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Dichiarazione di Delia MURER

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Art.1-MDP-LeU) 


 

Piena attuazione per la 194

  • (24 ottobre 2013) - fonte: www.deliamurer.it - inserita il 26 ottobre 2013 da 862

    “Quali iniziative abbia assunto o intenda assumere il Governo, d’intesa con le Regioni, perché venga rispettata su tutto il territorio nazionale la piena attuazione della legge 194”.

    La richiesta è dell’on. Delia Murer in una interrogazione al Ministro della Salute presentata in Commissione Affari sociali della Camera.

    «Faccio riferimento in particolare alle questioni dell’obiezione di coscienza e dell'interruzione volontaria di gravidanza farmacologica, così come da impegni fissati dalla Camera dei deputati con il voto favorevole alla mozione nr. 1-00074, su cui non è ancora chiaro quale iniziativa il Governo abbia assunto».

    Ecco il testo integrale dell’interrogazione.

    Interrogazione
    Al Ministro della Salute
    Dall’on. Delia Murer

    Per sapere, premesso che:

    La Camera dei deputati, in data 11 giugno 2013, ha approvato, tra le altre, la mozione nr. 1-00074 a prima firma Lenzi, sul tema dell’attuazione della legge n. 194 del 1978 in relazione anche alla questione dell'obiezione di coscienza dei medici;

    la mozione sopra citata evidenziava che dalle relazioni annuali sullo stato di attuazione della legge n. 194 del 1978, questa, nei suoi ormai trentacinque anni di attuazione, ha dato buoni risultati visto che il nostro Paese ha conosciuto una progressiva riduzione del ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza;

    la mozione rilevava che l'applicazione della legge ha, però, trovato recentemente un ostacolo nel sempre maggior ricorso all'obiezione di coscienza del personale sanitario;

    “Infatti – si legge nella mozione -, dall'ultima relazione sullo stato di attuazione della legge n. 194 del 1978, presentata al Parlamento dal Ministro della salute il 9 ottobre 2012, si evince che: «a livello nazionale, per i ginecologi, si è passati dal 58,7 per cento del 2005, al 69,2 per cento del 2006, al 70,5 per cento del 2007, al 71,5 per cento del 2008, al 70,7 per cento del 2009 e al 69,3 per cento nel 2010; per gli anestesisti, negli stessi anni, dal 45,7 per cento al 50,8 per cento. Per il personale non medico si è osservato un ulteriore incremento, con valori che sono passati dal 38,6 per cento nel 2005 al 44,7 per cento nel 2010. Percentuali superiori all'80 per cento tra i ginecologi si osservano principalmente al sud: 85,7 per cento in Molise; 85,2 per cento in Basilicata, 83,9 per cento in Campania, 81,3 per cento a Bolzano e 80,6 per cento in Sicilia. Anche per gli anestesisti i valori più elevati si osservano al sud (con un massimo di più di 75 per cento in Molise e Campania e 78,1 per cento in Sicilia) e i più bassi in Toscana (27,7 per cento) e in Valle d'Aosta (26,3 per cento). Per il personale non medico i valori sono più bassi e presentano una maggiore variabilità, con un massimo di 86,9 per cento in Sicilia e 79,4 per cento in Calabria”;

    la mozione denunciava che tre regioni (Campania, Molise e Basilicata) hanno segnalato la riduzione dei servizi effettivi relativi all'interruzione volontaria di gravidanza; e che una tale situazione porta a ritenere che il clima lavorativo non sia favorevole al medico non obiettore e che, sui pochi che non obiettano, gravino carichi pesanti di lavoro tali da favorire una sempre maggior tendenza all'obiezione, fino alla definitiva chiusura del servizio con la grave conseguenza che le donne si devono rivolgere a strutture estere, all'uso dei farmaci non legali e all'aborto clandestino con grave pregiudizio per la loro salute;

    a fronte di tali, e altre considerazioni, per le quali si rimanda alla lettura integrale della mozione, la Camera dei deputata, in data 11 giugno, ha impegnato il Governo a dare piena attuazione alla legge n. 194 del 1978 nel rispetto del diritto del singolo all'obiezione di coscienza;

    ha impegnato, inoltre, il Governo a predisporre, nei limiti delle proprie competenze, tutte le iniziative necessarie affinché nell'organizzazione dei sistemi sanitari regionali si attui il quarto comma dell'articolo 9 della legge n. 194 del 1978, nella parte in cui si prevede l'obbligo di controllare e garantire l'attuazione del diritto della donna alla scelta libera e consapevole, anche attraverso una diversa gestione e mobilità del personale, garantendo la presenza di un'adeguata rete di servizi sul territorio in ogni regione;

    ha impegnato, altresì, il Governo a promuovere un'equa diffusione della presenza sul territorio nazionale dei consultori familiari quale struttura socio-sanitaria in grado di aiutare la donna nella sua difficile scelta e strumento essenziale per le politiche di prevenzione e di promozione della maternità/paternità libera e consapevole, tenendo conto della necessità di rivolgersi anche alle donne immigrate da altri Paesi; e ad attivarsi perché l'interruzione volontaria di gravidanza farmacologica sia proposta come opzione alle donne, che, entro i limiti di età gestazionale imposti dalla metodica, devono poter scegliere quale percorso intraprendere;

    infine ha fissato l’impegno per il Governo a promuovere, d'intesa con le autorità scolastiche, attività di informazione ed educazione alla salute nelle scuole, con particolare riferimento alle problematiche connesse alla tutela della salute sessuale e riproduttiva anche in collaborazione con la rete dei consultori; e a presentare al più presto la relazione annuale al Parlamento così come prevista dalla legge n. 194 del 1978:

    - dal Ministro quali iniziative abbia assunto o intenda assumere, d’intesa con le Regioni, perché venga rispettata su tutto il territorio nazionale la piena attuazione della legge 194 con riferimento in particolare alla questioni dell’obiezione di coscienza e dell'interruzione volontaria di gravidanza farmacologica, così come da impegni fissati dalla Camera dei deputati con il voto favorevole alla mozione nr. 1-00074.

    Fonte: www.deliamurer.it | vai alla pagina

    Argomenti: Donne, legge 194, salute, Interrogazione, medici, obiezione di coscienza | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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