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Dichiarazione di Angelo BONELLI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lazio (Lista di elezione: Verdi) 


 

Lazio. Piano Casa. «Un duro colpo per la governatrice» - INTERVISTA

  • (25 ottobre 2011) - fonte: Corriere della Sera ed. Roma - inserita il 25 ottobre 2011 da 31

    Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi, ex assessore regionale all'Ambiente, perché siete contrari al Piano Casa?

    «Perché non è un Piano Casa, ma un servizio alla grande speculazione. Cosa c'entra la ristrutturazione di un'abitazione con l'abbattere diecimila faggi, costruire porti in aree a rischio idrogeologico, intervenire nei parchi? In questo modo si legalizza l'illegalità».

    Secondo la Polverini, la pista da sci sul Terminillo servirebbe a rilanciare l'economia di quella zona...

    «E quindi, visto che c'è la crisi, infliggiamo un colpo mortale alla montagna? Questa è un'economia del mordi e fuggi, ed è una brutta macchia per la Polverini. La bocciatura del governo è un duro colpo alla sua credibilità».

    Altra replica della presidente: quegli interventi li ha trovati

    «È vero, i progetti di speculazione non nascono oggi. Ma finora si è posto un argine: la Polverini, invece, vorrebbe scardinare tutti i vincoli. Faccio un esempio: il porto di Tarquinia sarebbe in un'area a forte rischio idrogeologico, lì il fiume è esondato tre volte nell'ultimo anno».

    E lo sci sul Terminillo?

    «Anche quello viene da lontano. Ma non è vero che la pista sia l'unica forma di turismo: quella è una mentalità antica, basata sul mattone e sulla distruzione della natura. In Italia ci sono tanti esempi, Di fronte agli interventi che erano previsti, persino il gerarca fascista Bottai si rivolterebbe nella tomba diversi, specie in Trentino».

    Ma è vero che qualcuno si è divertito a mettere, vicino agli articoli del Piano Casa, il nome dell'imprenditore che beneficerebbe di ogni singola norma?

    «Lo abbiamo fatto noi. Ci sono tutti i più grandi costruttori...».

    Anche il Salaria Sport Village di Diego Anemone?

    «L'abuso non è cancellabile, ma con questa legge anche quell'impianto potrebbe essere recuperato, attraverso una regolarizzazione amministrativa».

    Ma è possibile, con una legge, far diventare lecito quello che non lo è?

    «Ce lo siamo chiesto anche noi. Con una riga la Regione voleva cancellare decenni di legislazione ambientale. Persino il gerarca fascista Bottai, il primo che si è occupato di certi temi, si rivolterebbe nella tomba...».

    E chi dice che in Italia esistono troppi vincoli?

    «Anche noi siamo contrari a lacci e lacciuoli, e siamo i primi a volere la semplificazione, anche perché l'eccesso di burocrazia porta anche alla corruzione. Ma non si può cementificare, o distruggere le coste».

    Fonte: Corriere della Sera ed. Roma | vai alla pagina

    Argomenti: burocrazia, ambiente, regione Lazio, piano casa, speculazione edilizia, /argomento/3242, Polverini, rischio idrogeologico, legalizzazione, cementificazione, parchi pubblici | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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