Ti trovi in Home  » Politici  » Leonardo RAITO  » POLITICA ESTERA DA COMICHE E RISATINA SARCASTICA

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Leonardo RAITO

Alla data della dichiarazione: Assessore Provincia Rovigo (Partito: PD) 


 

POLITICA ESTERA DA COMICHE E RISATINA SARCASTICA

  • (24 ottobre 2011) - fonte: NOTA STAMPA - inserita il 24 ottobre 2011 da 812
    Il presidente francese Sarkozy ride in conferenza stampa di fronte alla domanda di una giornalista che gli chiedeva se credesse all’effettiva possibilità dell’Italia di rimediare allo status deficitario delle proprie finanze. È il segnale inequivocabile di una perdita di credibilità internazionale dettata da una politica estera quanto meno opportunistica e inconcludente, attuata da un premier incompetente e avallata da un ministro, Frattini, sempre inappuntabile nell’abbigliamento e nella piega dei capelli, ma con un sorriso di plastica che trascende uno spessore che definire inconsistente è eufemistico. Berlusconi ha scelto in politica estera la linea della “pacca sulla spalla”: una linea inutile, da bar dello sport, che forse funziona per dirimere questioni alla bocciofila, ma che non serve in politica internazionale. In tre anni ha combinato pasticci su pasticci. Dall’Obama abbronzato alle corna nelle foto ufficiali, dagli attacchi ai giudici all’amicizia, poi rinnegata, con Gheddafi, dalle relazioni equivoche con Putin alle serate brave, il premier non ha saputo mantenere un profilo riconosciuto e una linea chiara né in termini di senso di appartenenza, né per capacità di mediazione. Il caso libico è emblematico: abbiamo permesso a un dittatore di piantare una tenda in centro a Roma, di trascinare al Corano novelle ancelle vergini, facendoci deridere da una foto appuntata sulla divisa del rais e poi abbiamo avvallato i bombardamenti del vecchio alleato, commentando in modo vergognoso la giustizia sommaria sul colonnello. Con Sarkozy sembrava un amore in grado di dirimere ogni questione a tarallucci e vino, e invece ai rapporti bilaterali incrinati dai casi “centrali nucleari”, dalla querelle “Draghi-Bini Smaghi”, da una serie di rovesci di posizioni preoccupanti, è seguita una grave sfiducia da parte dell’ex partner nell’azione di governo. Per rendersi conto di come il premier sia caduto in basso nelle considerazioni internazionali bastano la gestione del G8 alla Maddalena, i file di Wikileaks che evidenziano la totale disaffezione dei principali partner occidentali nei confronti del cavaliere, una pessima gestione dell’emergenza umanitaria internazionale legata ai profughi, un uso disinvolto dei decreti legge che superano un parlamentarismo magari ingessato ma pur sempre costituzionale, senza contare la perdita di credibilità dettata dal caso Ruby, dalle notti brave, dall’inconsistenza di una maggioranza legata ai posti degli ir-responsabili. Siamo di fronte a una debacle autentica, una catastrofe senza fine che sta trascinando il nostro paese nel baratro. Berlusconi deve andare via, abbandonare un posto di comando che non gli spetta più. C’è una nave che affonda. Non vorrei che, in un ultimo slancio di generosità, Berlusconi abbia riservato una scialuppa. Soltanto per lui.
    Fonte: NOTA STAMPA | vai alla pagina
    Argomenti: governo, politica estera | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato