Ti trovi in Home  » Politici  » Simone BALDELLI  » PDL: BALDELLI, QUADRI LOCALI NON SI RASSEGNANO A SCELTA UDC

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Simone BALDELLI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) 


 

PDL: BALDELLI, QUADRI LOCALI NON SI RASSEGNANO A SCELTA UDC

  • (27 marzo 2008) - fonte: ANSA - inserita il 27 marzo 2008 da 1213
    (ANSA) - ROMA, 27 MAR - ''L'annuncio, dato oggi in una conferenza stampa alla presenza del coordinatore regionale azzurro, Nicola Casentino, del passaggio dei due consiglieri regionali dell'Udc tra le fila del PdL in Campania, cosi' come gia' avvenuto nelle Marche e in altre regioni, da' la misura di quanto la classe dirigente e i quadri locali dell'Udc, che in questi anni hanno lavorato al governo o all'opposizione nelle diverse realtà locali assieme al centrodestra, soffra con estremo disagio, e spesso non si rassegni, alla scelta politica nazionale voluta dal vertice''. E' quanto afferma il deputato di Forza Italia Simone Baldelli. (ANSA).
    Fonte: ANSA | vai alla pagina
    Argomenti: campania, udc, pdl, marche | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (1)

  • Inserito il 28 marzo 2008 da 1555
    Egregi Lettori, non ho la pretesa di conoscere il fenomeno su scala nazionale, ma credo di poter esprimere un'opinione fondata su quello provinciale ferrarese; non ho neppure la presunzione che, per metodo deduttivo, se ne possa trarre una chiave di lettura più generale, ma qualche significato, in quanto è accaduto a Ferrara all'UDC, deve pur esserci. In primo luogo, è corretto ed opportuno segnalare come l'uscita della componente giovanardiana, aldilà di qualsiasi analisi sulla consistenza, è stata notata in relazione ai parametri dell'astio e dell'acrimonia, sia per quanto apparso sui quotidiani locali, che per la conferenza stampa tenuta dai fuoriusciti. Quando si esce da una formazione politica, notoriamente lo si fa animati da animo surriscaldato da legittime frustrazioni, da incomprensioni elevate al rango dell'affronto: è accaduto (in diversa misura...) anche a me; posso quindi capire che qualche tono possa sfuggire al controllo. Nella fattispecie non è sfuggito solo il tono... La fuorisciuta di 34 tesserati (meno del 10%) è sempre dolorosa; a quanto ho potuto appurare, molte tessere erano "legate personalmente" al personaggio di spicco che, di fatto, simboleggia il distacco: il capogruppo in consiglio provinciale. Rimane da definire l'annullamento, di fatto, del Gruppo Provinciale, dato che l'unico eletto (da due legislature eletto dall'accoppiata AN/UDC, abbastanza anomala sul piano politico, almeno in questa zona), ha autoridenominato il gruppo in "popolari e liberali in cammino verso il popolo della libertà"; la Provincia di Ferrara, perchè vi sia il rispetto del proprio regolamento (almeno nella parvenza...), ha obbligato il consigliere a mantenere il prefisso "UDC", creando così un problema di rappresentanza, in quanto il consigliere ha già rassegnato le dimissioni dall'UDC... Ma aldilà di questa vicenda, della quale spero avrò occasione di spiegarvi gli sviluppi, credo che i giovanardiani, con tutto il rispetto, siano al posto giusto molto più ora che non qaundo militavano nel partito di origine; se poi si guarda all'attuale UDC, fuori dall'orbita berlusconiana, allora il fato appareancor di più nella sua accecante evidenza. Per ultimo, una nota polemica, a mia volta: dal numero di giovanardiani premiati in un posto sicuro nelle liste del PdL, non mi sembra un'operazione incidente: tutt'altro. Distinti Saluti Italico Spaesati

Per scrivere il tuo commento devi essere loggato