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Dichiarazione di Marco PANNELLA

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: ALDE) 


 

Prodi lamenta di non aver ancora avuto risposta alla rosa, da lui proposta a Berlusconi, di candidati a succedere a Franco Frattini, a Bruxelles

  • (16 aprile 2008) - fonte: radicali.it - inserita il 17 aprile 2008 da 31

    Ma non siamo più nel 1999 o nel 2000, quando contro il pericolo Emma Bonino a Presidente della Repubblica, o a Presidente della Commissione Europea, si saldò in un patto d’acciaio fra Casa della Libertà e Ulivo, premessa la Presidenza Berlusconi a Roma e quella europea di Romano Prodi a Bruxelles.
    Roma, 16 aprile 2008
    • Dichiarazione di Marco Pannella
    Nel 1999, i sondaggi che attribuivano al 65-70% degli italiani l’auspicio che Emma Bonino fosse eletta dal Parlamento Presidente della Repubblica, (seguita dal 21% di favorevoli a Ciampi); contro questo pericolo si formò e fu operante una intesa d’acciaio fra il Presidente del Consiglio D’Alema, Silvio Berlusconi e Romano Prodi, che si manifestò in due semplici operazioni: controllare dapprima in ogni modo che sin nelle prime votazioni non vi fossero voti per Emma Bonino (e l’opera di convinzione riuscì); e nominare Romano Prodi al posto di Emma Bonino alla Commissione Europea.
    Mai come in quella occasione il monopartitismo dell’oligarchia italiana si dimostrò perfetto: Emma Bonino - la radicale Emma Bonino - era l’italiana la più popolare nel suo paese e nella considerazione di “miglior ministro europeo” unanimemente attribuitele, doveva essere eliminata, e lo fu. E fu eliminata anche nelle elezioni nazionali successive: quando, in ticket con Luca Coscioni, fu capolista delle Liste Bonino, per le quali oltre 50 Nobel “stranieri” rivolsero un appello agli italiani (che naturalmente non ne seppero mai nulla) per votarle, assieme a oltre mille prestigiosi scienziati e intellettuali, sia di destra che sinistra.
    La Presidenza della Commissione Romano Prodi fu frutto di una dura e efficace operazione monopartitica, clandestina, come tante.
    Nel momento in cui il Presidente Prodi fa sapere di avere proposto a Berlusconi una “rosa” di cinque o sei nomi per nominare lui stesso il successore di Franco Frattini a Bruxelles, senza averne ricevuto risposta, mi permetterò di chiedere alla Segreteria di Stato vaticano previsioni e opinioni al riguardo.

    Fonte: radicali.it | vai alla pagina
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