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» «Cosentino abbia dignità: si dimetta da sottosegretario»
Pier Ferdinando CASINI in data 29 novembre 2009
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» «Non abbiamo alcuna intenzione di svendere il Veneto alla Lega. Se il Pdl non dovesse ricandidare per la quarta volta Galan, l’uomo giusto lo abbiamo: Antonio De Poli»
Pier Ferdinando CASINI in data 29 novembre 2009
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» «E' troppo vanitosa. Tolgo le deleghe da assessore a miss Università».
Riccardo Fagnani in data 25 novembre 2009
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» Caro Baretta, con l'elezione di Bersani ho letto un ritorno ad un’organizzazione del passato. Adesso per cambiare servono nuove strade. [Link => lettera]
Massimo CALEARO CIMAN in data 21 novembre 2009
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» Per la politica è tutto normale. Schifani e la mafia. Il palazzo tace.
Furio COLOMBO in data 21 novembre 2009
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» Caro Calearo, pensa a quel Veneto che ti ha applaudito.
Pier Paolo BARETTA in data 17 novembre 2009
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» "Il Pd non partecipa al 'No Cav Day 2'"
Rosy BINDI in data 17 novembre 2009
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» «Riappropriarsi del Leone di San Marco e della vera eredità della Serenissima»
Paolo GIARETTA in data 15 novembre 2009
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» L'intervento da neosegretario del Pd Veneto.
Rosanna FILIPPIN in data 15 novembre 2009
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» «Su Cosentino nessun veleno ma ora deve farsi da parte» - INTERVISTA
Italo BOCCHINO in data 14 novembre 2009
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» Finanziaria, Giaretta: "Il Governo smobilita i sostegni alla green economy"
Paolo GIARETTA in data 13 novembre 2009
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» "E Cosentino lasci"
Luigi de MAGISTRIS in data 13 novembre 2009
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» «Su Mario Rigoni Stern un’operazione di “bracconaggio politico” da parte della giunta regionale»
Rosanna FILIPPIN in data 12 novembre 2009
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» «Mi sono dimessa dal Pd e vado con Rutelli» - INTERVISTA
Linda LANZILLOTTA in data 11 novembre 2009
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» Lascio il Pd e aderisco ad Alleanza per l'Italia
Marco CALGARO in data 11 novembre 2009
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» «Confermo l’addio al Pd. Via dalla socialdemocrazia di Bersani» - INTERVISTA
Massimo CALEARO CIMAN in data 07 novembre 2009
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» «Rispetto la decisione di Calearo di uscire dal Pd. Ora lui rispetti gli elettori del Pd e si dimetta da deputato»
Rosanna FILIPPIN in data 06 novembre 2009
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» «Non saremo subalterni al Pd» - INTERVISTA
Francesco RUTELLI in data 04 novembre 2009
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» Il Caso Mills è più grave di quello Marrazzo, ma Berlusconi non si dimette.
Giuseppe GIULIETTI in data 28 ottobre 2009
Caro Calearo, pensa a quel Veneto che ti ha applaudito.
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(17 novembre 2009) - fonte: Il Gazzettino - inserita il 17 novembre 2009 da 31
Caro Massimo Calearo,
sono rimasto sorpreso dal tuo abbandono del Partito democratico. Nella tua adesione c’era una idea di società del lavoro nella quale si affermi la pari dignità del lavoratore, sia esso dipendente, autonomo, professionista, imprenditore...tutti, infatti, lavorano (salvo la rendita, che va combattuta; ulteriore motivo, questo, di adesione). So che cosa ti preoccupa: il ritorno a...sinistra del Pd.
E’ un rischio reale, ma, ancorché incompiuta e controversa, (questo è il punto dove sbaglia Francesco Rutelli e sbagli tu) dove esiste nel panorama politico italiano una fucina, diversa dal Pd, in grado di dare il meglio del riformismo moderno.Pensa al nostro Veneto. Ai suoi imprenditori; pensa ai lavoratori, quelli che ti hanno, all’inizio, guardato con l’occhio storto, ma poi ti hanno applaudito più volte, non per cortesia. Pensa alle donne, ai giovani e agli anziani...al tumulto di tutta questa società così scossa, così smarrita. In tutti c’è una domanda di futuro che non ha ancora trovato risposta, perché lo sanno anche loro che la risposta della Lega gli tampona l’oggi, ma non gli garantisce il domani e lo sanno anche loro che quella della destra è una risposta per pochi. Ma oggi non c’è altro...
Ma chi può costruire questa risposta e competere perché si affermi? Per intercettare una maggioranza non basta una somma di alleanze frantumate. Ci vuole un solido riferimento: una forza politica grande, un partito socialmente e culturalmente abbarbicato al terreno di gioco (federale, cioè!). Sinceramente, vedi qualche altro, da questa parte del campo, oltre al Pd, pur...scalcagnato, in condizioni di giocare questa partita? Non faccio retorica; mi guardo attorno.
Al centro c’è chi dice che vuole fare il centro per allearsi con la sinistra; a sinistra c’è chi vuole fare la sinistra per allearsi al centro...noi vogliamo fare il centro sinistra. Di fronte ai cambiamenti strutturali della economia e della società e di fronte a quelli politici, irreversibili, che la destra di Berlusconi e la Lega hanno ormai prodotto, è la prospettiva politica che deve cambiare se vogliamo cambiare il Paese. Ed il Pd rappresenta, oggettivamente e ancora per un bel po’ di tempo (anche indipendentemente dai limiti suoi e dei suoi dirigenti) il “luogo” privilegiato per realizzare questa prospettiva. Sicché, solo partendo di nuovo dal popolo (questo insieme sempre più indistinto di imprenditori, operai, professionisti, autonomi, studenti, pensionati...né ceto, né classe, ma popolo), riusciremo ad interrompere (al contrario della Lega che la favorisce) l’irruenza di una frantumazione sociale e culturale disastrosa.
È per questa strada che sei approdato al Pd. Non a caso e non alla Lega; o a Forza Italia, o (absit iniuria...) all’Udc. Dunque, è qui che bisogna stare e lottare insieme per vincere la battaglia del rinnovamento del nostro Paese. Tutto qui.
Fonte: Il Gazzettino | vai alla pagina » Segnala errori / abusi