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Dichiarazione di Maurizio SAIA

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) 


 

Carta dei doveri della pubblica amministrazione: voto favorevole

  • (25 ottobre 2011) - fonte: www.senato.it - inserita il 13 dicembre 2011 da 18670
    SAIA (CN-Io Sud-FS). Signor Presidente, a nome del Gruppo di Coesione Nazionale, annuncio il voto favorevole all'istituenda Carta dei doveri della pubblica amministrazione. Finalmente un testo semplice, chiaro, conciso e soprattutto concreto sulle regole che devono seguire i dipendenti pubblici nei loro rapporti con cittadini e imprese. Non una manciata di minacce ai nostri dipendenti, come spesso purtroppo si è visto, in ossequio al principio dei dipendenti pubblici che «fanno finta di lavorare» e degli uffici come «templi della burocrazia». Minacce che peraltro turbano particolarmente coloro che nella pubblica amministrazione operano con la diligenza del buon padre di famiglia e non toccano minimamente quelli che invece fanno dell'imboscarsi la loro principale attività della giornata lavorativa. Abbiamo un testo completo, non solo sugli adempimenti della pubblica amministrazione, ma anche - forse l'aspetto più importante - sulle modalità di controllo nei confronti dei cittadini e delle imprese. (Segue SAIA). In generale, i fondamenti del rapporto cittadini-istituzioni sono: trasparenza, lealtà e buona fede, financo l'amichevole collaborazione e, non ultimo, il dovere di cortesia e disponibilità. Il provvedimento, per cercare di raggiungere questi obiettivi, interviene con una serie dettagliata di adempimenti tecnici che vado rapidamente ad elencare, affinché tutti i cittadini che ci seguono sappiano che questo provvedimento non è un doppione di altri provvedimenti che sono stati citati dall'opposizione, né tanto meno dannoso, come in qualche intervento ho sentito dire. Vi è l'obbligo di pubblicare su Internet, con completezza e semplicità di accesso, le informazioni relative ai procedimenti amministrativi di interesse generale; di garantire l'accesso telematico dell'utente a tutti i dati che lo riguardano; l'azione amministrativa deve svolgersi con il minor aggravio possibile di obblighi, oneri e adempimenti a carico degli utenti; la riduzione progressiva dei tempi per la conclusione dei provvedimenti; l'utilizzo da parte delle amministrazioni di un linguaggio semplice e chiaro; la condivisione delle banche dati tra tutte le amministrazioni pubbliche; l'utilizzo preferibile dell'informatica nelle comunicazioni tra pubblica amministrazione ed utenti, senza tuttavia tralasciare una pluralità di mezzi di comunicazione per gli utenti che non utilizzano tecnologie informatiche; il divieto per la pubblica amministrazione di richiedere dati già in possesso di altre pubbliche amministrazioni; l'eliminazione di certificati e autocertificazioni attraverso l'inserimento di tutti i dati dentro gli archivi elettronici; la garanzia per gli utenti che saranno tenuti a comunicare una sola volta la variazione dei dati che li riguardano e l'obbligo di risposta ai reclami con tempi e modi prestabiliti. Infine, si prevede la sostituzione o la sospensione dall'incarico o dal servizio per quei dipendenti che si rendono responsabili di omissioni, inadempienze e ritardi. A questo si aggiunge la disciplina dei controlli alle imprese, che deve essere ispirata ai principi della semplicità e della proporzionalità dei controlli, regolata secondo l'effettiva tutela del rischio e dell'interesse pubblico, evitando duplicazioni e sovrapposizioni e recando il minore intralcio possibile al normale esercizio delle attività imprenditoriali. Ogni pubblica amministrazione deve quindi pubblicare su Internet la lista dei soggetti controllori a cui è assoggettata ogni tipologia di impresa e, sempre nell'ottica di operare con trasparenza, viene finalmente stabilita la necessità di amichevole collaborazione tra controllori e soggetti controllati al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarità, individuando precisamente, secondo piani predeterminati, quei procedimenti di controllo che devono essere svolti senza preavviso. Non ultimo, come si diceva, il dovere alla cortesia e alla disponibilità: dovrebbe essere dettato dal buon senso, ma poiché la prudenza non è mai troppa, questo testo prevede anche l'emanazione di direttive da parte del Dipartimento della funzione pubblica al riguardo. In conclusione, siamo davanti a un testo che nella sua semplicità è davvero rivoluzionario: andrà così a cessare quella funesta aura di "padronalità" di uno Stato patrigno a cui bisogna sottostare cercando di non soccombere, aura che negli anni è stata alimentata anche da provvedimenti ingiusti come quelli che non tutelano la riservatezza dei cittadini o che lasciano alla "difesa", ossia all'utente, l'onere della prova. La carta dei doveri della pubblica amministrazione sarà pertanto uno strumento di vero e sensibile sviluppo (difatti deriva dal primo decreto sviluppo) per le aziende e soprattutto per il sistema Paese. Inoltre, coerentemente con gli obblighi di sobrietà economica che le attuali contingenze ci impongono, tale provvedimento non ricade nelle tasche dei cittadini ma si finanzia con le risorse esistenti che non sono poche, a tale riguardo, ma devono essere spese in maniera più coordinata. Ad un momento così importante proprio per il rapporto cittadino-Stato, quel rapporto che garantisce l'esistenza stessa dello Stato, io e i colleghi di Coesione Nazionale - ringraziamo peraltro il sottosegretario Augello per il suo impegno in Commissione - non vogliamo mancare e voteremo in maniera convinta a favore del disegno di legge. (Applausi dai Gruppi CN-Io Sud-FS e PdL).
    Fonte: www.senato.it | vai alla pagina
    Argomenti: pubblica amministrazione, /argomento/3242, Maurizio Saia, Coesione Nazionale - Io Sud- FS | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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