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» Nucleare. «No agli impianti»
Angelo BONELLI in data 25 novembre 2010
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» «Il Nucleare è un affarone… per la Francia»
Massimo D'ALEMA in data 08 novembre 2010
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» Ho già detto che non posso restare in due ruoli
Umberto VERONESI in data 05 novembre 2010
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» «Città ecosostenibile, al 15° posto di Legambiente. Bene, ma dobbiamo fare di più coinvolgendo anche i turisti»
Gianfranco BETTIN in data 20 ottobre 2010
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» Su scelta siti ci sarà da ridere...
Silvio BERLUSCONI in data 20 ottobre 2010
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» La regione chiarisca senza reticenze
Maurizio MARTINA in data 19 ottobre 2010
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» La regione dica con chiarezza se è favorevole o contraria
Giovanni PAVESI in data 19 ottobre 2010
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» Quattro siti individuati
Paolo ROMANI in data 19 ottobre 2010
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» Ritardo da recuperare
Guido PODESTÀ in data 19 ottobre 2010
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» Centrale nucleare in Lombardia
Davide BONI in data 19 ottobre 2010
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» Mai votato a favore del nucleare, sono assolutamente contrario
Rosario CROCETTA in data 19 ottobre 2010
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» Nessuna preclusione al dibattito
Gianmarco QUADRINI in data 19 ottobre 2010
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» Nessuna preclusione al nucleare
Enrico Marcora in data 19 ottobre 2010
«Il Nucleare è un affarone… per la Francia»
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(08 novembre 2010) - fonte: ecologiae.com - inserita il 08 novembre 2010 da 31
Interviene sul ritorno al nucleare italiano, Massimo D’Alema.
Nell’ambito della tre giorni conclusasi oggi a Perugia e dedicata alle Energie positive, promossa dalla Fondazioneitaliaieuropei di cui il politico è presidente, tanti i dubbi sollevati sulla rivoluzione energetica in chiave atomica avviata dal Governo: D’Alema preferisce le rinnovabili, intese come un’occasione che il Paese deve perseguire, rifuggendo da quello che altro non è se non un affarone per la Francia, che riceverà ricche commesse mentre l’Italia non trarrà granché vantaggio dalla costruzione di centrali nucleari sul suo territorio.E a dirlo, badate bene, è uno che votò pro atomo nel tanto famoso referendum, lo rivela lui stesso, ma che oggi non esita a manifestare le sue perplessità sullo buttarsi a capofitto in tecnologie da cui saremo dipendenti. Il nucleare è un grande affare per i francesi e non per gli italiani ed è difficilmente gestibile. Porterà grandi commesse alla Francia, e forse anche agli Stati Uniti, ma é più un’idea propagandistica che di politica industriale. E’ difficile recuperare 25 anni di ritardo se non con costi altissimi.
Anche sulle rinnovabili, però, D’Alema si mantiene piuttosto cauto, evitando i facili ottimismi di propaganda delle energie pulite e sottolineando piuttosto le criticità insite nel suddetto settore energetico, nodi da sciogliere quali i costi esosi, la riduzione degli incentivi, il caos normativo, lo scarso impegno degli enti locali. D’Alema ha sottolineato pertanto la necessità, sempre più impellente, di fare ordine nel campo delle energie rinnovabili lavorando ad un quadro normativo nazionale. Alla tre giorni di Perugia era presente anche l’AD ENI Paolo Scaroni che ha sollevato il tema della sicurezza nucleare, sottolineando come sia essenziale, più che insistere sul risparmio in bolletta , convincere i cittadini che le centrali sono affidabili e che non si corrono rischi:
Sono un nuclearista convinto ma in Italia l’argomento atomo suscita una serie di reazioni. Se vogliamo convincere le popolazioni bisogna far capire che il nucleare non è pericoloso anziché far leva sul minor costo delle bollette.
Fonte: ecologiae.com | vai alla pagina » Segnala errori / abusi