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Dichiarazione di Dario ROMANO

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Senigallia (AN) (Lista di elezione: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) 


 

Cinque idee cinque per far ripartire l'Italia

  • (16 dicembre 2010) - fonte: Facebook - Dario Romano - inserita il 07 gennaio 2011 da 15351

    E’ giunto il momento di pensare al futuro, seriamente. Servono semplicità e concretezza, allo stesso tempo. 5 idee per far ripartire il Paese:
    1 – Riduzione delle tasse e aumento degli introiti tributari. No, non sono pazzo: in quel famoso 43% di pressione fiscale è compreso un 8% di evasione fiscale che devono pagare i contribuenti onesti. Passiamo dal 43 al 38, però dopo i controlli e gli accertamenti devono essere molto più frequenti. E, se si evade, non ci devono essere condoni. Necessario tassare inoltre la rendita finanziaria, passando dal 12 al 27% come in altri Paesi. Infine, passare da una tassazione sul lavoro ad una sull’inquinamento (green taxes): con le green taxes si possono ridurre le tasse sul lavoro, creando di fatto occupazione. L’esempio della Germania, su questo è illuminante. Lo snodo principale, però, è sulla concreta lotta all’evasione fiscale.

    2 - Riforma universitaria. Purtroppo i nobili intenti di Berlinguer (parlo del 3+2) non hanno ottenuto gli effetti sperati. Tornare alle lauree a ciclo unico, dove i primi 2 anni siano in comune per tutti: poi si sceglie il proprio indirizzo ideale. Inoltre, necessario un aumento delle tasse universitarie in modo da offrire un servizio migliore (aumentando ricerca, innovazione; regolarizzando i ricercatori e i precari, che sono quelli che mandano avanti davvero il sistema universitario) e, al contempo, disincentivare l’iscrizione per chi vuole fare l’università solo per non andare a lavorare. Se si finisce fuori corso, necessario raddoppiare o triplicare l’importo delle tasse.

    3 – Nascita di un nuovo settore secondario. Abbiamo bisogno di giovani imprenditori che prendano per mano il Paese nei prossimi anni. Necessario, d’altro canto, la costituzione di una nuova classe operaia che venga trattata degnamente e non come schiavi. La Germania ha un florido settore industriale, le tasse sono elevate (mai quanto le nostre, chiaro), ma gli stipendi sono adeguati.

    4 – Riaprire stagione degli investimenti. Per far ripartire l’economia, servono in primis le infrastrutture adeguate. Non si può pensare che, per ogni opera pubblica in cantiere, ci siano proteste legate all’ambiente (vedi il caso TAV). Se si passasse ad un sistema di tasse basato sull’inquinamento (principio del “chi inquina paga”), molte di queste proteste/sommosse si placherebbero. Inoltre, le grandi opere – appaltate a società serie ed efficienti, meglio se consorzi di piccole società locali – portano lavoro e aumentano la competitività del Paese all’estero. Chi viene da fuori è invogliato a investire in Italia, se sa come trasportare i propri prodotti in giro per lo Stivale.

    5 – Sburocratizzare la pubblica amministrazione. Su questo ci si può aprire un dibattito di ore ed ore, basti sapere che l’obiettivo deve essere che ogni cittadino deve essere messo nelle possibilità di compilare e consegnare un modulo da Internet. Ovviamente Internet deve essere considerato un diritto costituzionale, al pari della libertà di espressione e di stampa.

    Sono stato breve non per qualunquismo, ma perché spero che in molti leggano, e che si apra un dibattito concreto basato su proposte e non su polemiche sterili, correnti di partito e quant’altro fa continuamente male al nostro Paese.

    Fonte: Facebook - Dario Romano | vai alla pagina

    Argomenti: internet, economia, burocrazia, università, classe operaia, libertà di espressione, politica italiana | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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