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Dichiarazione di Roberto DECARLI
«Nomine Itis, premiata la professionalità»
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(30 ottobre 2009) - fonte: Il Piccolo di Trieste - inserita il 07 novembre 2009 da 11762
È un caso diventato clamoroso quello del «governino» dell’Itis con la Lega che apertamente pretende e pattuisce poltrone, poi resta senza e grida ai «patti violati» di fatto minacciando ritorsioni sul Piano regolatore.Roberto De Gioia il consigliere designato dalla Regione ma non votato come vicepresidente, il segretario Massimilano Fedriga suo sponsor. «Le dichiarazioni di Fedriga e De Gioia sono terribili, ”pigliamo l’Itis”... Mai un posto si deve prendere senza competenza, lo si accetta per dare, non per ricevere, e agli anziani vanno dati esperienza, entusiasmo, amore: non tessere di partito». Così rimprovera Piero Camber, capogruppo di Forza Italia, difendendo la «professionalità» di chi ha votato e di chi è stato eletto. Raffaella Del Punta (Forza Italia e, altri rammentano, sua compagna nella vita) presidente, Marco Braida dell’Azienda sanitaria, area Pd, vicepresidente. «Fuori la politica dall’Itis» ordina Camber, che all’istituto di via Pascoli ha fatto, ricorda, appassionata attività per gli anziani. «Non credo che la Lega abbia mai pensato di mandare in giro persone incompetenti, ho solo detto che essendo stato assessore regionale all’Edilizia e avendo varato la riforma delle Ater, di Ater mi intendevo di più - interviene Roberto De Gioia, che aveva dettagliato il retroscena degli accordi sulle nomine -, anche occupandosi di case ci si occupa di anziani, e di fronte alla pacatezza della riunione del cda dell’Itis non c’è stata alcuna mia reazione, non mi sono neppure candidato, ho solo sottolineato che la Regione, dato che sborsa i quattrini, avrebbe dovuto essere ben rappresentata. Il resto, gli accordi non mantenuti, il voler far prevalere logiche sentimentali o tecniche lo lascio alla politica». Per Angelo Pierini, l’esponente (medico) della Lista Dipiazza appena entrato in cda da quando con l’espulsione della Provincia lo statuto è stato modificato e ha raddoppiato la presenza delle forze comunali di maggioranza, e che ha votato Braida e non De Gioia, «è stato un successo la votazione che ha espresso professionalità, capacità, impegno, l’Itis - dice - non è un istituto di credito, è il luogo dove ridare vita e dignità e rispetto a pazienti e anziani, i valori umani (e lo riconosco al ”mio” sindaco Dipiazza) vengono sempre prima, è utile che ce ne ricordiamo ogni tanto». Diversamente vede Angela Brandi, la capogruppo An: «Mi si citi un solo ente in cui sui vertici non c’è un accordo politico. È sempre così, non capisco lo stupore, si auspica poi che il frutto di questi accordi contenga competenze professionali, e De Gioia ha ricoperto vari incarichi. Qui invece gli accordi sono stati violati». «Fedriga non fa che diffondere e sostenere il malcostume della spartizione delle poltrone, nel caso dell’Itis si tratta solo di seggiole» rimprovera Roberto Decarli (Cittadini), il consigliere che ha votato presidente la Del Punta. «Caro on. Fedriga - scrive Decarli - i patti vanno rispettati coi cittadini-utenti, gli anziani, e non con le segreterie di partito». Scandalizzato Sergio Lupieri (Pd): «Con un ”golpe”, segno di arroganza istituzionale, il cda dell’Itis ha cambiato lo statuto per aggiungere un posto alla maggioranza e ora gestisce le nomine dei suoi vertici come un mercatino: pessima politica». Cade sereno dalle nuvole Maurizio Ferrara, capogruppo della Lega in Municipio: «Degli accordi non sapevo nulla, e comunque per me l’azione non deve essere conseguenza di diatribe politiche, sennò è un tira-e-molla. Che cosa dico? Non so, lo saprò quando avrò parlato col segretario». L’altro consigliere, Giuseppe Portale, accusa invece il Pdl di «infischiarsene» degli accordi, di chiedere «fedeltà e compattezza», e di ripagare la Lega «sempre con il due di picche». Il segretario Massimiliano Fedriga incalza: «Braida parla più da politico che da tecnico, ci spieghi invece che cosa è avvenuto in questi anni all’Azienda sanitaria dove c’è un malcontento generalizzato, quanto a De Gioia, ha tutte le carte in regola per operare al meglio all’Itis, anche Del Punta fu vicepresidente con solo pochissima esperienza in consiglio comunale». «La realtà è questa - spiega Fabio Omero, capogruppo Pd - cambiando lo statuto all’Itis si è colpita la minoranza, con lo statuto precedente il vice andava all’opposizione, e che De Gioia ambisse a quel posto andava contro il principio di rappresentanza. È stato dunque condiviso che il vice fosse infine il più tecnico dei consiglieri, anche se vicino al Pd, Braida dell’Azienda sanitaria. La Lega ha messo in campo la classica logica del ”chi vince prende tutto”: si presenta come il nuovo, ma in fatto di poltrone è uguale a tutti gli altri. Quanto a De Gioia, di poltrone è un campione, e in questo ha dimostrato una grande coerenza politica».
Fonte: Il Piccolo di Trieste | vai alla pagina » Segnala errori / abusi