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Dichiarazione di Matteo MECACCI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Italia-Libia: il Governo renda noto il trattato Berlusconi-Gheddafi alle Camere.

  • (23 ottobre 2008) - fonte: Radicali.it - inserita il 24 ottobre 2008 da 31

    Dopo le rivelazioni di Repubblica di oggi è ormai improcrastinabile l’invio da parte del Governo al Parlamento del testo firmato da Berlusconi e Gheddafi lo scorso 30 agosto.

    E’ evidente infatti che le autorità libiche hanno utilizzato - com’è loro abitudine - questo accordo come mezzo di propaganda, spacciando quella che la Farnesina ha definito un’intesa di cooperazione bilaterale in vari settori con l’Italia, come la fuoriuscita del nostro paese dagli impegni sottoscritti con la Nato; impegni che riguardano non solo la legittima difesa, ma anche la possibilità di interventi per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale al di fuori dei suoi paesi membri, come è avvenuto ad esempio nel caso del Kosovo.

    Occorre porre fine a questa farsa e alle illazioni, e mettere invece il Parlamento, che è l’unico organo che può far entrare in vigore questo trattato, nelle condizioni di conoscerlo.
    Sono certo infatti, – o quanto meno sono certo di sperarlo…- che chi ha redatto il Trattato sottoscritto lo scorso 30 agosto, non abbia messo l’Italia fuori dal rispetto del diritto internazionale che, come è noto, consente a determinate condizioni di compiere interventi militari.

    Altra cosa, invece, è la valutazione politica sulla scelta compiuta da Berlusconi di stipulare un Trattato di amicizia con la Libia di Gheddafi; un paese retto da un dittatore che per decenni ha fatto delle minacce e del ricatto strumenti essenziali del negoziato diplomatico e commerciale. Mi pare una scelta avventata quella compiuta da Berlusconi e assai rischiosa per il nostro paese. Non mi pare comunque una novità come dimostrano gli atteggiamenti di legittimazione e di garanzia internazionale che Berlusconi ha messo in campo – da vero antesignano – nel corso degli ultimi anni - dalla guerra in Cecenia alla guerra con la Georgia - nei confronti dell’autocrate russo Vladimir Putin, e sui cui risultati ciascuno può giudicare.

    Fonte: Radicali.it | vai alla pagina

    Argomenti: Berlusconi, radicali al Parlamento, Nato, Libia, trattati internazionali | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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