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Dichiarazione di Giancarlo GALAN
«Mestre è destinata a diventare la grande capitale del NordEst»
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(16 dicembre 2009) - fonte: Il Gazzettino - Mestre-Venezia - Maurizio Dianese - inserita il 16 dicembre 2009 da 31
«Mestre è destinata a diventare la grande capitale di questa zona d’Italia. È al centro di quella grande città metropolitana che fa parte di una delle regioni più sviluppate del mondo.Mancava un grande museo e adesso finalmente possiamo costruirlo.» Il presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, firma con grande soddisfazione il protocollo d’intesa tra Regione, Comune, Soprintendenza e Fondazione Venezia per l’M9, il museo del Novecento a Mestre. Ieri a palazzo Balbi la firma che segna il via libero definitivo alla progettazione.
Fra 4 anni l’intero complesso che comprende l’ex Distretto di via Poerio e la zona dell’ex caserma dei carabinieri di via Pascoli, sarà rifatta a nuovo. Già pronto il progetto per l’ex Distretto, progetto che prevede la copertura con una grande vetrata del chiostro di quello che nel Seicento fu un convento di suore.
M9 è la più grande scommessa culturale di Mestre e Giuliano Segre, il presidente di Fondazione Venezia, mette le mani avanti: «Non sarà un museo tradizionale. Sarà più un Museo della scienza interattivo e se proprio devo scegliere una immagine, dico che sarà molto più simile a Gardaland che a un museo».
Significa che l’M9 diventerà un posto da vedere. E dove si torna. «È un passo fondamentale per la riqualificazione della città - ha spiegato il sindaco Massimo Cacciari - Non c’è città al mondo che possa vantare tante iniziative. Basta che pensiamo ai due mega interventi, quello del quadrante di Tessera e la riqualificazione di Porto Marghera.
E poi c’è anche l’area dell’ex Umberto I e fra un po’ presenteremo il progetto per la nuova piazza Barche. Insomma noi ragioniamo come una metropoli che comprende Padova e Treviso e sappiamo che una grande città non esiste senza un grande polo culturale. Che deve diventare il museo del Novecento perchè Mestre è il simbolo del Novecento, ma non un museo incartapecorito, un museo vivo, che mostra anche il futuro. Dunque un museo rivolto soprattutto ai giovani. «Dunque - analizza Galan - Mestre non è più la città periferica nata alle spalle della città che tutto il mondo conosce, Mestre è la città baricentro del Veneto». Una capitale che rinasce dalla sue ceneri, con uno spazio importante finalmente restituito alla città - ha spiegato Giuliano Segre, mentre Renata Codello, Soprintendente ai Beni ambientali ed architettonici avverte che «Questo è un progetto molto ambizioso perchè punta a dare un contributo essenziale per definire una identità di Mestre.
Un progetto capace di generare altre relazioni culturali con l’intera regione». L’accordo di programma firmato ieri riguarda un’area di 6.900 metri quadri tra via Poerio e via Brenta Vecchia. L’accordo di programma significa una approvazione automatica del cambio di destinazione d’uso degli spazi. Significa che gli spazi dell’ex Distretto (ed ex caserma Matter e prima ancora convento delle suore) saranno utilizzati a scopi direzionali e commerciali, mentre nella zona dell’ex caserma dei carabinieri di via Pascoli sarà realizzato il museo, abbattendo l’edificio esistente.
Fonte: Il Gazzettino - Mestre-Venezia - Maurizio Dianese | vai alla pagina » Segnala errori / abusi