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Dichiarazione di Luigi LOTTO

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Sassari (SS) (Partito: DS)  - Consigliere Regione Sardegna (Gruppo: PD) 


 

Sì alle fonti rinnovabili ma nella piena legalità

  • (18 maggio 2010) - fonte: www.regione.sardegna.it - inserita il 18 maggio 2010 da 2313
    Quanto emerso negli ultimi giorni dalle indagini giudiziarie sulle vicende legate agli impianti di energia rinnovabili, eolico in particolare, nonché il presunto coinvolgimento del presidente Cappellacci in operazioni poco chiare ed in compagnia di personaggi da tempo ai vertici delle cronache giudiziarie nazionali, gettano una luce sinistra sullo stato di salute dell’attuale governo regionale. Alla magistratura spetta il compito di fare chiarezza quanto prima sulla vicenda, ma la politica non può ignorare quanto sta accadendo ed il Consiglio regionale non può stare a guardare di fronte alla gravità della situazione. Serve un chiarimento immediato sullo stato della gestione dell’intera partita legata alle energie rinnovabili, sia per quanto riguarda il comportamento dei principali protagonisti, politici e tecnici, coinvolti, sia per evitare che questa vicenda oltre che travolgere la giunta regionale, impedisca che vengano adottate quelle misure per evitare che il settore delle energie rinnovabili continui ad essere tenuto nel più totale immobilismo dalle scelte fatte nell’ultimo anno dalla giunta di centrodestra. Oltre al danno anche la beffa. La L.R. n 3/2009 art. 6, nonché le linee guida di recente approvate dalla Giunta, riservando esclusivamente agli uffici regionali le competenze autorizzative, hanno infatti praticamente bloccato l’intero settore, non solo le grandi centrali, quindi, ma anche i piccoli e medi impianti. Questo immobilismo totale rischia di infliggere un durissimo colpo all’intera economia isolana che in questo settore, così come accaduto altrove, avrebbe potuto trovare occasione di crescita e sviluppo in particolare per le imprese agricole e artigiane nonché per la piccola e media impresa sarda. Moltissime imprese e professionisti sardi, che hanno da tempo e con lungimiranza investito e scommesso sulle FER, rischiano ora di pagare a caro prezzo una eccessiva lentezza del Consiglio e della Giunta regionale. Poiché gli attuali livelli del “conto energia” che, accanto alle indubbie ricadute sull’indotto, rappresenta il vero business del settore, scadranno a dicembre del 2010, servono misure urgenti per liberalizzare da subito gli interventi piccoli e medi (almeno fino ad 1 MW) così da consentire agli operatori coinvolti di recuperare il tempo perduto. A riguardo serve snellire le procedure autorizzative con il ricorso alla semplice comunicazione al comune, o alla DIA per gli impianti maggiori, cosi come prevedono oramai le normative nazionali. In queste settimane nelle commissioni V e VI, delegate dal Consiglio a produrre gli atti necessari a sbloccare la situazione, è stato impossibile effettuare scelte adeguate alla delicatezza della situazione. L’accentramento della questione nelle mani della Presidenza della Giunta ha praticamente reso inutile ogni confronto con gli assessori e, assieme all’impossibilità di confrontarsi con il Presidente, ha comportato una imperdonabile perdita di tempo prezioso. Oggi si rende urgente e non più rinviabile la convocazione del Consiglio regionale sia per fare chiarezza sul ruolo del Presidente in questa torbida vicenda, sia perché si adottino i provvedimenti necessari ad aiutare un sistema economico in crisi, che dal rilancio delle energie rinnovabili potrebbe trarre ossigeno indispensabile per sopravvivere.
    Fonte: www.regione.sardegna.it | vai alla pagina
    Argomenti: Regione Sardegna, /argomento/3242, energia eolica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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