, mentre abbiamo finalmente ottenuto dal Consiglio il giusto impegno a tagliare i costi, prosegue, per esempio, nonostante sia stata ormai da mesi approvata una mozione che chiede di cancellarli, a mantenere quattro sottosegretari che costano alla Regione un milione e cinque delegati del Presidente che costano 120mila euro ognuno”.
“Ma al di là dei costi dopo le dimissioni della Polverini il re Formigoni, pardon il Celeste, è nudo! – sottolinea il consigliere Pd - La Polverini si dimette per responsabilità anche proprie e lo fa costretta per il venire meno della sua maggioranza, ma unanimemente si è riconosciuto che quel gesto era dovuto per salvaguardare le istituzioni dal discredito che lo scandalo ha provocato. Nella nostra Regione Formigoni ha iniziato la legislatura con lo scandalo delle firme false per la presentazione del listino, ha proseguito col coinvolgimento in diverse inchieste di diversi assessori o ex assessori scelti dal presidente e ora vede lo stesso presidente coinvolto negli scandali Maugeri e San Raffaele. Nonostante tutto questo il Presidente resta al suo posto, indifferente alla necessità di tutelare l’istituzione dalla perdita di credibilità che tutto ciò produce. Pensa a tutelare se stesso, il suo potere e i suoi interessi anche se ciò contrasta con l’interesse dei lombardi. Non esiste un solo Presidente nelle democrazie occidentali che sarebbe restato o sia restato al proprio posto dopo solo una piccola parte delle vicende che si stanno verificando in Lombardia. Chi ha a cuore le istituzioni democratiche deve evitare che i cittadini perdano fiducia in esse. Ma evidentemente Formigoni ha a cuore altro. Ma è evidente che, per quanto possa andare avanti questa legislatura, comunque è finita la stagione del formigonismo, travolto dagli scandali e dalla ingordigia di potere che ha creato una distanza siderale tra centrodestra e società lombarda, come hanno dimostrato le ultime elezioni amministrative”.
Fonte: francomirabelli.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi