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Dichiarazione di Christian DI FEO
Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Crema (CR) (Gruppo: M5S)
Il Movimento 5 Stelle non ci sta e rilancia sul caso rimborsi comunali al Pd: “Piloni non ci minacci e ammetta che il suo è un comportamento poco etico”
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(01 gennaio 2013) - fonte: Crem@OnLine - inserita il 01 gennaio 2013 da 26328
“E’ davvero possibile che Piloni non abbia capito il senso della nostra iniziativa o da navigato politico di professione e a carico della cittadinanza vuole spostare l’attenzione da un'altra parte?”, si interrogano i militanti del M5S. Le minacce di Piloni al M5S “Minacciare il Movimento con toni intimidatori, invitandolo ad usare prudenza, è un comportamento da politico navigato che non risponde al problema da noi sollevato. Siamo ben a conoscenza del fatto che nessuna legge è stata violata e lo abbiamo anche sottolineato nel nostro precedente comunicato”. ”Ci dia il punto di vista etico” “Vorremmo invece conoscere da Piloni e dal Pd il loro punto di vista etico sulla vicenda, senza perdere tempo con giustificazioni formali. Il nostro non è un discorso di normative, ma di opportunità ed etica politica. Vogliamo sapere da Piloni e dal Pd se ritengono corretto che un partito politico finanziato profumatamente con soldi pubblici proprio per fare politica chieda dei rimborsi al Comune le cui casse piangono, per aver messo a disposizione un suo funzionario comportandosi, pertanto, come una normalissima azienda privata che deve lottare sul mercato per guadagnarsi i propri ricavi”. Politica di professione e denaro pubblico “Secondo noi, no! Da sempre ci battiamo contro il politico di professione e vogliamo evitare lo spreco di denaro pubblico che la politica continua a perpetrare. Il fatto che Piloni abbia un rapporto di lavoro come coordinatore, collaboratore o organizzatore poco importa per noi: è sbagliato eticamente che per questo rapporto, ribadiamo, già pagato con soldi pubblici, venga richiesto un rimborso”. Rimborsi pieni anche ad agosto “E’ tra l’altro inaccettabile la giustificazione tecnica addotta in riferimento alla forfettizzazione delle ore addebitate; sarà pur vero che l 'art. 79 al comma 4 indica che i Presidenti di città oltre i 30.000 abitanti possono assentarsi, dal proprio lavoro, per un massimo di 48 ore al mese e che l'amministratore, compreso il presidente del consiglio comunale, ha diritto ad ulteriori 24 ore mensili non retribuite di assenza dal proprio posto di lavoro per espletamento carica. Ma se queste ore non vengono svolte (Luglio e Agosto) o ne vengono fatte di meno, perché chiederne sempre il pieno rimborso? Le casse del partito piangono più di quelle di un Comune assoggettato al Patto di Stabilità? Le centinaia di milioni di euro ricevuti dalle ultime elezioni e dal diritto di voto a pagamento per le primarie non bastano?” ”Interrompa i rapporti di lavoro col Pd” “Quindi continuiamo a chiedere al Presidente del Consiglio l'interruzione di ogni rapporto stipendiato dal Pd, oppure che quest'ultimo rinunci al rimborso, che continuiamo a giudicare assolutamente inopportuno in un periodo di austerità come questo e che le casse dei partiti sicuramente non sentono. Chiediamo, inoltre, una giustificazione delle ore che il suo partito ha richiesto, in completa apparente discordanza con gli orari degli incontri ufficiali e/o lavorativi”. ”Vigiliamo” “Il Movimento 5 Stelle Cremasco non si muove sulla scorta delle opportunità politiche, ma vuole solamente fare emergere le cattive consuetudini dei vecchi apparati politici che prediligono gli interessi partitici a scapito di quelli pubblici”.
Fonte: Crem@OnLine | vai alla pagina » Segnala errori / abusi