Dichiarazione di Angelo RICCARDI

Rispondendo al presidente degli artigiani Antonio Falcone che aveva sollecitato “politiche istituzionali di investimento che diano slancio al complesso mondo dell’artigianato”, Riccardi ha tratteggiato alcuni aspetti delle possibili azioni da intraprendere. Azioni che hanno nella creazione di opportunità di lavoro il nodo focale da cui si dipartono tutti gli interventi. “Bisogna guardare con fiducia alle possibilità che offre il territorio – ha affermato – abbandonando la politica di demandare agli altri quello che invece possiamo fare noi”.

Commentando la crescita di iscritti registrata all’artigianato, Riccardi ha evidenziato come “la circostanza è strettamente legata alla espansione del settore edilizio. E’ in atto la costruzione di tre mila alloggi. E sono in opera circa duecento cantieri. Un forte potenziale cui non corrisponde però – ha osservato – un proporzionale impiego di manodopera. Una situazione anomala – ha giudicato – cui si aggiunge la constatazione che ad aggiudicarsi buona parte delle gare di appalto per opere in loco siano imprese forestiere”.

Uno squilibrio che Riccardi propone di superare creando “un tavolo di concertazione tra gli operatori dell’artigianato e gli imprenditori per attivare una franca e virtuosa collaborazione finalizzata ad una maggiore trasparenza dei vari aspetti legati agli appalti, come il lavoro nero, e assicurare più congrui margini occupazionali per i lavoratori locali”.

Un ruolo da protagonista attivo Riccardi lo attribuisce al Comune “tanto per assicurare i necessari controlli potenziando opportunamente la Polizia municipale attraverso i concorsi per il completamento della pianta organica, quanto per avviare una attività di formazione non generalizzata bensì mirata, vale a dire organizzata con corsi specialistici a seconda delle necessità che vengono dal mondo del lavoro: occorre legare la formazione all’occupazione”.

“Il Comune – ha affermato – può finanziare la formazione e utilizzare le nostre scuole al pomeriggio. Le risorse ci sono. Ne abbiamo anzi lasciate troppe per strada. La provincia di Foggia ha, ad esempio, utilizzato soltanto il sette per cento degli ingenti fondi dei POR 2003-6. Una nuova opportunità ci viene offerta dai Fondi strutturali: non dobbiamo perderla, ma occorre organizzarsi con strutture specifiche al passo dei tempi”.

Grande attenzione, anche per gli aspetti occupazionali che si evidenziano, Riccardi ha mostrato per Stildauniamoda, la manifestazione ideata dall’Associazione artigiani per supportare e dare slancio alla complessa filiera legata alla moda; e per il Carnevale che va in ogni caso adeguato alle nuove esigenze dello spettacolo magari meglio utilizzando i capannoni che proprio Angelo Riccardi fece costruire da assessore al Comune, per dare al Carnevale quelli che al momento rimangono gli unici supporti strutturali di base.

Naturalmente al fianco di tali iniziative peraltro appena accennate cui affidare prospettive di sviluppo anche all’artigianato, Riccardi ha posto quelle riconducibili all’industria in ogni caso ecocompatibile e sostenibile. E quale miglior settore sostenibile di quello della produzione di energia da fonti alternative?

Un progetto che sarà realizzato a Manfredonia prevede la costruzione di stabilimenti per la produzione e l’assemblaggio di apparecchiature per impianti eolici. “La base – ha rilevato Riccardi – per la formazione di un distretto di produzione di energia elettrica che posa anche assorbire i sei megawatt di consumo della città con importanti ritorni economici per la popolazione”.

Fonte: angeloriccardi.it | vai alla pagina

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