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Basta soldi (pubblici) ai partiti
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(25 febbraio 2014) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 25 febbraio 2014 da 27248
L’opinione pubblica lo aspettava da fin troppo tempo. E la Camera l’ha accontentata convertendo definitivamente in legge il decreto su “Abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore”. In sintesi, l’impianto della riforma è questo: si passa dalla contribuzione diretta da parte dello Stato a forme di contribuzione indiretta fondate sulle scelte dei cittadini e a forme di detrazioni. Condizione fondamentale per l’accesso a queste forme di contribuzione è il rispetto dei requisiti di trasparenza e democraticità dei partiti e dei movimenti politici. In particolare, si stabilisce che i partiti che intendano avvalersi dei benefici previsti dal decreto (le detrazioni e le risorse derivanti dal meccanismo del 2 per mille) sono tenuti a dotarsi di uno statuto redatto nella forma dell’atto pubblico, che deve avere un contenuto minimo indicato dal decreto stesso come, ad esempio, il simbolo, l’indirizzo della sede legale nel territorio dello Stato, il numero, l’attribuzione e la composizione degli organi deliberativi esecutivi e di controllo; i diritti e i doveri degli iscritti; le modalità di selezione delle candidature; le misure disciplinari adottabili; la promozione della presenza delle minoranze negli organi collegiali esecutivi e della parità tra i sessi; le regole che assicurano la trasparenza, con particolare riguardo alla gestione economico-finanziaria. Non entro nel complicato dettaglio dei registri e dei controlli, ma faccio solo sapere che viene introdotto un meccanismo volontario di contribuzione ai partiti, riconoscendo a ciascun contribuente la facoltà di destinare il 2 per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) in favore di un partito politico. E per quanto riguarda le erogazioni liberali, è stato fissato un tetto di 100mila euro l'anno.
Fonte: politici.openpolis.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi