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Dichiarazione di Maurizio SAIA


 

RIFLESSIONI : FUSIONE APS-BUSITALIA: IVO ROSSI HA ACQUISTATO IL GIOCO DEL "PICCOLO IMPRENDITORE" E PENSA DI DISEGNARE STRATEGIE, MA COMBINA SOLO GUAI!

  • (28 marzo 2014) - fonte: www.saiasindaco.it - inserita il 29 marzo 2014 da 18670
    Come accade ai bambini, quando ricevono la scatola del 'Piccolo chimico' e rischiano di fare danni mescolando elementi tra loro, anche Ivo Rossi sta combinando una marea di guai cercando di districarsi nel mondo delle fusioni aziendali e delle 'alleanze trasversali', peraltro facendosi aiutare da Piero Ruzzante pure lui, evidentemente, poco avvezzo alle grandi strategie. Proviamo a riassumere in parole semplici quello che sta succedendo in questi giorni attorno alla questione Aps ed alla fusione con Bus Italia. La società, controllata al 98% dal Comune, guidata da un presidente lautamente pagato e da un consiglio di amministrazione, pure questo fonte di spese per le casse comunali, prevede di chiudere il 2013 con un passivo di circa 2,3 milioni di euro. Non si tratta, peraltro, di una cosa imprevista visto che dal 2000 in qua, Aps ha sempre chiuso con il bilancio in rosso con la sola eccezione del 2009, l'anno delle elezioni (guarda caso). Che i problemi ci fossero, e pure gravi, si sa già dal 2008 quando una delibera di consiglio comunale e una di giunta cambiano lo statuto societario; nel 2011, per ripianare il buco di bilancio, viene istituita la società 'Aps opere e servizi' che prende in gestione i parcheggi, erogando 10 milioni ad Aps che con quelli rimedia parzialmente alla situazione. Purtroppo però era proprio la gestione dei parcheggi ad essere la sola voce positiva e così, due anni dopo, eccoci al punto di partenza con un grande deficit in bilancio e la necessità di trovare un'altra via di fuga. Vale la pena di ricordare che le perdite continue non sono così diffuse nelle aziende di trasporti, anzi: ci sono realtà analoghe di città vicine vedi Treviso e Verona che hanno chiuso il 2012 in attivo, o Vicenza (che ha dopo aver chiuso in attivo il 2011 ha chiuso in perdita il 2012 ma di 250.000 euro circa). A Padova le cose vanno diversamente e così, proprio sul finire del mandato, a ormai pochi giorni dalla elezioni, arriva in consiglio comunale quella che sarebbe la 'panacea' di tutti i mali, l'accordo con Bus Italia. E c'è un aspetto che rende ancor più grave la cosa: Ivo Rossi è stato assessore ai trasporti negli ultimi 10 anni, quindi questa situazione è colpa soprattutto sua, ecco perché ha così fretta di sistemarla prima di andarsene. La soluzione però poggia su basi tutte da verificare: con un accordo con i sindacati che non è sottoscritto, una 'promessa' della Regione di erogare i contributi anche sui km non percorsi, una promessa che però non è supportata da nessun atto ufficiale. per non parlare di altre questioni molto poco definite che vanno dal CDA ai vari compensi. Il consiglio comunale (espressione della città) decide di rimandare una decisione così importante alla prossima legislatura, e il giorno dopo dobbiamo leggere sui giornali, quasi per reazione (per non dire vendetta) delle possibilità di abbassare gli stipendi ai dipendenti o di alzare il prezzo dei biglietti. E' questa la capacità di immaginare strategie imprenditoriali che contraddistingue il sindaco Ivo Rossi ? Un sindaco che su una questione così importante non è stato capace di coinvolgere e di compattare nemmeno la sua maggioranza ? La sola cosa che ci conforta è che l'era del governo del centro sinistra in questa città sta per finire, e che molto presto si ricomincerà a programmare in maniera seria per sfruttare al massimo le potenzialità di questa straordinaria città. La gestione dei trasporti, così come quella delle tematiche ambientali, possono e devono essere fonte di lavoro e benessere per la società, basta scegliere le giuste strategie.
    Fonte: www.saiasindaco.it | vai alla pagina
    Argomenti: /argomento/3242, padova, Maurizio Saia, bus APS, fusioni aziendali | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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