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» Riforme. Ci sono premesse per una legislatura costituente
Gianfranco FINI in data 17 dicembre 2008
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» Concordo con l'atto d'indirizzo di Sacconi, non è possibile interrompere idratazione e nutrizione artificiale di Eluana.
Emanuela BAIO DOSSI in data 16 dicembre 2008
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» Concordo con l'atto d'indirizzo di Sacconi, non è possibile interrompere idratazione e nutrizione artificiale di Eluana.
Paola BINETTI in data 16 dicembre 2008
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» Abbassamento del tasso alcolico consentito:"Una misura inefficace senza investimenti sui controlli stradali".
Diego BOTTACIN in data 16 dicembre 2008
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» Caso Englaro: dal Ministro tentativo malriuscito di eversione della Costituzione
Marco CAPPATO in data 16 dicembre 2008
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» "Tavolo con tutte le parti. 60 giorni per la riforma della giustizia"
Valter VELTRONI in data 15 dicembre 2008
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» Siamo un esempio di buona amministrazione, abbiamo promosso le istanze dei cittadini.
Alberto MATTIOLI in data 14 dicembre 2008
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» Pdl aperto all'Udc, ma deve entrare sia a livello nazionale che a livello locale.
Andrea RONCHI in data 10 dicembre 2008
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» Sì alla commissione parlamentare per il federalismo fiscale.
Andrea RONCHI in data 09 dicembre 2008
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» «A Walter manca il coraggio, non ha cambiato facce» - INTERVISTA
Achille VARIATI in data 07 dicembre 2008
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» "Tra la nostra gente sale la rabbia chi è inquisito si faccia da parte" - INTERVISTA
Sergio Gaetano COFFERATI in data 06 dicembre 2008
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» Le moschee o il rischio di catacombe
Paolo FERRERO in data 05 dicembre 2008
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» Senza oneri per lo Stato: la Costituzione, la scuola e il Vaticano. L'unica via d'uscita e' il bonus scuola!
Donatella PORETTI in data 05 dicembre 2008
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» Primi effetti del caso Sky «Non siamo esecutori, ora una cabina di regia» - INTERVISTA
Gaetano Quagliariello in data 04 dicembre 2008
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» «Sotto il Vesuvio la politica è morta Ma non è solo colpa dei magistrati» - INTERVISTA
Paolo CIRINO POMICINO in data 04 dicembre 2008
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» La politica non ha più zone franche. Solo la magistratura parla di mafia
Francesco FORGIONE in data 04 dicembre 2008
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» Da bocciare il taglio agli incentivi per solare e nuove caldaie. “Il parziale dietrofront di Tremonti non è sufficiente”
Maurizio FISTAROL in data 03 dicembre 2008
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» "No a tagli generalizzati". "Così non si risana la finanza pubblica"
Giorgio NAPOLITANO in data 02 dicembre 2008
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» Adesso vi spiego quant'è inutile essere deputato
Paolo GUZZANTI in data 02 dicembre 2008
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» Impoverimento culturale e morale sotto l'occhio di tutti
Giorgio NAPOLITANO in data 02 dicembre 2008
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» «Testamento biologico Finalmente si ragiona». - INTERVISTA
Umberto VERONESI in data 02 dicembre 2008
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» Pdl non è la nuova Dc ma non può fare a meno dei democristiani.
Gianfranco ROTONDI in data 01 dicembre 2008
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» "Libertà di cura, la scelta al paziente"
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 01 dicembre 2008
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» An non si scioglie e non viene meno ai suoi principii.
Andrea RONCHI in data 29 novembre 2008
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» Costituzione e modello spagnolo
Giuliano AMATO in data 27 novembre 2008
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» Parlamento garante, Esecutivo guida
Gaetano Quagliariello in data 27 novembre 2008
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» La casta teme la trasparenza - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 27 novembre 2008
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» «Subito una legge sul fine vita»
Giorgio NAPOLITANO in data 26 novembre 2008
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» Anche per colpa di Casini Pdl nasce senza protagonismo dei Democristiani.
Gianfranco ROTONDI in data 26 novembre 2008
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» Testamento biologico/Eutanasia, presentato disegno di legge
Donatella PORETTI in data 26 novembre 2008
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» Rassicuro Israele "No al nucleare iraniano”
Giorgio NAPOLITANO in data 26 novembre 2008
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» Immigrazione: in Italia i cittadini UE rischiano di avere meno diritti degli stranieri irregolari
Marco CAPPATO in data 25 novembre 2008
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» Vigilanza Rai: Villari ha il mandato per lavorare e deve andare avanti.
Gianfranco ROTONDI in data 25 novembre 2008
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» Pacchetto clima: rischio collasso del paese; paghino tutti allo stesso modo.
Andrea RONCHI in data 25 novembre 2008
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» Pacchetto anticrisi: Alle famiglie solo pochi spiccioli.
Enrico FARINONE in data 23 novembre 2008
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» Con Villari dialogo perché ci siamo mossi in modo manifesto nella stessa impostazione
Marco PANNELLA in data 21 novembre 2008
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» Il Parlamento italiano quereli Di Pietro.
Stefania Gabriella Anastasia CRAXI in data 19 novembre 2008
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» Assenze parlamentari: ragioni di salute, riporterò le iniziative intraprese.
Anita DI GIUSEPPE in data 19 novembre 2008
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» Assenze parlamentari: ragioni di salute, motivi familiari e viaggio-studio negli Stati Uniti.
Alessia Maria MOSCA in data 18 novembre 2008
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» Vigilanza Rai: Villari rimanga presidente, ma il veto ad Orlando è stato un errore.
Gianfranco ROTONDI in data 18 novembre 2008
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» "Villari se ne vada poi prenderemo noi un'iniziativa"
Valter VELTRONI in data 15 novembre 2008
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» La Costituzione è una legge naturale che limita le prerogative del potere e delle autorità.
Roberto ZACCARIA in data 15 novembre 2008
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» Villari non è più dell'opposizione, non avrebbe dovuto farsi eleggere.
Bruno TABACCI in data 14 novembre 2008
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» «Inimmaginabile, da regime». Blitz Pdl in Vigilanza Rai, Villari al posto di Orlando
Valter VELTRONI in data 14 novembre 2008
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» Sentenza Englaro: giusta sentenza. Ora si rispetti, finalmente, il dolore della famiglia di Eluana, troppi finora hanno parlato senza misericordia e hanno imbastito una crudele speculazione politica
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» Eluana: alla Cassazione il merito di aver applicato la Costituzione e di aver resistito alla propaganda vatican-goebbelsiana del Vaticano attraverso Rai-Mediaset
Marco CAPPATO in data 13 novembre 2008
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» Federalismo: Non duplicare organismi esistenti
Maurizio GASPARRI in data 09 novembre 2008
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» Federalismo: "Il ruolo del Parlamento conta più delle Commissioni"
Massimo DONADI in data 09 novembre 2008
Dichiarazione di Giuliano AMATO
Costituzione e modello spagnolo
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(27 novembre 2008) - fonte: Corriere della Sera - Giuliano Amato - inserita il 27 novembre 2008 da 31
Caro direttore,
l’anagrafe non lascia dubbi: la Costituzione italiana ha sessant’anni, quella spagnola ne ha trenta. Eppure, se vogliamo capire quale delle due si è avvalsa dell’esperienza dell’altra, la data di nascita ci porta fuori strada. Nella realtà, fra le due costituzioni (e fra le esperienze costituzionali che ne sono nate) c’è uno stretto legame che si è rinnovato nel tempo ed ha creato fra di loro un processo circolare, che sta continuando. E grazie a tale processo i nostri due Paesi continuano ad imparare l’uno dall’altro. Intanto, una delle parti più innovative della Costituzione italiana -- l’ordinamento regionale - venne scritta traendo ispirazione dalla Costituzione spagnola del 1931. Non era una fotocopia, c’erano importanti rielaborazioni, ma la fonte era quella. Trent’anni dopo, sarebbe stato il Costituente spagnolo a riprendere, per le sue comunità autonome, il regionalismo italiano, ovviamente modificato e portato più avanti con la previsione delle autonomie speciali. E nel 2001 la possibilità di estendere le autonomie speciali oltre a quelle inizialmente previste sarebbe stata inserita con una legge costituzionale nello stesso regionalismo italiano. Ma non è finita qui. Pensiamo alla forma di governo e cioè ai rapporti fra Capo dello Stato, Governo e Parlamento. La Costituzione italiana fu adottata nell’immediato dopoguerra da una Assemblea nella quale i maggiori partiti avevano profonde differenze sulle prospettive future (occidentale e liberaldemocratica la Democrazia cristiana, protesi verso il superamento del capitalismo i comunisti e i socialisti). Di conseguenza l’unità fra di loro si poté realizzare soltanto nella limitazione dei poteri di chi avrebbe conquistato la maggioranza nel primo Parlamento repubblicano. Ci fu chi segnalò la necessità di rafforzare l’Esecutivo davanti al Parlamento, per evitare le degenerazioni frazionistiche del parlamentarismo che negli anni 20 avevano aperto la strada al fascismo e al nazismo. Ma non fu ascoltato e la forma di governo italiano, fondata su un unico potere, quello dei partiti e degli equilibri (proporzionali) fra di loro, ebbe più checks and balances che poteri istituzionali da bilanciare. Di qui per molti decenni la instabilità e quindi l’elevato turn over dei governi, le votazioni ogni volta ripetute per eleggere i Presidenti della Repubblica, il potere di ricatto dei piccoli partiti o di frazioni dei grandi in Parlamento. La Costituzione spagnola, nata 30 anni dopo, ha potuto tener conto della difficile esperienza italiana e di quelle che nel frattempo avevano preso corpo negli altri maggiori Paesi europei: in Francia, dove si era partiti con una Costituzione ancora più debole di quella italiana per poi superarla con quella della V Repubblica, addirittura sbilanciata a favore del Presidente della Repubblica e del Governo; e soprattutto in Germania, dove la Legge Fondamentale del 1948 aveva adottato tutti gli accorgimenti di razionalizzazione del parlamentarismo che in Italia erano stati rifiutati. La Costituzione spagnola guardò dunque all’Italia per le Regioni, ma molto più altrove per la forma di governo. E dotò la Spagna di un assetto costituzionale che è invidiabile per efficienza ed equilibrio: legge elettorale proporzionale, che tuttavia favorisce l’aggregazione in grandi partiti e riduce drasticamente il frazionismo. Governo che dipende dalla fiducia del Parlamento, ma può nascere con il sostegno della maggioranza semplice dello stesso Parlamento e può essere rimosso, come in Germania, solo con una mozione costruttiva e cioè con la precostituita indicazione dell’alternativa.L’Italia ha bisogno di arrivare al più presto a soluzioni di questo tipo. Non è più instabile come un tempo, perché ha cambiato la legge elettorale e ha rafforzato così i maggiori partiti. Ma non ha cambiato le regole costituzionali, con il risultato che c’è oggi una pericolosa asimmetria tra la forza politica di chi vince le elezioni e gli equilibri istituzionali disegnati dalla Costituzione. Una asimmetria da rimuovere e, per farlo, questa volta dovrà essere l’Italia ad attingere all’esperienza costituzionale spagnola. Il processo circolare di interazione costituzionale fra i nostri due Paesi continua. E sono certo che continuerà anche in tema di regionalismo. Siamo entrambi alle prese con richieste crescenti di autonomia, nelle quali si frammischiano giuste ragioni di migliore articolazione della democrazia e populistiche ribellioni alle ragioni dell’unità e della solidarietà nazionale. Sapersi muovere tra questi scogli è essenziale per il nostro futuro. E tenere d’occhio ciascuno la rotta dell’altro potrà servire ad entrambi.
Fonte: Corriere della Sera - Giuliano Amato | vai alla pagina » Segnala errori / abusi