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Dichiarazione di Giovanni GALLO

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: L' Ulivo) 


 

L'immobilismo regionale in Veneto

  • (24 novembre 2008) - fonte: Corriere del Veneto - Ivone Cacciavillani - inserita il 25 novembre 2008 da 31

    Cruda, impietosa. E soprattutto reale. E' questa l'immagine di insieme sul momento attuale vissuto dal Consiglio regionale, emersa dall'editoriale di Ivone Cacciavillani, pubblicato venerdì dal Corriere del Veneto. Un j'accuse che per la sua natura di lettera aperta rivolta ai consiglieri mi offre lo spunto per dare un contributo ulteriore sul tema.

    Non c'è dubbio: l'istituzione regionale, intesa come Consiglio ma anche, è bene non dimenticarlo, come Giunta, è alla paralisi totale. Non discute, non legifera, non elabora più da tempo programmi e strategie per il Veneto. In una parola, non governa più. Cacciavillani individua con precisione il male che affligge la Regione.

    Da parte mia ritengo tuttavia doveroso ricercarne anche le origini e le precise responsabilità, perché solo in questo modo sarà possibile evitare la metastasi e dunque, come dice Cacciavillani, «la tomba».

    Le guerre di potere all'interno del centrodestra, le ripetute sospensioni dei lavori per mancanza del numero legale, le mancate approvazioni di leggi, come quella sulle Comunità Montane, la latitanza cronica del presidente Galan, sono divenute drammatica consuetudine da oltre un anno e sono il frutto avariato di una maggioranza che ha bloccato l'istituzione, l'ha militarizzata, riducendola a strumento per compiere una faida infinita.

    Impossibile non ricordare lo scontro di tutto il centrodestra contro Galan sulla partita delle nomine dei direttori generali delle Ulss, quello tra Galan e la Lega dopo le elezioni politiche fino ad arrivare all'attuale resa dei conti tra la maggioranza e l'Udc.

    Come consiglieri di opposizione, consapevoli del ruolo di grande responsabilità che i cittadini veneti ci hanno consegnato, siamo in trincea, non sull'Aventino, per arrestare questa inaccettabile deriva. L'appello che Cacciavillani rivolge al centrosinistra, ovvero ottenere la convocazione straordinaria del Consiglio e delle commissioni, è cosa che già stiamo facendo perché coscienti del fatto che il Veneto vive una serie di emergenze cui la Regione deve dare urgentemente risposta.

    Consiglio straordinario sulla sanità, commissioni straordinarie per discutere, tanto per dirne una, di varianti urbanistiche che giacciono da anni impolverate in Regione, Consiglio straordinario sulla crisi economica: li abbiamo chiesti e ottenuti.

    Se fosse stato per la maggioranza di governo, il tema della crisi economica e delle misure urgenti da attuare non sarebbe mai approdato in aula consiliare. Discussione che peraltro doveva tenersi giovedì scorso ma che è slittata alla prossima settimana perché il centrodestra ha ritenuto, a differenza dei Consigli regionali di Lombardia e Piemonte che hanno già affrontato la questione dieci giorni fa, che la crisi poteva aspettare e che la priorità andava data a delibere e provvedimenti ordinari.

    Ma a questo punto vale la pena di chiedersi: è naturale e ammissibile che un'istituzione come la Regione sia costretta a lavorare solo in via straordinaria per la palese irresponsabilità di chi la governa?

    Fonte: Corriere del Veneto - Ivone Cacciavillani | vai alla pagina

    Argomenti: centrodestra, veneto, comunità montane, regione veneto, galan, inefficienza | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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