Ti trovi in Home  » Politici  » Fabio EVANGELISTI  » Contro i fannulloni e i pianisti dal prossimo 9 marzo, alla Camera dei Deputati, il nuovo sistema di votazione con le impronte digitali dei deputati

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Fabio EVANGELISTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) 


 

Contro i fannulloni e i pianisti dal prossimo 9 marzo, alla Camera dei Deputati, il nuovo sistema di votazione con le impronte digitali dei deputati

  • (21 febbraio 2009) - fonte: sito web - Italia dei Valori - inserita il 21 febbraio 2009 da 4110

    Dal prossimo 9 marzo entrerà in vigore, alla Camera dei Deputati, il nuovo sistema di votazione che prevede l'impronta digitale del deputato chiamato a votare.

    E' un innovazione imposta per il malcostume dilagante soprattutto da parte dei deputati del centrodestra che, votando per due o per tre talvolta, riescono ad alterare il corretto svolgimento del voto e soprattutto i risultati. L'altro giorno mi son divertito a contare le presenze in Aula: nei diversi settori dei banchi della maggioranza erano presenti 167 deputati e deputate, mentre i voti finali a favore di un provvedimento sono diventati 280. E' una vergogna.

    In qualsiasi altro ente, chi vota per un altra persona, chi timbra il cartellino per un altra persona, viene immediatamente licenziata, come è successo nelle Ferrovie dello Stato, dove un ferroviere è stato licenziato per aver timbrato il cartellino al posto di altri colleghi. E' la stessa cosa che succede ogni giorno alla Camera dei Deputati. Lo fanno per non far andare in minoranza il governo, quando i suoi deputati fannulloni, e mi riferisco al ministro Brunetta in primo luogo, non fanno il proprio dovere, e per salvare la diaria: ogni deputato che è assente dal voto rischia di perdere 206,90 euro per ogni assenza dall'Aula.

    Timbrano per salvare la diaria e votano per alterare le votazioni. Siamo allo spregio della democrazia, siamo allo spregio delle regole, siamo allo spregio della dignità. Vedremo se dal 9 marzo questo andazzo cambierà quando, e per questo c'è stato l'impegno quasi unanime dell'ufficio di presidenza della Camera, entrerà in vigore il nuovo meccanismo che prevede l'impronta digitale.

    Tuttavia, sappiamo che molti deputati della maggioranza, sobillati da Silvio Berlusconi, hanno già detto di volersi astenere dal farsi identificare attraverso le impronte digitali. Sarebbe uno scandalo che si somma allo scandalo perché per questo nuovo meccanismo di voto, che in qualsiasi Paese democratico non sarebbe mai stato immaginato, si è speso la bellezza di 440 mila euro, cioè la bellezza di un miliardo delle vecchie lire per adeguare il sistema di votazione alla Camera dei Deputati.

    Se dopo questa ulteriore spesa, e di fronte a questo ulteriore scandalo, dovessero rinunciare, cercando di sfuggire ancora al dovere di votare correttamente, faremo i manifesti con i nomi di coloro che si rifiuteranno di dare le proprie impronte.

    Fonte: sito web - Italia dei Valori | vai alla pagina

    Argomenti: costi della politica, Camera dei Deputati, impronte digitali, pianisti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (1)

  • Inserito il 21 febbraio 2009 da 31
    Sembra un buon sistema ma ho molti dubbi che funzioni. Lo stesso Evangelisti, a quanto leggo, dice che i deputati possono rifiutarsi di dare le proprie impronte. E io penso che faranno proprio questo (se non l'hanno già fatto). Puttosto sarebbe interessante sapere come e a chi, è stato dato l'appalto per questo "lavoretto" da 440.000 mila euro (un miliardo delle vecchie lire, tanto per non perdere le dimensioni di quanto ci costa la Camera). Interessante comunque, sapere che ad ogni voto i poveri deputati (Paolo Guzzanti si era lamentato di star scomodo sui banchi) si mettono in tasca 200 euro. A un operaio qualificato - 8 ore al giorno in ambienti tutt'altro che gradevoli - servono dai 4 ai 5 giorni di lavoro. E io continuo a ripetere, con la speranza di fare proseliti:"dimezziamo il numero dei parlamentari. Più ne ascolto, più penso se almeno sanno farsi una pasta al burro...

Per scrivere il tuo commento devi essere loggato