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Dichiarazione di Vincenzo BIANCO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

«Con il nostro voto vogliamo fermare questa idea della sicurezza»

  • (02 luglio 2009) - fonte: Il Dito.it - inserita il 06 luglio 2009 da 31

    «L'introduzione del reato di ingresso e soggiorno illegale è inefficace e in contrasto con il principio di eguaglianza previsto dalla nostra Costituzione»

    Signor Presidente, signori rappresentanti del Governo, colleghi, i senatori del Gruppo del Partito Democratico voteranno convintamente a favore delle questioni pregiudiziali presentate da tutti i Gruppi delle opposizioni al disegno di legge che stiamo esaminando. I colleghi intervenuti hanno motivato con ricchezza di elementi e fondatezza di analisi le ragioni per cui occorre non procedere all'esame ulteriore del testo.

    Voglio ricordare brevemente alcune delle ragioni poste a sostegno delle nostre pregiudiziali. In primo luogo, l'introduzione del reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio nazionale, con la procedura particolare ed eccezionale prevista, è da un canto inefficace e dall'altro in contrasto con il principio di eguaglianza previsto dalla nostra Costituzione. Ciò, inoltre, può incidere gravemente sull'esercizio di diritti fondamentali, come il diritto alla salute. Le considerazioni svolte dai colleghi della maggioranza non ci portano a modificare la nostra idea.

    In secondo luogo, il prolungamento oltre ogni ragionevole durata della procedura di identificazione e di espulsione nei centri appositamente realizzati trasforma l'esigenza di limitare la libertà di un cittadino per il tempo strettamente necessario alla identificazione in una vera e propria lunga detenzione amministrativa, non dipendente dal comportamento di cui il soggetto interessato è responsabile.

    In terzo luogo, l'istituzione delle cosiddette ronde è in palese e insuperabile contrasto con il principio che assegna solo ed esclusivamente allo Stato l'uso della forza a tutela dell'incolumità e della sicurezza delle persone e sempre nel rispetto della dignità delle persone stesse. Prima ancora che norma costituzionale e principio generale dell'ordinamento, tale monopolio è tratto distintivo degli stessi fondamenti della nostra civiltà giuridica.

    Il complesso delle norme che così sinteticamente ho richiamato, signor Presidente, è riuscito in un piccolo straordinario miracolo.

    Contro tali norme si è levata la voce unanime di tutte le opposizioni parlamentari. Dubbi e contrarietà sono state espresse anche da parte di colleghi dei Gruppi di maggioranza, che nell'altra Camera e nelle votazioni a scrutinio segreto hanno più volte manifestato evidente contrarietà e solo con il voto di fiducia sono stati ricondotti alla disciplina. Ancora, nei giornali di stamani, il Presidente della Camera dei deputati è tornato a manifestare seri dubbi sulle procedure di identificazione nel corso dei cosiddetti respingimenti.

    Contro tali norme si è levata la voce unanime di tutte le organizzazioni degli appartenenti alle forze di polizia. In più occasioni, in convegni, in incontri e persino, onorevoli colleghi, in manifestazioni di piazza, i sindacati degli appartenenti alle forze di polizia, da Torino a Catania, hanno manifestato preoccupazione, sconcerto e indignazione. Questo Governo e questa maggioranza da un lato operano un taglio senza precedenti alle risorse destinate al comparto della pubblica sicurezza e dall'altro fanno regali pericolosi alla demagogia, consentendo che si contagi l'idea di una giustizia fai da te, tanto cara a quell'ideologia predemocratica, da far west, che riecheggia in alcune forze politiche.

    Contro tali norme si è levata la voce unanime di tutte le organizzazioni internazionali, dall'Unione europea alle Agenzie dell'ONU, che spesso, non con il linguaggio felpato della diplomazia, hanno cercato di far ragionare questo Governo che ha pervicacemente deciso di imboccare una strada disumana ed inefficace insieme.

    Contro queste norme, onorevoli colleghi, si è levata la voce di tutte le organizzazioni umanitarie e di tutte le fedi religiose, da quella degli appartenenti alle chiese protestanti, una per tutte la tavola valdese, a quella della chiesa cattolica che, a più riprese e con interventi anche della massima autorevolezza, ha richiamato al rispetto della persona umana. Un bel capolavoro, onorevoli colleghi, non c'è che dire.

    Per tali ragioni, noi voteremo a favore delle questioni pregiudiziali che sono state presentate, per dare fiato anche in quest'Aula alla stragrande maggioranza del Paese che ragiona; ad un Paese che vuole e richiama più attenzione sulla domanda di sicurezza; che chiede e reclama dal Governo e dal Parlamento comportamenti coerenti, severità e rigore, sempre e contro chiunque, ma chiede di agire nel rispetto della dignità umana e dei valori fondamentali della nostra democrazia. Noi voteremo a favore delle questioni pregiudiziali perché l'impianto complessivo della vostra politica di sicurezza si sta rivelando clamorosamente sbagliato ed in contrasto con quella diffusa domanda di sicurezza sulla quale avete chiesto il voto agli italiani e che oggi state tradendo.

    Sull'immigrazione scegliete la strada del reato, il cui solo effetto annuncio avrebbe dovuto avere ripercussioni mirabolanti e vi trovate con un numero di ingressi clandestini che non si registrava in Italia da molti anni. Quando finalmente scegliete la strada degli accordi e della cooperazione i risultati, al contrario, arrivano.

    Anziché avviare una seria riforma dell'ordinamento della pubblica sicurezza che organizzi in modo più moderno ed efficace le forze di polizia e che, a parità di risorse, migliori la distribuzione sul territorio, innalzi la capacità preventiva e renda più professionali e meglio equipaggiati ed addestrati le donne e gli uomini dei nostri corpi di polizia, scegliete lo slogan e lo spot delle ronde e dei muscoli.

    Questo disegno di legge, questa idea della sicurezza noi oggi la vogliamo fermare anche con il nostro voto.

    Intervento al Senato di Enzo Bianco sul disegno di legge del Governo

    Fonte: Il Dito.it | vai alla pagina

    Argomenti: sicurezza, immigrati, chiesa, onu, diritti umani, Costituzione, Governo Berlusconi, forze dell'ordine, ronde, unione europea, reato, pubblica sicurezza, disegno di legge | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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