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Dichiarazione di Giuseppe TASSONE

Alla data della dichiarazione: Pres.  Consiglio Comunale Cuneo (CN) (Gruppo: PD) 


 

Lettera aperta al Presidente della Repubblica dei dipendenti dell'Alpitour di Cuneo

  • (05 ottobre 2011) - fonte: sito web personale - inserita il 05 ottobre 2011 da 19918

    I dipendenti della sede di Cuneo dell’Alpitour, a rischio di chiusura, hanno consegnato, in previsione della visita del Presidente della Repubblica in città, al Presidente del Consiglio Comunale di Cuneo Beppe Tassone questa lettera aperta perché la consegni al Capo dello Stato On. Giorgio Napoletano in occasione dell’incontro che avrà venerdì 7 ottobre in Municipio a Cuneo.

    LETTERA APERTA DEI DIPENDENTI ALPITOUR CUNEO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO – PALAZZO DEL QUIRINALE - ROMA

    Ill.mo Signor Presidente,
    intendiamo con la presente portare alla Sua attenzione un grave problema che sta affliggendo la valorosa Provincia di Cuneo, mai dimenticata soprattutto per l’insostituibile contribuito che diede alla Resistenza; in poche altre parti d’Italia vi fu una partecipazione così viva e vibrante ed il sacrificio di vite umane spese in tal senso sarà per sempre stampato nella memoria dei cuneesi, leali, coraggiosi e fortemente legati alla propria terra.

    Nel corso degli anni queste indubitabili virtù sono state trasmesse di generazione in generazione e benché, grazie alla gesta dei nostri nonni possiamo ancora oggi vivere all’interno di una solida democrazia, le stesse son state votate al servizio della famiglia, del lavoro, del territorio e delle persone che lo compongono. E’ proprio oggi, determinate logiche imprenditoriali che non tengono conto di questi valori, degli sforzi sopportati per ottenere libertà e per attribuire all’individuo quella dignità di uomo che in maniera sacrosanta viene citata nella Nostra Costituzione, stanno strappando a Cuneo un frutto della “cuneesità” più intrinseca, più radicata, più sentita, più orgogliosa.

    Lo scorso 13 settembre 2011, la EXOR (finanziaria di casa Agnelli che detiene anche il Gruppo FIAT, la Juventus, il quotidiano LA STAMPA), ci ha comunicato, adducendo generiche ragioni di sviluppo e senza alcun preavviso verso le Istituzioni locali e verso i Sindacati di categoria, la chiusura definitiva della sede di Cuneo di ALPITOUR S.p.A., la più importante impresa di viaggi e turismo del nostro Paese, oggi proprietà della EXOR, ma fondata nel 1947 da Lorenzo Isoardi originario di Marmora in Val Maira; un’azienda creata da un cuneese, costruita e sviluppata da centinaia di cuneesi che nel corso di questi decenni hanno potuto prestare la loro opera in una realtà che ha certo contribuito a mantenere alto il nome di Cuneo, ma anche a fornire stabilità al tessuto economico della Provincia.

    Poco più di una quindicina di anni or sono, l’ALPITOUR ancora di proprietà della famiglia Isoardi, contava più di 700 dipendenti, che sono andati progressivamente scemando da quando il figlio di Lorenzo decise di vendere all’allora IFIL (oggi EXOR).

    Tuttora i dipendenti della storica sede di Cuneo sono comunque ca. 300, che compatti stanno rispondendo “NO” a questo immotivato trasferimento verso una sede nel centro di Torino (in via Lugaro 15 ai margini del quartiere di San Salvario) che dovrebbe accorpare gli altrettanti colleghi torinesi ex Francorosso attualmente ubicati nello stabile del Lingotto.

    Un “NO” coeso per le succitate ragioni, ma soprattutto perché tale trasferimento copre la reale volontà dell’azionista di smagrire l’organico ed arrivare ad una vendita del Gruppo ALPITOUR (che oggi include anche la compagnia aerea Neos, una catena di agenzie, alberghi di proprietà e che gode di una buona posizione economica), vendita che peraltro è stata confermata dal Presidente ed a.d. Daniel John Winteler con una lettera pubblicata su REPUBBLICA del 29/09/11.

    Il personale ALPITOUR di Cuneo è composto in maggior parte da donne con figli piccoli, vi sono molti contratti a part-time, nuclei monoreddito con prole a carico, situazioni familiari complesse dovute a congiunti, talvolta anziani, con gravi problemi di salute, colleghi stessi con problemi di salute gravi e vi sono anche svariati colleghi che effettuano turni notturni o che terminano il lavoro oltre l’orario di uscita più diffuso delle 18.30.

    Considerando che con il quotidiano trasferimento Cuneo-Torino-Cuneo si andranno ad aggiungere non meno di 3/4 ore alle 8 lavorative, si può comprendere come il tutto non sia sostenibile dalle lavoratrici e dai lavoratori che saranno così costretti a presentare le proprie dimissioni.

    Licenziamento camuffato da trasferimento a costo zero per l’azienda, questa è la realtà e nessuna sicurezza per il futuro di chi potrà seguire l’azienda nel capoluogo regionale, giacché chi acquisterà il Gruppo ALPITOUR potrà nuovamente spostare la sede via da Torino, magari anche all’estero.

    Chiediamo dunque a Lei, Signor Presidente, d’intervenire in ogni modo affinché non ci sia negata la possibilità di fornire il nostro contributo per risollevare da una crisi economica preoccupante la Nostra Cara Repubblica fondata sul lavoro!

    Con affetto, le/i 300 lavoratrici/tori di ALPITOUR CUNEO.

    Cuneo lì, 07/10/11

    Fonte: sito web personale | vai alla pagina

    Argomenti: lavoro, lavoro femminile, licenziamenti, Presidente della Repubblica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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