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Dichiarazione di Gavino SALE

Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Sassari (Lista di elezione: IRS) 


 

Eolico, l’Irs non molla la presa

  • (17 maggio 2010) - fonte: lanuovasardegna.gelocal.it - inserita il 18 maggio 2010 da 2313
    L’incontro con l’a ssessore si svolgerà quasi certamente mercoledì, o al più tardi giovedì mattina - dice Gavino Sale - abbiamo parlato anche con i 9 consiglieri regionali che hanno firmato la mozione presentata per nostro conto, si stanno attivando per chiedere al presidente del consiglio Claudia Lombardo la convocazione urgente dell’assemblea per discutere di eolico e energia». Il leader dell’Irs è soddisfatto dell’iniziativa adottata a Florinas, «perchè consente di riprendere in mano un tema fondamentale per lo sviluppo della Sardegna, e riporta la discussione in consiglio regionale dove un nostro documento, presentato il 3 dicembre del 2009, attende ancora di essere preso in considerazione. Abbiano suonato la sveglia su una questione di estrema attualità, visto anche quello che sta accadendo in questi giorni». Mentre gli occupanti scendono dalla torre numero sei dove si erano asserragliati sabato mattina, e alcune decine di militanti lasciano il parco eolico di Florinas, Gavino Sale presenta i conti dell’appetitosa torta dell’eolico: «Se ci pensiamo bene potremmo farci una banca - racconta - con l’eolico portano via dalla Sardegna mille miliardi di euro. Ai sardi restano solo le briciole, quasi niente. E’ una vergogna, siamo accerchiati, non fanno sentire neppure la nostra voce. Così abbiamo detto basta: chiediamo l’i stituzione dell’Agenzia sarda per l’Energia, in modo da raccogliere, distribuire e reinvestire le risorse energetiche. Chiesta anche la sospensione per sei mesi per tutte le nuove autorizzazioni relative all’installazione di parchi eolici». Dal confronto con l’assessore all’Industria, ma anche da quello che si svilupperà in consiglio, Indipendentzia Repubrica de Sardigna si aspetta una presa di posizione forte da parte della Regione: «In Sardegna l’eolico equivale, come valore, al più grande pozzo di petrolio del Mediterraneo - conclude Gavino Sale - e lo stiamo dando via come se non avesse alcun valore strategico. In cambio di quasi niente. Non è possibile proseguire così, per questo chiediamo anche di rivedere i contratti stipulati dagli Enti pubblici con società private, in gran parte svantaggiosi per le comunità locali».
    Fonte: lanuovasardegna.gelocal.it | vai alla pagina
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