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Se torno alla Difesa via dal Libano e di nuovo in Iraq
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(13 marzo 2008) - fonte: repubblica.it - inserita il 14 marzo 2008 da 100
Ritiro dei soldati dal Libano e ridispiegamento militare in Afghanistan e in Iraq. L'ex ministro della Difesa Antonio Martino vuole rovesciare l'attuale politica estera italiana e riportarla sulla strada tracciata con il secondo governo Berlusconi. In un'intervista alla Reuters Martino, che afferma di volere per sè l'incarico di titolare della Difesa ma su questo non v'è nulla di "definito" , afferma il suo punto di vista tradizionalmente filoatlantico. "Ho intenzione di ridurre drasticamente", spiega Martino aggiungendo di esprimere un punto di vista assolutamente personale, "la nostra presenza in Libano, se non cancellarla del tutto, e inviare soldati in Afghanistan e in Iraq, dove ve ne è necessità".In Iraq, in particolare, dovrebbero essere dispiegati diversi "addestratori" mentre l'Afghanistan sarà la destinazione di "soldati combattenti", rispondendo positivamente alle richieste della Nato. Viene risparmiato l'Iran, invece, il cui presidente è definito "lunatico". "Non possiamo fare lì quanto è stato fatto con Saddam in Iraq, perché non conosciamo l'esatta locazione dei loro siti", avverte Martino.
Quanto al Libano, l'ex ministro della Difesa insiste nel voler rovesciare l'asse voluto da Massimo D'Alema, attuale ministro degli esteri. "Non solo dei soldati italiani in Libano non v'è assolutamente bisogno -ha sottolineato Martino- ma sono anche a rischio".
Fonte: repubblica.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi