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«Non depotenziare l'ospedale di Augusta»
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(15 giugno 2011) - fonte: il dito.it - inserita il 20 giugno 2011 da 31
Solidarietà al comitato di cittadini di Augusta che lotta per vedere ridimensionato, se non smantellato, il presidio sanitario. «La riforma della Sanità varata dal governo regionale colpisce, nell'attuazione pratica, colpisce negativamente i territori ad alto rischio».«Esprimo piena solidarietà ai cittadini di Augusta, riuniti nel comitato "Pro ospedale", che ho incontrato ieri e che da mesi vivono con preoccupazione il ridimensionamento, ai limiti dello smantellamento, dell'ospedale cittadino - afferma il senatore Enzo Bianco, presidente dei Liberal PD.
Alcuni importanti reparti come Ostetricia, Ginecologia, Pediatria, stanno per essere trasferiti altrove; i primariati vacanti di quasi tutti i reparti non sono stati più nominati; i posti letto da 153 diventeranno presto 70. Come si può pensare di depotenziare la sanità in una zona dove si concentra un polo industriale delicatissimo anche dal punto di vista ambientale e logistico come Augusta?».
«La riforma sanitaria regionale mostra tutti i suoi limiti nell'applicazione pratica. Se è giusto razionalizzare le strutture e potenziare altri ospedali, è altrettanto giusto non mortificare territori come quello di Augusta.
I tagli ospedalieri "lineari" in questo caso non tengono conto della legge regionale n.5 del 2009 che prevede un potenziamento dei presidi ospedalieri, con particolare riferimento all'oncologia, nelle aree ad alto rischio ambientale come Milazzo, Gela ed Augusta. In quest'ultimo caso, sta avvenendo l'esatto contrario e, peraltro, pende un ricorso al TAR presentato dalla comunità locale».«Questo ennesimo episodio riapre, inoltre, l'interrogativo sulla gestione mista pubblico-privata della sanità siciliana. I tagli ospedalieri con i paraocchi, che il governo regionale sta attuando, non possono essere compensati dalla trasformazione di diritti sanitari pubblici in servizi svolti in strutture private a pagamento.
Chiedo ai cittadini di Augusta - conclude Bianco - di esprimere in modi civili il loro condivisibile malcontento. Sarò al loro fianco, intervenendo se necessario anche con apposite iniziative parlamentari».
Fonte: il dito.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi