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«Veline? Mia moglie è stata ingannata»
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(30 aprile 2009) - fonte: La Stampa - Augusto Minzolini - inserita il 30 aprile 2009 da 861
L`ultima parola sul «caso» sollevato dalla consorte Veronica Lario, Silvio Berlusconi la pronuncia un attimo prima di lasciare l`hotel Hyatt di Varsavia per partecipare alla riunione del Ppe. Nelle liste del Pdl per le elezioni europee sono spariti i nomi di quella pattuglia di ragazze, attrici o donne del mondo dello spettacolo, che erano girati per giorni, suscitando le polemiche di tanti, dalla fondazione vicina a Fini "Fare futuro" alla stessa moglie del Premier, e il Cavaliere si prende la sua rivincita.«I signori - chiede il Premier davanti alle telecamere - che hanno montato questa campagna stanno zitti e si chiudono da qualche parte per la vergogna e il rossore, o no?». E a chi gli chiede se ha fatto pace con la signora Veronica il Premier risponde:
«Tra moglie e marito non mettere il dito. L`ha detto Franceschini? Finalmente ha detto una cosa giusta».In 24 ore Berlusconi ha rigirato una vicenda che lo ha infastidito non poco. Con un pressing mediatico spasmodico condotto tutto in prima persona (è intervenuto tre volte sulla vicenda davanti alle telecamere uscendo ed entrando dall`hotel), ricorrendo all`ennesima polemica contro giornali e opposizione e eliminando il motivo del contendere (le candidate) il Premier ha azzerato l`intera vicenda. Resta aperta la questione con la moglie ma in un paese in cui il gallismo non è un delitto è tutto da vedere, l`esperienza insegna, se questi episodi arrecano danno al protagonista oppure no.
Il Cavaliere ha cominciato al mattino dopo aver letto con sempre maggiore insofferenza i quotidiani. «C`è una manovra montata dalla stampa di sinistra e dall`opposizione contro le nostre liste con notizie infondate - ha dichiarato davanti alle tv - . Per loro sarà un altro boomerang. Noi non vogliamo farci imporre dalla sinistra il loro criterio che spesso si riduce a candidare vecchi arnesi della politica: liberano il campo in Italia per mandarli in pensione in Europa. Pensano solo al compenso e si dimostrano assenteisti.
Noi invece vogliamo rinnovare la classe politica con persone colte, preparate e che garantiscano la loro presenza e magari non siamo maleodoranti e malvestite come alcune di quelle che circolano nelle aule parlamentari. Veronica? Anche la signora ha creduto a quello che hanno messo in giro i giornali e mi dispiace».
Insomma, il Cavaliere al solito ha preso il toro per le corna e invece di difendersi ha contrattaccato, secondo uno schema che conosce a memoria. Un performance che ha ripetuto un`ora dopo tornando in albergo dopo l`incontro con il presidente della Repubblica polacco, Lech Kaczynski. «Dicono il falso - ha rincarato - costruiscono un`altra bufala che alla fine verrà fuori. Farò la campagna con le cosiddette veline che parleranno insieme a me. Io le presenterò con i loro titoli di studi, racconterò quello che hanno fatto e poi gli darò la parola.
Questo sarà lo schema dei miei comizi. Così verrà fuori ancora una volta come questa stampa di sinistra costruisce solo delle manovre per delegittimare l`avversario politico con la complicità dell`opposizione.
Io la chiamo "Disinformatia"».Più tardi, al quinto piano dell`hotel, il premier ha ragionato ad alta voce e a mente fredda sulla vicenda. Ha spiegato che alla fine delle tante candidature circolate sono vere solo tre: «Laura Comi, una ragazza bravissima; Licia Ronzulli, già candidata alle politiche, lavora in clinica e fa missioni in Bangladesh; e Barbara Matera, che è la fidanzata del figlio di un prefetto amico di Letta».
Ha dato la colpa di tanta confusione ad un seminario organizzato da Frattini per aspiranti assistenti parlamentari europei.
«Sapete un parlamentare a Strasburgo - racconta - prende 15mila euro mentre un assistente può prenderne 3 o 4 per cui è venuta tanta gente. Comunque io non c`entravo nulla solo che è girata la voce tra i club "Silvio c`è" e "Silvio ci manchi" e alla fine si sono presentate tantissime ragazze che non erano state invitate. Tutte ragazze normali».
Insomma, il Cavaliere ha affrontato tutti gli argomenti, anche i più delicati. Ha anche motivato la sua presenza alla festa a Casoria per i 18 anni di Noemi che aveva irritato la moglie. «Ci sono andato ha spiegato - perché mi aveva invitato il padre, un vecchio socialista, autista di Craxi. E non avevo certo nulla da nascondere visto che mi sono fatto fotografare per un`ora».Insomma, per il Cavaliere una tempesta nel bicchier d`acqua, la solita strumentalizzazione che gli ha fatto scoppiare una grana in famiglia. «Comunque - ci tiene a dire davanti alle telecamere - i miei figli mi vogliono un bene dell`anima. Penso di essere il più amato dei genitori».
E in privato minimizza anche l`incomprensione con la signora Veronica: «Alle donne succede a volte di essere un po` nervose».
Fonte: La Stampa - Augusto Minzolini | vai alla pagina » Segnala errori / abusi