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Dichiarazione di Pietro ICHINO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Sistema elettorale a collegio uninominale con scelta alternativa del candidato per i membri della Camera e del Senato.

  • (30 luglio 2010) - fonte: /pietroichino.it - inserita il 09 agosto 2010 da 31

    DISEGNO DI LEGGE N. 2312

    Già il 9 febbraio scorso, al termine di un vivacissimo dibattito che si è protratto per varie ore, denso di riferimenti teorici, storici e comparatistici, su proposta del Ministro della Giustizia Jack Straw e per mandato del Primo Ministro Gordon Brown, la House of Commons aveva approvato con 365 voti contro 187 la proposta di indire un referendum entro l’ottobre 2011 per scegliere tra il mantenimento dell’attuale sistema elettorale, il collegio uninominale maggioritario a un turno, e il cosiddetto voto alternativo. Quest’ultimo metodo, praticato in Australia, consente all’elettore nel collegio di esprimere anche seconde preferenze. Vengono anzitutto scrutinati i primi voti; se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta (nel quale caso sarebbe subito proclamato eletto) si comincia ad escludere il candidato che abbia ottenuto una minore quantità di primi voti e si spartiscono i suoi secondi voti tra i candidati restanti. L’operazione è ripetuta finché un candidato non arriva alla maggioranza assoluta. Tale sistema consente di avere i benefici del secondo turno elettorale, alzando significativamente la soglia di legittimazione dell’eletto, senza bisogno di portare per due volte gli elettori alle urne, evitando quindi i relativi costi politici (rischio di astensionismo) nonché materiali.

    Nella nuova legislatura inglese il referendum sul voto alternativo è stato ricompreso nell’accordo che ha condotto all’alleanza tra Conservatori e Liberali, sia pure divisi sul merito dello stesso: favorevoli i Liberali, contrari e Conservatori. Il 22 luglio scorso il Vice-Premier Clegg ha presentato il relativo disegno di legge governativo che prevede la celebrazione del referendum per il prossimo 5 maggio 2011, data che era già stata preannunciata dal Premier Cameron il 5 luglio. Diverse appaiono al momento le posizioni in merito dei candidati alla guida del Partito Laburista, che ha comunque manifestato contrarietà perché il disegno di legge comprende anche una revisione dei collegi uninominali ritenuta frutto di logiche di parte.

    In Italia la proposta ha avuto echi sin dal 1953, quando Luigi Einaudi allora Capo dello Stato, la definì di “ballottaggio preventivo”, prospettandola in alternativa alla legge con premio di maggioranza, sino alla proposta di legge dell’allora deputato Valerio Zanone del 18 dicembre 1992 (progetto di legge n. 2052 della XI Legislatura), di fronte allo scontro tra sostenitori del turno unico e di quello doppio.

    Quella qui riportata corrisponde puntualmente alle modalità suggerite per la Francia da Maurice Duverger nel volume “La nostalgie de l’impuissance”, Albin Michel, Paris 1988, pagina 189.

    Perché riproporlo ora? Con tutta evidenza nella seconda parte della legislatura il tema della legge elettorale è destinato a riproporsi in modo più stringente. A parole molti si dicono favorevoli a ritrovare un rapporto stringente tra eletti ed elettori, esigenza che trova nel collegio uninominale lo strumento più idoneo perché su una dimensione di scala piccola e che contiene le spese elettorali il giudizio può essere più puntuale e motivato, senza mettere in discussione la conquista del bipolarismo. La legge elettorale lo assicura con uno strumento rozzo, quello del premio di maggioranza, che è controproducente per vari motivi, ma esso non può essere semplicemente eliminato perché la regressione a sistemi proporzionali puri rischierebbe seriamente di farci tornare ad alleanze esclusivamente post-elettorali, al gioco spregiudicato dei poteri di coalizione, negando il rapporto stringente tra consenso, potere e responsabilità. Il voto alternativo in collegi uninominali incentiva invece in modo significativo un bipolarismo scelto collegio per collegio dagli elettori con la elevata soglia di legittimazione della maggioranza assoluta, nella semplicità di un unico turno elettorale.

    Il Disegno di legge può essere seguito nella sua interezza con la funzionalità Openpolis Vai alla pagina

    Fonte: /pietroichino.it | vai alla pagina

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