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Dichiarazione di Furio COLOMBO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Morti clandestine

  • (07 giugno 2011) - fonte: il Fatto Quotidiano - inserita il 07 giugno 2011 da 31

    Frasi belle e nobili sono state scambiate fra lo scrittore Claudio Magris e il presidente della Repubblica. Bella e memorabile la frase di Magris (“Democrazia è mettersi nella pelle degli altri, anche di quei naufraghi in fondo al mare”), bello il fatto che Giorgio Napolitano abbia fatta sua quella frase. Perché il tema, è la strage di migranti nel Mediterraneo.

    L’Italia però è un’altra, ambigua e confusa da una politica folle. Lo dimostra una breve intervista con il ministro Frattini, nella stessa pagina, (Il Corriere della Sera, 6 giugno). Dice il ministro degli Esteri: “Stiamo raccogliendo le prove che questi profughi sono spinti sulle barche anche a forza dal regime libico”. Nel suo candore di esecutore di ordini, Frattini dimentica che la frase, identica, è già stata detta da Bossi e da Maroni, ed è diventata un titolo a piena pagina su La Padania fin dall’inizio della rivolta libica. Era accompagnata dalla precisazione che i profughi erano in realtà ergastolani liberati di proposito dalle carceri libiche.

    Perché questa stramba invenzione leghista? Per impedire che si creasse un senso di accoglienza e di solidarietà verso chi fugge dalla guerra. In tanti, poi, non solo Frattini e non solo la Lega, ma anche grandi giornali super partes, hanno finto di dimenticare che i sopravvissuti al mare che riuscivano ad aggrapparsi agli scogli italiani, se non erano criminali mandati apposta da Gheddafi, erano “clandestini” da rimandare indietro subito, “senza se e senza ma” (cito da Roberto Maroni ).

    Qualcuno ricorda la nobile frase “foera di ball” di un ministro della Repubblica? Qualcuno, in questo Paese, ha cancellato il reato assurdo e giuridicamente impossibile di “clandestinità” prima che lo facesse la Corte europea? Qualcuno ha annullato il trattato di fraterna alleanza Italia-Libia (votato con slancio e fervore da quasi tutto il Parlamento appena due anni fa), o vuole ricordare le feste italiane al criminale a cui la Nato, Italia inclusa, sta dando ora la caccia?

    L’unica cosa da chiedere a Frattini è di non inquinare gli interventi di Magris e Napolitano contro l’indifferenza, è di non ripetere invenzioni e bugie copiate dalle ossessioni della Lega, e dal magistero di Bossi e Borghezio. È ciò che ha reso indifferente l’Italia come forma di distacco da un governo assurdo.

    Fonte: il Fatto Quotidiano | vai alla pagina

    Argomenti: bossi, immigrazione, Ministro degli esteri, lega, Presidente della Repubblica, Libia, profughi, mediterraneo, Gheddafi, ministro maroni, leghisti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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