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Decreto Pisanu. Proposta di aggiungere al DDL sicurezza un art. 7bis in sostituzione dell'attuale art. 7
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(10 dicembre 2010) - fonte: punto-informatico.it - Guido Scorza - inserita il 11 dicembre 2010 da 31
Tutti contro l'articolo 7 del decreto Pisanu, tutti con soluzioni che non appaiono calzanti.Con il suo emendamento, l'On. Della Vedova, propone, invece, di aggiungere al DDL sicurezza un art. 7bis, attraverso il quale sostituire l'attuale art. 7 con le seguenti previsioni:
"2. Per coloro che già esercitano le attività di cui al comma 1 in base a pregressa licenza, la denuncia è richiesta a partire dal 1° gennaio 2011.
3. Si applicano in quanto compatibili le disposizioni del capo IV del titolo I e del capo II del titolo III del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, nonché le disposizioni vigenti materia di sorvegliabilità dei locali adibiti a pubblici esercizi. Restano ferme le disposizioni di cui al decreto legislativo 1o agosto 2003, 259.
4. Con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, da adottarsi entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono stabilite le misure che il titolare o il gestore di un esercizio in cui si svolgono le attività di cui al comma 1 è tenuto ad osservare per il monitoraggio delle operazioni dell'utente e per l'archiviazione dei relativi dati, anche in deroga a quanto previsto dal comma 1 dell'articolo 122 e dal comma 3 dell'articolo 123 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
4-bis. Coloro che esercitano le attività di cui al comma 1 proteggono le reti, anche con tecnologia senza fili, e gli strumenti informatici contro l'accesso abusivo di cui all'articolo 615-ter del codice penale e contro il rischio di intrusione e dall'azione di programmi di cui all'articolo 615-quinquies del codice penale".
È così difficile scrivere che l'art. 7 del Decreto Pisanu è abrogato e che, nei prossimi mesi, il Parlamento valuterà, all'esito di un ampio ed approfondito dibattito, se e quali iniziative adottare per sostituirlo, ammesso che si ritengano ancora sussistenti le esigenze di sicurezza che spinsero il Ministro Pisanu all'adozione di un provvedimento che lui stesso, oggi, valuta costituzionalmente "border line" e che l'identificazione dell'utente di una connessione WiFi sia ritenuta una misura utile a qualcosa o a qualcuno? O ci sfuggono i reali interessi in gioco o dobbiamo, purtroppo, prendere atto che in questo Paese ormai si è incapaci di guardare in positivo alle "cose della Rete", persino quando si è tutti d'accordo.
Fonte: punto-informatico.it - Guido Scorza | vai alla pagina » Segnala errori / abusi