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Dichiarazione di Roberto MUSACCHIO

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: GUE/NGL) 


 

Interrogazione alla Commissione Europea sulle cure sanitarie ai migranti in Italia.

  • (09 febbraio 2009) - fonte: web site - robertomusacchio - inserita il 09 febbraio 2009 da 4018

    Gli eurodeputati Roberto Musacchio, Giusto Catania, Luisa Morgantini, Vittorio Agnoletto e Vincenzo Aita hanno presentato oggi una interrogazione alla Commissione europea riguardo al diritto alle cure sanitarie dei migranti.

    In sede di esame del DDL 733 che ha avuto luogo ieri al Senato italiano, è stata soppressa la norma che prevedeva che «l'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano». Se tale soppressione dovesse essere confermata dalla Camera, ai medici sarebbe lasciata facoltà di denunciare l’immigrato senza permesso di soggiorno bisognoso di cure mediche.
    Le conseguenze di tale modifica normativa sarebbero incalcolabili: si avrebbe infatti una lesione del diritto alla salute e alla dignità di ogni persona, la violazione del principio di uguaglianza sancito nella costituzione italiana e principio fondamentale di tutti gli ordinamenti europei, un rischio serio per la salute pubblica dovuto alla maggiore diffusione per contagio delle malattie non curate (il pericolo di venire denunciati allontanerebbe dai servizi sanitari molti immigrati rendendo di fatto impossibile una piena sorveglianza epidemiologica a tutela dell’intera comunità) e in ultimo un onere finanziario maggiore per i sistemi sanitari. Un provvedimento di questo tipo sancirebbe la caduta del principio della tutela del paziente come essere umano indipendentemente da ogni altra considerazione Non ritiene la Commissione che tale modifica normativa sia in contrasto con il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali comuni agli Stati membri ed in particolare i principi di uguaglianza, non discriminazione, dignità umana e solidarietà?
    Non ritiene la Commissione che tale provvedimento violerebbe gli articoli 1 (dignità umana), 2 (diritto alla vita), 7 (rispetto della vita privata), 21 (non discriminazione), 24 (diritti del bambino), 25 (diritti degli anziani) e in particolare 35 (diritto alla salute) della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e l’articolo 28 della Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, adottata dall’assemblea generale il 18 dicembre del 1990 ed entrata in vigore nel luglio del 2003?
    Non ritiene infine la Commissione che tale modifica creerebbe un serio pericolo epidemiologico a livello europeo, posta l’assenza di frontiere interne tra gli Stati Membri?

    Fonte: web site - robertomusacchio | vai alla pagina

    Argomenti: unione europea, salute pubblica, immigrazione clandestina, cure immigrati | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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