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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI
«Miss in lista? La «signora» è disinformata. Ha creduto anche lei a quello che la sinistra mette in giro».
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(30 aprile 2009) - fonte: Il Gazzettino.it - Claudia Giannini - inserita il 30 aprile 2009 da 862
Le assessore venete Donazzan e Coppola: «Siparietto moralista e tardo-femminista»
«Anche la signora ha creduto a quello che hanno messo in giro i giornali, mi dispiace», dice Silvio Berlusconi, commentando quel «ciarpame senza pudore» con il quale sua moglie, Veronica Lario, aveva commentato l'uso delle candidature delle donne che, a suo avviso, si sta facendo (che suo marito sta facendo) per le elezioni europee. Stranamente, il Cavaliere dice «la signora». Stranamente, non dice come mai queste cose lui e «la signora» non se le siano dette in tinello, come succede nelle migliori famiglie e non, ancora una volta, con indicibile clamore ed ovvie ricadute politiche, a mezzo stampa, per di più nell’imminenza di una consultazione elettorale.Ma quello che certamente non è una balla dei giornali della sinistra è la presenza del premier in una discoteca di Casoria, Napoli, per la festa dei 18 anni di tal Noemi, una bella ragazza bionda, molto somigliante (come lui stesso ha avuto modo di rimarcare più volte) a sua figlia Barbara e che, come fa sapere Noemi stessa in una intervista, lo chiama papi: «Per me è come un secondo padre, mi ha allevata, non mi ha mai fatto mancare le sue attenzioni», spiega la ragazza.
E, con una dichiarazione alla agenzia di stampa Ansa, Veronica Lario fa sapere: «La cosa ha sorpreso molto anche me, anche perché non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli, pur essendo stato invitato». E aggiunge: «Voglio che sia chiaro che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire». Ma il presidente del Consiglio non fa una piega: «I miei figli mi vogliono un bene dell'anima. Credo di essere il più amato tra i genitori e credo gli italiani possano giudicare con quale sinistra abbiamo a che fare», proclama. E quanro alle sedicenti euro-veline, bé il premier invita a scorrere le liste dei candidati e dice: «Ecco le mie candidate, non sono miss ma ragazze serie e preparate».
Il leader del Pd, Dario Franceschini, preferisce non addentrarsi nel terreno viscido della nuova lite a mezzo stampa di casa Berlusconi: «Devo ricorrere alla saggezza popolare dei proverbi dicendo "tra moglie e marito non mettere il dito". E qui mi fermo. È una questione che non mi pare possa diventare oggetto di commento politico. Salvo che il Cavaliere non conosce la fatica delle donne», dice, deludendo così chi tenta di coinvolgerlo nel polverone politico-mediatico che si è immediatamente sollevato, con l’opposizione, ancora una volta, schierata al fianco della moglie indignata, e la maggioranza che, invece, commenta stizzita la sue parole.
In una lettera aperta, due assessori del Pdl in Veneto, Elena Donazzan e Isi Coppola, bollano che «incomprensibili siparietti moralistici e tardo-femministi» le esternazioni della signora Lario che, «dal di dentro di un sicuro rifugio, si sente vittima di scelte, a suo dire, sfrontate e pertanto subite. Lario - proseguono - dovrebbe spiegarci meglio qual è la sua idea di pudore, visto che qualsiasi donna sa da sempre quali scelte compiere, proteggendo l'intimità della propria famiglia, ove si senta oppressa e umiliata dal potere stesso».
Punti di vista. Per rimanere nel Pdl, Alessandra Mussolini usa toni di tutt’altro genere: «Le parole di Veronica pesano come un macigno su questa vicenda. Tra veline, letterine, letteronze e via dicendo, le donne italiane ne escono male, anzi malissimo». Il ministro per la Gioventù, Giorgia Meloni, si mantiene nel vago: «Decideranno gli italiani», dice, aggiungendo di non volere entrare nelle «questioni personali» della famiglia Berlusconi.
Nell’opposizione, Barbara Pollastrini (Pd) afferma che «Veronica Lario dimostra ancora una volta di avere grande dignità e grande intelligenza. Dalle liste del Pdl - osserva - emergono una concezione proprietaria e maschilista e uno stile umiliante persino per chi non appartiene al suo stesso campo politico». Silvana Mura (Idv) afferma a sua volta: «Oggi per gli esponenti del Pdl sarà una giornata molto dura, dopo la condanna senza appello lanciata nei confronti delle candidature di starlette, veline e letteronze varie dalla signora Veronica Berlusconi».
Fonte: Il Gazzettino.it - Claudia Giannini | vai alla pagina » Segnala errori / abusi