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» Per l'Abruzzo un canale sicuro attraverso il quale poter convogliare contributi in denaro. A disposizione questo numero di conto corrente: iban: IT 46 Y 03015 03200 00000 3268615
Pietro ICHINO in data 10 aprile 2009
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» L'Aquila/Napoli. Ospedali che crollano con il terremoto, e quelli da evacuare per le eruzioni? Appello per l'Ospedale del Mare alle falde del Vesuvio
Donatella PORETTI in data 09 aprile 2009
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» Parte il lavoro di 1.500 tecnici. «Così decidiamo quali sono le case da demolire»
Elio VITO in data 09 aprile 2009
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» Maggiori fondi alla prevenzione dell'Aids
Gianni MANCUSO in data 31 marzo 2009
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» Il numero di chi si è ammalato di sclerosi laterale amiotrofica è inspiegabilmente alto tra chi ha svolto attività calcistica professionale. Interrogazione
Donatella PORETTI in data 25 marzo 2009
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» Vicenda Mauriziano
Stefano LEPRI in data 24 marzo 2009
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» Papa. Affermazioni gravi e irresponsabili. Subito calendarizzare mozione per le linee guida per indirizzare e garantire l’accesso al test dell’hiv/aids e per individuare strumenti e procedure adeguate e necessarie.
Maria Antonietta FARINA COSCIONI in data 18 marzo 2009
Maggiori fondi alla prevenzione dell'Aids
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(31 marzo 2009) - fonte: La Stampa (Ed. Novara) pag 59 - inserita il 18 giugno 2009 da 5116
«Servono piu' fondi per la ricerca e la prevenzione contro l'Aids». L'onorevole Mancuso e' stato il primo firmatario di una mozione alla Camera per chiedere al Governo maggior impegno per la prevenzione.«Negli Anni Ottanta e Novanta sono stati fatti passi avanti nella lotta all'Aids - aggiunge - ma nel Duemila le cose vanno meno bene.
Bisogna fare prevenzione e informazione soprattutto tra i giovani, i soggetti piu' a rischio». E ancora: «In un paese come l'Italia, nel cosiddetto Nord del Mondo, spaventa l'aumento crescente delle infezioni non consapevoli. Ben 120 mila sieropositivi dall'inizio dell'epidemia e 65 mila malati di Aids sono cifre che devono fare riflettere anche alla luce dei dati del registro Coe che, da dieci anni in qua, ci dimostrano chiaramente che il numero delle infezioni non e' mai diminuito. Basti pensare che se negli Anni '90 una persona su cinque scopriva di essere infetto al momento della diagnosi di Aids conclamata, oggi questa percentuale arriva al 60%.
Per questo, oggi, deve rinnovarsi l'impegno per affrontare la malattia veramente a 360 gradi».E concludendo: «Stiamo attendendo le calendarizzazioni perche' cresce il peso dei numeri dell'infezione. Vogliamo riportare ai massimi livelli l'attenzione dei medici, delle Istituzioni affinche' il Governo metta in atto provvedimenti atti a far emergere il sommerso. Per quanto riguarda i giovani, posso ribadire che fare un test non costa nulla, basta rivolgersi all'ospedale Maggiore».
Fonte: La Stampa (Ed. Novara) pag 59 | vai alla pagina » Segnala errori / abusi