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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI
"Mai detto bocche cucite. Non ci sarà una manovra correttiva" [Link: sue dichiarazioni]
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(27 giugno 2009) - fonte: Quotidiano.net - inserita il 27 giugno 2009 da 31
"Il mio era un invito ad una maggiore attenzione e prudenza nel fare dichiarazioni"
Poi aggiunge: "Voli di Stato aperti ai media per brevi missioni"Corfù - Silvio Berlusconi ridimensiona la portata delle sue dichiarazioni di ieri sulla necessità di un silenzio da parte di media e istituzioni economiche sui dati della crisi: “Io non ho mai detto di chiudere la bocca ai media e alle Istituzioni. A volte uso un linguaggio diretto, non politicamente corretto, ma non c’è nulla di violento e antidemocratico a chiedere maggiore responsabilità agli enti economici e ai giornali”.
In conferenza stampa a Corfù, il presidente del Consiglio spiega: “Il mio era un invito ad una maggiore attenzione e prudenza nel fare dichiarazioni. Tutto qui. Certe cifre amplificate dai media portano ad una maggiore sfiducia che è la causa di questa crisi. Non è che nessuno parla più, ma servono buon senso e responsabilità, anche da parte dei giornali perché c’è differenza a fare un titolo in prima pagina o a farlo nelle pagine economiche. Va fatto con il buon senso non con una affermazione autoritaria che non può essere fatta”.
Dunque, l'invito del premier è alle Istituzioni economiche italiane e internazionali a dare dati “con minore frequenza” e ai giornali a trattarli con meno enfasi. "C’è un circuito vizioso di crisi per paura, alimentato dalle dichiarazioni di governi, opposizioni e di istituzioni economiche, nazionali, europee e internazionali che continua a dare numeri sul deficit e sul prolungarsi della crisi. I media che le riprendono complicano la situazione diventando fattori che alimentano queste paure", spiega.
Il Cavaliere ha, quindi, precisato che non ci sarà nessuna manovra correttiva a fine anno. "Non abbiamo mai parlato o previsto una manovra di questo tipo. Da quando siamo al governo abbiamo imboccato una linea ben precisa che è quella di non aumentare la pressione fiscale", ha detto il presidente del Consiglio. "Anche in questo decreto legge per la Finanziaria del 2010 - ha aggiunto - noi siamo intervenuti soltanto con dei tagli agli sprechi e con minori spese. La cosa fondamentale è che si è deciso di stare vicino alle persone".
Berlusconi, infine, riapristina la possibilità per i giornalisti di spostarsi con l’aereo del presidente del Consiglio, almeno per i suoi impegni ufficiali che prevedano la partenza e il ritorno nella stessa giornata. "Se ho la vostra adesione, da oggi in avanti se la missione è di un giorno vi avvisiamo e chi vuole potrà approfittare dell’aereo con cui andrò io", ha detto.
"Abbiamo inaugurato questa possibilità di un passaggio sugli aerei di Stato - spiega - l’avevo sollecitata altre volte, ma avevo sempre avuto una risposta negativa. Invece - osserva - mi sembra una comodità, specie per le missioni che si aprono e chiudono in un solo giorno". È dunque Berlusconi a convenire sul fatto che "avere un passaggio aereo senza attese in aeroporto" è un’agevolazione del lavoro dei giornalisti.
Fonte: Quotidiano.net | vai alla pagina » Segnala errori / abusi