Ti trovi in Home  » Politici  » Giorgio NAPOLITANO  » «Si può considerare penoso chi, nel Sud o nel Nord, balbetti giudizi liquidatori sulll'Unità d'Italia. Chi prova ad immaginare secessioni o sepa...

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Giorgio NAPOLITANO

Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica


 

«Si può considerare penoso chi, nel Sud o nel Nord, balbetti giudizi liquidatori sulll'Unità d'Italia. Chi prova ad immaginare secessioni o separazioni, coltiva un salto nel buio».

  • (11 maggio 2010) - fonte: Il Quirinale.it - inserita il 12 maggio 2010 da 31

    "Le celebrazioni del 150° siano l'occasione per un clima nuovo nel rapporto tra le diverse realtà del Paese"

    "Siano le celebrazioni del 150° del nostro Stato nazionale, l'occasione per determinare un clima nuovo nel rapporto tra le diverse realtà del paese, nel modo in cui ciascuna guarda alle altre, con l'obbiettivo supremo di una rinnovata e più salda unità. Unità che è, siamone certi, la sola garanzia per il nostro comune futuro". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Marsala nel discorso celebrativo del 150° anniversario dello sbarco del Mille.

    "Oggi - ha detto il Presidente Napolitano - siamo qui per rievocare il ruolo della Sicilia nel compimento del processo di unificazione nazionale. Senza la Sicilia e il Mezzogiorno non si sarebbe certo potuto considerare compiuto quel processo, non si sarebbe potuto far nascere uno Stato che rappresentasse pienamente la nazione italiana e che si ponesse, in pieno Ottocento, tra i maggiori Stati europei".

    Il Capo dello Stato ha ricordato che "le celebrazioni del 150° anniversario della fondazione del nostro Stato nazionale offrono l'occasione per mettere in luce gli apporti della Sicilia e del Mezzogiorno a una storia comune e ad una comune cultura, che affondano le loro radici in un passato plurisecolare, ben precedente lo sviluppo del processo di unificazione statuale della nazione italiana. Di quel patrimonio, culminato nelle conquiste del 1860-1861, possiamo come meridionali essere fieri: non c'è spazio, a questo proposito, per pregiudizi e luoghi comuni che purtroppo ancora o nuovamente circolano, nell'ignoranza di quel che il Mezzogiorno, dando il meglio di sé, ha dato all'Italia in momenti storici essenziali".

    Il Presidente ha poi rilevato che "in un bilancio critico del lungo periodo che ha seguito l'unificazione d'Italia, non si coltivino nel Mezzogiorno rappresentazioni semplicistiche delle difficoltà che esso ha incontrato, dei prezzi che ha pagato, per errori e storture delle politiche dello Stato nazionale nella fase della sua formazione e del suo consolidamento. Il ripescare le vecchissime tesi (perché vecchissime sono) - come qualche volta si sente fare - di un Mezzogiorno ricco, economicamente avanzato a metà '800, che con l'Unità sarebbe stato bloccato e spinto indietro sulla via del progresso, non è degno di un approccio serio alla riflessione storica pur necessaria. E non vale nemmeno la pena di commentare tendenze, che per la verità non si ha coraggio di formulare apertamente, a un nostalgico idoleggiamento del Regno borbonico".

    "Si può considerare solo penoso che da qualunque parte, nel Sud o nel Nord, si balbettino giudizi liquidatori sul conseguimento dell'Unità, negando il salto di qualità che l'Italia tutta, unendosi, fece verso l'ingresso a vele spiegate nell'Europa moderna. Mentre chi si prova a immaginare o prospettare una nuova frammentazione dello Stato nazionale, attraverso secessioni o separazioni comunque concepite, coltiva un autentico salto nel buio. Nel buio, intendo dire, di un mondo globalizzato, che richiede coesione degli Stati nazionali europei entro un'Unione più fortemente integrata e non macroregioni allo sbando. Lasciamo scherzare con queste cose qualche spregiudicato giornale straniero".

    "Non è la prima volta che lo dico - ha affermato il Presidente Napolitano - e sento il bisogno di ripeterlo; le critiche che è legittimo muovere in modo argomentato e costruttivo agli indirizzi della politica nazionale, per scarsa sensibilità o aderenza ai bisogni della Sicilia e del Mezzogiorno, non possono essere accompagnate da reticenze e silenzi su quel che va corretto, anche profondamente, qui nel Mezzogiorno, sia nella gestione dei poteri regionali e locali e nel funzionamento delle amministrazioni pubbliche, sia negli atteggiamenti del settore privato, sia nei comportamenti collettivi. E parlo di correzioni essenziali anche al fine di debellare la piaga mortale della criminalità organizzata che è diventata una vera e propria palla di piombo al piede della vita civile e dello sviluppo del Mezzogiorno".

    "Nello stesso tempo - ha concluso il suo intervento il Presidente della Repubblica - si deve chiedere a tutte le forze responsabili che operano nel Nord e lo rappresentano, di riflettere fino in fondo su un dato cruciale : l'Italia deve nel prossimo avvenire crescere di più e meglio, ma può riuscirvi solo se crescerà tutta, se crescerà insieme, solo se si metteranno a frutto le risorse finora sottoimpiegate, le potenzialità, le energie delle regioni meridionali".

    Successivamente il Capo dello Stato si è recato a Salemi dove ha inaugurato il restaurato Palazzo Municipale e visitato i Musei del Risorgimento e della Mafia, e la Mostra del FAI "Paesaggi d'Italia".

    Ultima tappa del viaggio in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia è stata Calatafimi dove il Presidente Napolitano ha deposto una corona al Sacrario di Pianto Romano e scoperto una targa in ricordo dei garibaldini che persero la vita nella battaglia del 15 maggio 1860 alla presenza dei sindaci delle città di provenienza dei caduti.

    Fonte: Il Quirinale.it | vai alla pagina

    Argomenti: secessione, UE, mezzogiorno, Nord e Sud, 150° anniversario dell’unità d’Italia, futuro | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato