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Dichiarazione di Fabrizio Benzoni

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Brescia (BS) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) 


 

Dichiarazione relativa alla modifica del Regolamento Edilizio

  • (28 ottobre 2013) - fonte: Comune Brescia - inserita il 13 novembre 2013 da 28725
    Oggi vediamo in Consiglio comunale queste proposte di modifica del Regolamento edilizio, che abbiamo visto a lungo in Commissione Urbanistica, nelle ultime settimane. I punti sono due, vorrei parlare di entrambi, nel senso che ho visto che tanti hanno “snobbato” quello che era il primo tema che riguardava i cantieri e le impalcature, ma che mi sembra, invece, un tema fondamentale perché, al contrario di quanto diceva l’onorevole Paroli, soprattutto nel centro storico alcuni cantieri sono di una bruttezza estrema, e quindi, mettere dei vincoli maggiori affinché ci sia maggior decoro all’interno dei cantieri, e delle impalcature, è un risultato, secondo me, importante, per il decoro del centro storico. Il secondo tema, invece, che è quello che ha visto ben altri toni in Commissione, e devo dire, piacevolmente, che è la prima volta che in Commissione i toni sono alti, e qua si abbassano, piuttosto che al contrario, in Commissione sembrano pacati, e poi si alzano d’un tratto, in Consiglio comunale, riguarda la discussione sul Regolamento della Commissione Edilizia. Abbiamo potuto vedere due diverse opposizioni, del tutto legittime, un’opposizione formata particolarmente da X Brescia, quindi da Nini Ferrari, dalla Lega Nord, e da Piattaforma Civica, che si sono mostrati disponibili alla collaborazione e al miglioramento di un testo che, comunque, in parte, seppur con delle modifiche, condividevano, ed è l’ennesima occasione in cui in questa maggioranza si è mostrata disponibile ad accogliere i miglioramenti - e dopo entro anche sul tema degli emendamenti che hanno presentato -, e un’opposizione, invece, fatta da Forza Italia che, come ricordava il Capogruppo Margaroli in Commissione, aveva poco senso ad emendare un provvedimento che non ritiene per nulla valido. In questo caso credo che la maggioranza abbia anche una responsabilità, data dai cittadini, di proseguire nella strada che ritiene più opportuna, di ascoltare chi ha voglia di contribuire a migliorare il testo, e di prendersi, poi, le responsabilità, davanti ai cittadini, di quello che compie. I punti di discussione principali sono stati cinque, all’interno la Commissione, e vorrei toccarli brevemente, visto che qualcuno l’ha già fatto. C’è la riduzione del numero dei componenti, da dodici a sei. A me non è sembrata una forzatura, non mi è sembrata, per un semplice motivo, come ci ricordavano in Commissione. Il fatto che la Commissione obbligatoria, che è la Commissione Paesistica, funzioni con la metà dei membri di una Commissione che, invece, non è più obbligatoria, e che, come ricordavamo, molti Comuni delle nostre dimensioni hanno provveduto a cancellare, penso che possa dimostrare il fatto che la Commissione possa funzionare al meglio. L’idea della nostra Amministrazione è quella di mantenere questa Commissione, perché la ritiene utile, evidentemente ha bisogno di questa Commissione, credo che possa lavorare come la Commissione Paesistica, che lavora, anche quella, con Sottocommissioni, con la metà dei membri che oggi esistono, senza alcun problema. C’è, poi, la questione della possibilità dell’organo politico, e quindi della Giunta, di chiedere opinione alla Commissione. Io devo dire che, quando ho letto, la prima volta, il testo con questa introduzione, ho pensato che fosse una cosa abbastanza scontata, e mi ha stupito che non ci fosse prima. Faccio un esempio: quando noi parliamo, in Commissione, di provvedimenti, o di delibere, ci viene sempre detto “l’opinione della Commissione Edilizia”. E’ un’opinione che ci aiuta, è un’opinione che ci conforta, è un’opinione che, quando è negativa, ci fa alzare le orecchie e guardare ancora più con attenzione i provvedimenti. Credo, quindi, che sia fondamentale, da questo punto di vista, che anche la Giunta, nel momento in cui le si sottopone una delibera, che non fosse passata dalla Commissione Edilizia, possa chiederle un’opinione, per avere ancora maggior sicurezza tecnica su quello che sta andando ad approvare. Qualcun altro ha visto, in questa decisione, il modo per fare pressioni sulla Commissione Edilizia, e quindi per avere un’ingerenza, io non credo sia così, ma credo che l’emendamento che Nini Ferrari prometteva di presentare, e quindi di giustificare per iscritto le motivazioni della convocazione della Commissione, possa servire a togliere qualsiasi dubbio sul perché la Giunta chieda un’opinione alla Commissione Edilizia, in più. C’è, poi, la questione del compenso, su cui noi siamo un po’ controcorrente. Noi pensiamo che, quando si chieda, a dei professionisti, di intervenire e di mettere a disposizione le proprie professionalità, per un lavoro, credo che un minimo compenso debba essere riconosciuto. Il compenso che ad oggi viene dato a questi professionisti è totalmente ridicolo, non è il momento di alzarlo, ci mancherebbe, metterlo a zero sarebbe, forse, quasi ancor più ridicolo di quanto è. C’è la penultima questione, che riguarda le opere pubbliche, e quindi la cancellazione di quella riga che fa passare le opere pubbliche in Commissione Edilizia, ricordavamo, in Commissione, come questa riga fosse stata cancellata perché di troppo, nel senso che tutte le opere pubbliche sono presenti nei capitoli precedenti, lo sono le opere di edilizia pubblica, la riqualificazione degli edifici pubblici, sono presenti i parchi pubblici e tutte le riqualificazioni dei parchi esistenti, sono presenti nelle strade e tutti i settori della mobilità, è presente l’arredo urbano. Quindi non dovrebbe mancare nulla di quelle opere pubbliche che si è provveduto a cancellare, solo per questione di ripetitività. Arrivo, invece, all’ultimo tema, che è, secondo me, il fondamentale, e che riguarda le competenze. Si passa, infatti, da un sistema che individua delle competenze specifiche, in dodici persone, a un sistema che individua sei persone di generiche competenze. Lo si è fatto perché, al contrario di quanto si diceva, in Commissione Urbanistica è stato spiegato che, in più di un’occasione, i provvedimenti sono stati rimandati, proprio per la mancanza del tecnico specifico che di quell’argomento doveva parlare, e quindi, se una pratica doveva avere il parere dell’agronomo, e l’agronomo era assente, si rimandava alla volta successiva. Questo è un modo per velocizzare, e anche per dare delle risposte certe ai cittadini, che continuano a chiedercele. Sono d’accordo, invece, con quanto diceva Nini Ferrari, quindi di riuscire a specificare meglio quelle che sono le competenze richieste per chi dovrà essere presente, credo che abbia presentato un emendamento, che in questo aiuti l’esposizione, anche se credo che possiamo spiegarlo quanto vogliamo, ma il tema fondamentale è quello che ricordava il consigliere Onofri, in Commissione Urbanistica, cioè: tutto dipenderà dalle scelte che la Giunta farà nelle persone che metterà in questa Commissione. Credo che potevamo fare anche una Commissione di quaranta persone, prese dagli scarti della politica, che avremmo ottenuto un risultato inferiore ad averne sei, con delle competenze e un curriculum importante. Ecco perché, quindi, il voto di Brescia Per Passione sarà favorevole a questa modifica al Regolamento edilizio, ma rinnoviamo anche la fiducia alla Giunta, affinché scelga, veramente, le persone di competenza, seguendo il curriculum, e non altro.
    Fonte: Comune Brescia | vai alla pagina
    Argomenti: Commissione Urbanistica, /argomento/3242, tiboni, vilardi, regolamento edilizio, nini ferrari, onofri | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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