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Passante di Mestre «Adesso gestiamo noi la tangenziale»
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(21 dicembre 2008) - fonte: La Nuova Venezia di Venezia e Mestre - Mitia Chiarin - inserita il 18 ottobre 2009 da 31
Il sindaco firma la sottoscrizione del Cocit che in primavera sarà inviata a Berlusconi«C’è il Passante adesso, ne siamo felici, ma la tangenziale di Mestre ora deve diventare una strada urbana e vanno introdotti al più presto dei dissuasori fortissimi, penso a divieti di transito per il traffico di attraversamento dei mezzi pesanti». Massimo Cacciari ha lanciato ieri in piazza Ferretto la battaglia del Comune di Venezia per ottenere al più presto la gestione della tangenziale di Mestre. Il sindaco ha firmato la petizione dell’associazione Cocit che sarà inviata in primavera a Silvio Berlusconi.
«Non abbiamo la velleità di volerne diventare i proprietari, ma vogliamo la gestione della tangenziale», ha detto il sindaco Cacciari in piazza Ferretto ieri firmando la petizione del Cocit. La petizione sarà inviata in primavera al presidente del Consiglio Berlusconi e chiede che la tangenziale, con il Passante aperto dal 8 febbraio, venga declassata a strada urbana sotto la competenza del Comune. Nel piano della mobilità, la giunta ipotizza di arrivare all’interramento di un tratto di tangenziale, tra la Miranese e il Terraglio. E ieri il sindaco di Venezia in piazza Ferretto ha sostenuto pubblicamente l’iniziativa. «Non vogliamo neanche fare cassa - ha spiegato Cacciari - ma vogliamo superare il disagio per la città. Il Passante resta una autostrada e servono dei dissuasori fortissimi affinchè possano passare solo i veicoli diretti a Mestre, gli altri dovranno usare il Passante anche a costo di far fare un giro più lungo».
Il sindaco teme che con l’apertura del Passante, il traffico in tangenziale non calerà. Dal 1º gennaio i pedaggi autostradali aumentano di altri 50 centesimi per finanziare il Passante. Ma non è solo una questione di tariffe, dice il primo cittadino. «Figuriamoci se, senza divieti, un camionista da Quarto d’Altino, con la tangenziale libera, non sceglierà questa invece del Passante. Rischiamo invece di un vantaggio pari a cento, di averne uno pari a dieci. C’è il Passante e ne siamo felici, ma la tangenziale deve diventare una strada urbana e serve un divieto di transito al traffico pesante di attraversamento».
Ovviamente il riferimento non è ai camion diretti in Porto, semmai quelli che devono raggiungere la Romea il cui innesto, dice Cacciari, dovrà essere a Mira e non a Marghera. Poco prima al Candiani il prosindaco Michele Mognato e l’assessore alla Mobilità Enrico Mingardi avevano presentato la raccolta di firme assieme al portavoce dell’associazione Cocit, Diego Saccon. «L’8 febbraio entra in funzione il Passante - ha ribadito Mingardi - e noi chiediamo che la tangenziale venga declassata. La gestione economica la lasciamo ad altri anche se ci preoccupa l’assenza di una società non collegata al territorio (il riferimento è alla Cav, la società mista Regione-Anas che prenderà la concessione della Venezia-Padova il 31 dicembre 2009 ndr) ma vogliamo avere voce in capitolo sul traffico, per far in modo che la tangenziali serva al traffico locale come collegamento tra la Sr11 e la SS14. Vogliamo una tangenziale ad uso della città».
E Michele Mognato avverte: «Parte oggi la lunga marcia per un futuro diverso. Nella città che sta cambiando, la tangenziale è un muro che taglia in due la città e che va abbattuto ed interrato. Dobbiamo quindi arrivare a pensare alla tangenziale come strada urbana ed ottenere infrastrutture a cui in passato, in virtù degli accordi con la Regione, abbiamo rinunciato come la strada dei Bivi». La petizione del Cocit ha ottenuto il patrocinio del Comune ed è già stata firmata da 45 consiglieri comunali su 46, con una adesione trasversale ai partiti. «Chiederemo l’intervento di Berlusconi - ha proseguito Mingardi - e c’è stata una apertura dell’assessore regionale Chisso, favorevole anche a riconoscere parte dei proventi al Comune».
Preoccupazione sull’impatto limitato del Passante è stata espressa anche da Diego Saccon, secondo cui rimarranno almeno minimo 30 mila mezzi pesanti in circolazione in tangenziale, diretti verso Romea e Porto, ed ha sottolineato la necessità che una parte dei proventi dell’utilizzo della tangenziale da parte della futura Cav siano reinvestiti direttamente a favore del Comune di Venezia. Si può firmare anche online al sito www.cocit.org, con un sms al 338.6400894 o un fax gratuito al 800.022433.
Fonte: La Nuova Venezia di Venezia e Mestre - Mitia Chiarin | vai alla pagina » Segnala errori / abusi