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Dichiarazione di Maria Gemma AZUNI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Roma (RM) (Gruppo: Misto) 


 

Interrogazione Piano di rientro

  • (28 marzo 2011) - fonte: www.gemmazuni.it - inserita il 28 marzo 2011 da 12072

    Un piano di rientro, avviato da quasi tre anni con uno strano decreto che applica le regole del dissesto finanziario solo parzialmente, in danno ai creditori e a tutto favore del Comune di Roma, rendendo la legge di fatto non uguale per tutti e senza che sia stato reso conoscibile alcun risultato.

    L’avvicendamento di tre commissari, l’ultimo nominato con modalità di dubbia legittimità, visto che sia TAR che Consiglio di Stato hanno accolto il ricorso presentato dal precedente commissario Oriani.

    Un Governo che decide quanto pagare il Commissario, con cifre iperboliche, stabilendo pero’ che gli importi vengano detratti dai fondi del Comune destinati alle nuove assunzioni, in barba a qualsiasi rispetto dei lavoratori, di Roma Capitale, dei principi cardine del federalismo.

    Decine e decine di creditori che non vengono pagati sulla base di fumose interpretazioni dell’Avvocatura comunale, e in conseguenza decine di sentenze di ottemperanza del TAR che danno torto al Comune e alle sue azzardate tesi difensive, obbligandolo a rifondere debiti, interessi, rivalutazioni e spese di giudizio.

    Oggi, le probabili richieste di risarcimenti danni a carico dei dirigenti, i malumori tra cittadini, fornitori, dipendenti comunali vittoriosi in sede di contenzioso, sono conseguenze ormai raggiunte e superate, che paventano dei rischi enormi a carico del comune di cui nessun membro della Giunta capitolina si sogna di far parola.

    Alla faccia della trasparenza e della legalità, il Comune non si degna nemmeno di rispondere alle mie interrogazioni sulle sentenze favorevoli ai dipendenti non eseguite, e nel frattempo continua nel perseguire una politica finanziaria che non bada a spese per quanto riguarda eventi faranoici come gli stati generali, oppure esorbitanti uscite per incarichi esterni che continuano, incessanti.

    Questa politica dissennata, che disprezza chi è costretto a ricorrere ai giudici per far valere sentenze favorevoli, che calpesta i principi elementari in materia di bilancio, che disconosce le regole della trasparenza e del buon governo, sta davvero portando il comune sull’orlo della bancarotta.

    Credo che tutte le forze di opposizione, e tutti coloro che hanno a cuore le sorti di Roma, debbano mobilitarsi, senza indugio, per evitare il collasso della capitale d’Italia, senza aspettare oltre.

    Per quanto in mio potere ho presentato una articolata interrogazione al Sindaco e all’Assessore al Bilancio, sperando che abbia riscontro.

      Gemma Azuni

    Fonte: www.gemmazuni.it | vai alla pagina

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