-
» «I tagli alle tasse dimenticati. È da socialisti. Per me restare nel Pdl non ha più senso» - INTERVISTA
Antonio MARTINO in data 15 luglio 2011
-
» Quella nota stonata in Parlamento
Antonio POLITO in data 14 luglio 2011
-
» Manovra: "Squilibrio dei tagli proposti"
Vasco ERRANI in data 14 luglio 2011
-
» COME SUL TITANIC
Giulio TREMONTI in data 14 luglio 2011
-
» Manovra: pur contrari, permetteremo il voto entro venerdì
Dario FRANCESCHINI in data 13 luglio 2011
-
» Biotestamento votato da un Parlamento senza dignità
Antonio PALAGIANO in data 12 luglio 2011
-
» Il mio mandato da consigliere comunale: primo trimestre 2011 (Gennaio-Febbraio-Marzo)
Dario ROMANO in data 11 luglio 2011
-
» Eutanasia del Parlamento
Furio COLOMBO in data 11 luglio 2011
-
» Crisi: Il Governo italiano sta aiutando gli speculatori a portare l'Italia come la Grecia.
Paolo FERRERO in data 11 luglio 2011
-
» « Io, postino per le nomine. C'erano posti per tutti»
Marco Mario MILANESE in data 10 luglio 2011
-
» Le tre I della manovra: inadeguata, iniqua, irresponsabile
Paolo GIARETTA in data 09 luglio 2011
-
» Proposta eliminazione vitalizio dei Consiglieri Regionali
Andrea CAUSIN in data 07 luglio 2011
-
» Governo e mass media vogliono fare della TAV una questione di ordine pubblico
Paolo FERRERO in data 04 luglio 2011
-
» Emanato il decreto legge rifiuti, ma il testo "non appare rispondente alle attese e tantomeno risolutivo"
Giorgio NAPOLITANO in data 01 luglio 2011
-
» "Ho chiesto scusa a Tremonti per i toni"
Guido CROSETTO in data 29 giugno 2011
-
» La manovra non è affatto blindata
Giulio TREMONTI in data 29 giugno 2011
-
» «La gente ci detesta. Ci rimane la casta» - INTERVISTA
Gianfranco ROTONDI in data 28 giugno 2011
-
» «Ma la spesa pubblica va tagliata col machete» - INTERVISTA
Francesco Saverio ROMANO in data 27 giugno 2011
-
» Intercettazioni? Non so se votiamo a favore. Tremonti non tocchi le pensioni
Umberto BOSSI in data 27 giugno 2011
-
» Tempesta sul ministro Tremonti
Paolo BONAIUTI in data 27 giugno 2011
-
» «Ora Silvio lasci Palazzo Chigi a un altro premier di centrodestra» - INTERVISTA
Dario FRANCESCHINI in data 27 giugno 2011
-
» «Primarie anche sui parlamentari»
Enrico GASBARRA in data 27 giugno 2011
-
» Tremonti: 'Vuole far saltare il governo'
Guido CROSETTO in data 26 giugno 2011
-
» Mi dimetto da consigliere economico di Tremonti
Marco Mario MILANESE in data 26 giugno 2011
-
» Bene, Tremonti ci copia
Pier Paolo BARETTA in data 25 giugno 2011
-
» Pd: primarie nostro elemento fondativo
Dario FRANCESCHINI in data 24 giugno 2011
-
» “Datevi un taglio”
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 22 giugno 2011
-
» "Questo Parlamento non risponde più alle esigenze dei cittadini"
Antonio DI PIETRO in data 22 giugno 2011
-
» Fuorilegge
Furio COLOMBO in data 21 giugno 2011
-
» «Nuovo patto o meglio il voto. I ministeri? Una boiata» - INTERVISTA
Giovanni ALEMANNO in data 20 giugno 2011
-
» «Andremo al governo senza rotture a sinistra» - INTERVISTA
Nicola LATORRE in data 20 giugno 2011
-
» «Energie sprecate per le leggi pro-premier» - INTERVISTA
Giulia BONGIORNO in data 17 giugno 2011
-
» «Hanno divorziato dai cittadini e il governo è alla paralisi. Pd pronto alla sfida del voto» - INTERVISTA
Pier Luigi BERSANI in data 14 giugno 2011
-
» «Ho le idee chiare da un anno»
Giulio TREMONTI in data 13 giugno 2011
-
» «Non fermiamo l’onda civica» - INTERVISTA
Rosy BINDI in data 11 giugno 2011
-
» «Il Cavaliere confonde le acque per non pagare dazio» - INTERVISTA
Enrico MORANDO in data 10 giugno 2011
-
» L'Italia come la Grecia
Giulio TREMONTI in data 10 giugno 2011
-
» Taglio all'Irpef e meno burocrazia
Silvio BERLUSCONI in data 10 giugno 2011
Dichiarazione di Gianfranco ROTONDI
«La gente ci detesta. Ci rimane la casta» - INTERVISTA
-
(28 giugno 2011) - fonte: Libero - Barbara Romano - inserita il 29 giugno 2011 da 31
«Se vogliamo restare in sella dobbiamo coccolare i parlamentari. Tanto, più impopolari di così...».«Diciamolo chiaramente: siamo impopolari». Non usa giri di parole il ministro per l'Attuazione del programma. «È inutile puntare sul gradimento, ormai non possiamo più ottenerlo». La situazione della maggioranza di governo è quella che è, ma invece di edulcorarla, Gianfranco Rotondi decide di prenderla di petto. E piuttosto che pensare agli elettori, suggerisce al premier di puntare sugli eletti. «Forte del fatto che nessuno, neanche all'opposizione, vuole andare al voto, Berlusconi deve avere un'unica preoccupazione: coltivare i rapporti con Camera e Senato».
Come?
«Teniamoci buoni i mille parlamentari. Non possiamo dargli l'aumento, ma almeno coccoliamoli, rassicuriamoli, non rompiamogli le palle se vogliamo arrivare al termine della legislatura. E nel frattempo cerchiamo di farci dimenticare. Perché, inutile negarlo, la gente ormai ci detesta».
Solo così, secondo Rotondi, il governo può sperare di durare altri due anni.
«Se invece uno un giorno dice a deputati e senatori che vanno dimezzati, il giorno dopo che taglia loro gli stipendi, quello successivo che gli toglie l'auto blu, allora è un kamikaze, significa che vuole proprio farlo cadere questo governo».
E così anche Rotondi è entrato ufficialmente nella squadra antitremontiana del sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto.
«Ma no... Tremonti è quello al quale dobbiamo che il Paese stia ancora in piedi, quindi ce lo teniamo caro caro».
Eppure risuona sempre più forte il De Profundis del Superministro. Secondo lei, lo ammazzano oggi a Palazzo Grazioli o giovedì in Consiglio dei ministri?
«Tremonti salverà la pelle sino alla fine del governo e della legislatura».
Che non è detto coincidano. Ma a lei il ministro Tremonti non ha mai fatto girare le scatole?
«Una volta in cui mi trattò con sufficienza gli dissi: "Che, te la pigli con me che sono l'unico che parla bene di te?". Lui mi rispose: "Vuol dire che sbagli qualcosa"».
Il solito simpaticone. Lei condivide le ultime misure anti-casta annunciate dal Super-ministro?
«Le considero un insulto alla sua intelligenza. Nemmeno lui rinuncia alla pillola di demagogia L'anticasta è un sentiero che deve calcare chi lo sa fare».
Occhio che il Divo Giulio potrebbe offendersi.
«Ma è così. La prosopopea anti-casta fa grande Grillo ma travolge i grilli parlanti».
Non crede che sia decisamente impopolare oggi difendere la casta dei parlamentari?
«Tanto, più impopolari di così... Il deputato oggi è uno sputtanato che va per la pagnotta, questo è il giudizio che ci siamo cuciti addosso, per merito dei comici, delle trasmissioni tv...».
Anche per "merito" vostro, però...
«Può darsi. Ma intanto io segnalo un passo avanti. Un tempo si accusava i politici di rubare, oggi gli si rimprovera solo di avere dei privilegi previsti dalla legge. Ma attenzione. Questa furia antipolitica finisce per essere antiparlamentare. E il Parlamento è come la salute: ti rendi conto che è importante solo quando non ce l'hai più».
Quindi, che consiglio dà al presidente del Consiglio Berlusconi per non perdere definitivamente la salute politica?
«Si concentri sul giudizio del popolo sei mesi prima delle elezioni e lì cacci fuori il Silvio che ci piace di più: rilasci interviste, affitti i sei-per-tre, faccia dieci comizi, per mari, monti e città d'arte».
Sì ma adesso?
«Deve rassegnarsi al fatto che in diciotto mesi non può fare le riforme istituzionali, né la riforma della giustizia e neppure quella fiscale. Al massimo si può far approdare qualche legge in Parlamento».
Sta dichiarando lo stato di fallimento del governo. Nessun ministro finora l'aveva fatto.
«Ma a realtà è questa. E per arrivare al termine della legislatura noi abbiamo bisogno del voto dei deputati, non della casalinga di Voghera, né degli spettatori di Santoro. Se ogni giorno, invece, condividiamo l'idea dei giornali qualunquisti che dipingono il Parlamento come una casta e i deputati come mangiasoldi, alla fine io non escludo che la dignità di queste persone possa giocarci qualche giusto scherzo. Perciò, cerchiamo di non essere l'unico consiglio d'amministrazione che non prende a sberle i suoi azionisti».
Fonte: Libero - Barbara Romano | vai alla pagina » Segnala errori / abusi