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Dichiarazione di Donata LENZI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Manovra: sull'orlo del burrone. Tradire i referendum e buttare a mare l'unità sindacale.

  • (11 settembre 2011) - fonte: www.donatalenzi.it - inserita il 23 settembre 2011 da 21062
    Manovra: sull'orlo del burrone. Tradire i referendum e buttare a mare l'unità sindacale: gli articoli 4 e 8 della manovra 11 settembre 2011 Manovra: perchè siamo sull'orlo del burrone. Ha ragione Napolitano: bisogna che il governo spieghi agli italiani cosa sta succedendo. Vi riporto parte della audizione di Bankitalia il 30 agosto che integralmente potete leggere a lato. Alla fine di questo anno il nostro rapporto tra debito e Pil sarà del 120 per cento a fronte di una media degli altri paesi europei di 80 per cento. Da settembre a fine anno vanno a scadenza 130 miliardi di titoli di stato e nel prossimo anno 250 miliardi. Se per convincere i creditori a ricomprarli dobbiamo offrire tassi con il differenziale di quasi quattrocento punti tra noi e i tedeschi che abbiamo visto negli ultimi giorni saremo soffocati dai debiti. E' un po quello che succede quando un debitore non trova più chi gli presta i soldi e si rivolge ad un usuario.La manovra è una operazione seria che tranquillizza i mercati? In parte si più questa che quella di luglio che infatti i mercati hanno punito ma c'è un problema di fondo di credibilità del paese, che il balletto di queste settimane ha reso giustificato, e c'è una scarsa credibilità di chi guida questo governo. Parte di questa sfiducia è causata dalla sfiducia internazionale verso Berlusconi. Per questo se ne deve andare! Paghiamo tutti l'egoismo, il discredito e l'incompetenza di uno solo e dei suoi seguaci. In questo quadro, dove la prima cosa da fare sarebbe cercare l'unità delle forze sociali e del paese due articoli della manovra sono invece un inutile segno di rottura. Sono l'articolo 4 che prevede una nuova disciplina per i servizi pubblici locali a parole nel rispetto del referendum e l'art 8 sulla contrattazione collettiva. Vi allego i testi a lato come escono nella versione definitiva. Art 4 Non entro nel merito. Il referendum abrogava l'art 23 bis della legge 112 del 2008, qui la si ripristina in larga misura salvo il servizio idrico. Non si può. A mio giudizio è incostituzionale e più brutalmente una presa in giro dei ventisette milioni di italiani che hanno votato. Il Pd ha proposto l'abrogazione e stiamo valutando la pregiudiziale di incostituzionalità. Vorrei però che si riflettesse anche sul fatto che chi ha indetto il referendum ha detto e spiegato che era sull'acqua e non ha parlato di raccolta rifiuti o trasporti urbani. Non è affatto detto che il risultato sarebbe stato lo stesso a fronte di una più completa informazione, perchè non è detto che pubblico sia sempre il meglio. Art 8 Il 28 di giugno le parti sociali insieme hanno sottoscritto un accordo di grande significato politico perchè segno di una ripresa di relazioni che mirava a “fermo restando il ruolo del contratto collettivo nazionale di lavoro, è comune l’obiettivo di favorire lo sviluppo e la diffusione della contrattazione collettiva il secondo livello per cui vi è la necessità di promuoverne l’effettività e di garantire una maggiore certezza alle scelte operate d’intesa fra aziende e rappresentanze sindacali dei lavoratori”. Di fronte alla crisi del paese le forze sociali ricercavano unità. Di fronte alla crisi del paese Sacconi ha disperatamente provocatoriamente cercato e purtroppo ottenuto di dividere. Lo scopo è questo. Di per se l'articolo (e rinvio alle considerazioni di Ichino di Treu e di Damiano che trovate sui loro siti) autorizza la contrattazione aziendale a derogare non solo il contratto nazionale ma tutta la normativa del lavoro , quindi non solo il licenziamento, ma anche ad esempio la normativa sulla sicurezza. Anche su questo è battaglia.
    Fonte: www.donatalenzi.it | vai alla pagina
    Argomenti: lavoro, referendum acqua, manovra economica, audizione Bankitalia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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