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Dichiarazione di Andrea CAUSIN

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: Misto) 


 

Il silenzio complice del governo sulla crisi libica

  • (22 febbraio 2011) - fonte: andreacausin.com - inserita il 23 febbraio 2011 da 31

    La rapidità e l’atrocità con cui si sta sviluppando la rivolta in Libia trovano il governo Italiano impreparato e complice di quanto sta accadendo.

    Anche se volessimo soprassedere alla trionfale accoglienza riservata nelle due visite ufficiali dal Governo Italiano al colonnello Muhammar Gheddafi, noto in tutto il mondo come il padrone autoritario e crudele di uno dei più duri stati di polizia, non si può far finta di non vedere l’incapacità palese con cui Frattini e Berlusconi hanno trattato l’evoluzione della crisi libica in queste ore.

    Mentre tutto il mondo e tutta Europa intervenivano per censurare i massacri e le repressioni di piazza con cui Gheddafi e il suo enturage hanno reagito alle proteste dei popoli della Libia, l’Italia è rimasta a guardare.
    Eppure le ragioni ci sarebbero. Prima di tutto le ragioni del sangue.

    E’ inaccettabile che un governo, seppure sovrano, compia delle stragi usando armi pesanti e mercenari, contro le folle che protestano per l’ottenimento dei diritti civili.

    In secondo luogo è impensabile che si consenta la degenerazione della situazione di uno stato come la Libia che rappresenta uno snodo fondamentale per la gestione dei flussi migratori.

    Ma ci sono anche le ragioni del ruolo storiche che hanno fatto si che l’Italia, nonostante le vicende coloniali, ha costruito storicamente una vicinanza e un partenariato con la Libia, che ha avuto esiti importanti, dal punto di vista dell’approvigionamento energetico e della presenza dei capitali libici in importanti imprese e banche italiane.

    Insomma le ragioni per intervenire sarebbero moltissime e davvero non si spiega l’atteggiamento attendista del Governo Italiano che rischia di restare a guardare mentre il colonnello compie le sue stragi di stato e mentre l’Italia rischia di perdere la propria influenza su un’area di interesse strategico.

    Fonte: andreacausin.com | vai alla pagina

    Argomenti: politica estera, repressione, diritti civili, Libia, Gheddafi, frattini | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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