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Dichiarazione di Marco Scibona

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) 


 

Intervento in aula sulle responsabilità del dissesto idrogeologico

  • (04 febbraio 2014) - fonte: http://www.marcoscibona.it/home/?p=383 - inserita il 05 febbraio 2014 da 28202
    Signor Presidente, colleghi, onorevoli cittadini, in questo mio intervento cito un articolo di Andrea Dal Cero, uscito di recente su «Il Giornale del Po».

    Più o meno recita così: «Vogliamo i responsabili, vogliamo che paghino! Urlano i cittadini della Bassa Modenese colpiti dall’alluvione, che si stanno mobilitando per avere spiegazioni di quanto è successo. I parlamentari di casa scrivono al Governo e la procura di Modena ha aperto un’inchiesta contro ignoti per disastro colposo. Le responsabilità si rimpallano tra enti ed istituzioni, mentre si incolpano dei disastri volpi, nutrie e tassi.

    Ma la gente colpita in meno di due anni da altrettante calamità, di cui almeno una assolutamente naturale, non ne può più». Non ne può più perché le famiglie, le aziende, le strade e i campi coltivati sono arrivati alla fine.

    Il sindaco di Soliera, Giuseppe Schena, di centrosinistra, dice che dal 2009 ad oggi gli interventi di manutenzione sono stati ridicoli, in termini sia di chilometri, che di tipologia di intervento. «È dal 2011 che chiediamo conto dello stato di manutenzione del fiume», gli fa eco Dante Mazzi, consigliere provinciale di Modena, in quota Forza Italia.

    La stessa situazione si ripete ciclicamente in ogni parte d’Italia; dalla tragedia della Sardegna allo straripamento dell’Arno. Qualche giorno fa c’è stata anche la piena del Tevere.

    Manca la manutenzione ordinaria, quelle piccole opere da attuare costantemente per avere fiumi e territori sicuri, per far sì che ad ogni pioggia non scatti l’emergenza. Che piova è un evento naturale, costante e prevedibile. Invece, ogni volta la stessa situazione; emergenza, disastro, vittime, dolore, scuse della politica e di nuovo si ricomincia. «Ma i soldi non ci sono», continuano a ripetere da queste Aule.

    Ecco il nuovo mantra della politica romana; «i soldi non ci sono, li stiamo già spendendo per altre attività indispensabili sul territorio», come ad esempio fare trafori più che discutibili in Val di Susa.

    E mentre davanti ai cantieri della TAV i comitati del territorio cercano di fermare le macchine con ogni mezzo, il dissesto idrogeologico, i fondi e le stesse macchine per il movimento terra non ci sono perché i soldi necessari a farle funzionare li stiamo spendendo tutti là.

    Il cantiere TAV alla Maddalena è un inferno di spreco e devastazione ambientale; invece nel modenese la devastazione ambientale è un inferno causato – dicono i residenti tutti in coro – dalla mancanza di fondi necessari alla buona manutenzione dei fiumi.

    Se le ruspe in Val di Susa lavorassero alla manutenzione degli argini, nessuno si sognerebbe di bruciarle, anzi.

    È chiaro che queste sono le vostre priorità, non quelle del popolo italiano, che presto vi manderà tutti a casa. 
    Fonte: http://www.marcoscibona.it/home/?p=383 |

    Argomenti: ambiente, territorio, /argomento/3242, responsabilità, dissesto idrogeologico, Movimento 5 Stelle, notav, spreco, Marco Scibona, devastazione, devastazione ambientale, inferno, salvaguardia territorio | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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