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Dichiarazione di Fabrizio Benzoni

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Brescia (BS) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) 


 

Dichirazione relativa all'approvazione della Tassazione TARES all'interno del Bilancio Previsionale 2013

  • (23 settembre 2013) - fonte: Verbale Comune di Brescia - inserita il 20 ottobre 2013 da 28725
    BENZONI: Ci troviamo a discutere oggi di quattro delibere che riguardano la tassazione e che sono fortemente collegate a quella che è la delibera di bilancio. Di queste tre tassazioni, due, che sono l’IMU e l’IRPEF, le considero una parte unica del bilancio, sostanzialmente, perché sono quelle che hanno permesso, appunto, la chiusura del previsionale 2013 e quindi la risoluzione di quei 31 milioni di euro famosi, di cui da qualche settimana parliamo e che mancavano all’appello. Mi piacerebbe, invece, soffermarmi sulla tassazione TARES, quindi la tassa dei rifiuti, perché credo che su questa tassazione ci sia qualcosa che va detto ulteriormente. Mi perdonerà Panteghini se utilizzo un termine non esattamente preciso, ma diciamo che la TARES può essere considerata semplicemente una “partita di giro”, cioè il Comune incassa quello che deve a un Ente gestore, che in questo caso è Aprica, e che ci fa pagare per il servizio di gestione, di smaltimento e di raccolta dei rifiuti. E io qualche imprecisione su questo tema l’ho sentita, nel senso che soprattutto sui giornali ho letto un po’ di dichiarazioni del tipo “la Giunta aumenta le tasse”, “Del Bono aumenta la TARES”, “aumenta la tassa dei rifiuti”, “bastonerà le attività commerciali” e via dicendo. Mi piacerebbe, allora, fare un minimo di chiarezza su questo tema, nel senso che l’importo di questa tassazione, quindi l’importo di quel servizio di gestione che Aprica ha fatto, redigendo un piano finanziario, è stato portato all’attenzione dell’Amministrazione comunale a ottobre 2012 – ripeto, ottobre 2012 – e questo piano finanziario è stato, ovviamente, approvato da quella Giunta. Quindi oggi ci troviamo ad approvare delle tariffe, sostanzialmente, che non sono altro che la suddivisione di questo importo secondo alcuni coefficienti fra i cittadini e le attività commerciali della nostra città, coefficienti su cui, peraltro, non credo ci sia da discutere perché il Regolamento non cambia dagli anni scorsi, quindi non è quello il punto della questione. E allora mi piacerebbe capire perché i cittadini bresciani si troveranno oggi a pagare una tariffa TARES più alta, seppur leggermente, rispetto a quanto pagavano gli anni scorsi, e credo che le motivazioni principalmente siano due. La prima è di carattere locale perché, sostanzialmente, quello che emerge è che una mancata strategia nella raccolta dei rifiuti ha provocato anche l’aumento della tassazione, come? Arrivo al punto. Il costo della gestione, quindi da parte di Aprica, della gestione e della raccolta, dello smaltimento e trattamento dei rifiuti, è notevolmente aumentato negli scorsi anni. Basta pensare che nel 2009 ammontava a 25,8 milioni di euro e oggi ammonta a 29,2, con un aumento del 12 per cento in cinque anni, di cui il 7 per cento proprio dal 2012 al 2013, quindi un aumento notevole proprio nell’ultimo anno. E allora mi domando: ma quelle persone che hanno esultato perché hanno fatto risparmiare 44.000 euro di invio dei costi postali alle famiglie bresciane non si sono preoccupate di 3,5 milioni di euro in cinque anni di aumento del costo del servizio? Io credo che, da questo punto di vista, le questioni siano due: da un lato, c’è la questione finanziaria e di gestione amministrativa della raccolta dei rifiuti; dall’altro, c’è proprio una politica, una strategia di raccolta dei rifiuti che con questo si interseca. Perché, sì, la Commissione Bilancio ha dato mandato all’assessore Panteghini di, in qualche modo, incidere sui risparmi strutturali per la gestione 2014. Si è chiesto, quindi, di intervenire con Aprica per avere un risparmio già dall’anno prossimo di questo importo, cosa che, tra l’altro, in trattativa ha portato a un risparmio, seppur misero, di 100.000 euro già da quest’anno, e misero non lo direi. Quindi, da un lato, il problema è quello finanziario, amministrativo, di gestione, e su questo penso che tutti in Commissione Bilancio fossimo d’accordo che già dall’anno prossimo bisogna procedere a una ritrattazione dei termini di accordo con Aprica. Abbiamo anche chiesto che si potesse valutare la possibilità di fare un’asta per capire se c’è qualcun altro interessato alla gestione dei rifiuti che ci possa portare un risparmio. Tra l’altro, c’è un problema di gestione dei rifiuti stessi. Lo raccontavo in campagna elettorale, e chi ha fatto qualche dibattito con me se lo ricorderà, io mi ricordo perfettamente quando andavo alle elementari di quei famosi convegni che facevano al PalaBrescia per i bambini, quelle famose iniziative per raccontare e per spiegare come si faceva la raccolta differenziata. Era un PalaBrescia totalmente tappezzato di cartelloni con scritto 50 e 50. E mi ricordo perfettamente la città tappezzata di 50 e 50, mi ricordo gli autobus tappezzati di 50 e 50, e mi ricordo che ero piccolo ma ero andato in un incontro presso il mio quartiere in cui spiegavano l’introduzione di quei famosi cassonetti marroni per l’introduzione della raccolta dell’organico. Sono passati vent’anni perché anch’io ho la mia età, il 50 non lo abbiamo raggiunto, siamo a un misero 40, ma oramai il 50, che voleva essere allora l’obiettivo fondamentale, volevamo essere i primi in Italia, se non tra le prime città, è un obiettivo fortemente misero. E che cosa c’entra la raccolta differenziata con la TARES? C’entra perché è evidente che maggiore è l’aumento della raccolta differenziata minore è il costo poi dello smaltimento e della gestione dei rifiuti. C’è un secondo tema che riguarda sempre la raccolta dei rifiuti ed è quello che, nonostante siamo in un periodo di crisi economica forte per i cittadini e per le attività commerciali bresciane, la quantità di rifiuto totale, che viene raccolta a Brescia, continua ad aumentare. Cioè, presumibilmente, dovrebbero diminuire gli acquisti dei bresciani, considerato che diminuisce la capacità di acquisto, siamo in un periodo di crisi economica, ma la quantità di rifiuto che viene raccolta aumenta. E allora, secondo me, anche qui qualche domanda va fatta e dobbiamo porcela, perché in Commissione è nata un’ipotesi, forse molto realistica, che avendo introdotto la raccolta porta a porta la maggior parte dei Comuni limitrofi al nostro, parte di quei rifiuti che i Comuni limitrofi dicono che sia sparita dai loro conteggi possa essere arrivata nei quartieri periferici di Brescia, nel senso che possiamo fare la differenziata o no ma la raccolta dei rifiuti rimane la stessa complessivamente. Se i Comuni limitrofi dicono che diminuisce del 10 per cento la loro raccolta e a Brescia aumenta, può essere che qualcosa in questo caso dobbiamo studiare per capire se stiamo pagando anche i rifiuti di qualcun altro. Da questo punto di vista rimane la nostra fiducia nell’assessore Panteghini, affinché proceda con quelli che sono i risparmi strutturali per il 2014, e quindi speriamo di avere già a breve dei dati sulla TARES dell’anno prossimo con dei conteggi inferiori; dall’altro, speriamo a breve anche dall’assessore Fondra di avere delle notizie su quelle che sono le politiche dei rifiuti che questa Amministrazione intende percorrere e quindi di capire in che direzione andremo e che soluzioni studieremo per risolvere questi due problemi. E poi i cittadini bresciani devono sapere una cosa: a questa tassazione si aggiunge un dato nazionale, cioè così fino a dove sono arrivato oggi io l’aumento per i cittadini bresciani sarebbe di circa l’1 per cento per quanto riguarda il residenziale e del 3 per cento per le attività commerciali, all’incirca, un aumento che non è enorme, ma che comunque in un periodo di difficoltà economica, ovviamente, non fa piacere a nessuno dover dare ai propri cittadini. Nonostante questo, arriva la batosta nazionale, ossia la grande coalizione di Governo decide di aggiungere un’addizionale, che è circa 0,30 per metro quadro, e fa sì che appunto l’aumento che i cittadini troveranno per la tassa dei rifiuti nelle loro bollette sarà notevolmente incrementato. E allora mi domando ancora – e qui faccio un piccolo excursus – forse chi ci governa a livello nazionale non ha ancora capito dove dover tagliare e continua a far pagare ai cittadini e alle Amministrazioni comunali quello che non è capace di tagliare, invece, nelle spese nazionali. Detto questo, torno a noi. Sulla TARES io credo che non possiamo fare altro che approvare quelli che sono i conteggi attuali, mi sembrerebbe assurdo vedere l’astensione o il voto negativo di chiunque altro nel nostro Gruppo di questo Consiglio comunale, essendo un dato di fatto, soprattutto la TARES. Mi aspetto di vedere, invece, i risultati del lavoro di questa Amministrazione a breve. Spero anche in una Commissione Bilancio e Ambiente congiunta, come qualcuno ha chiesto, per sapere le strategie di questa Amministrazione.
    Fonte: Verbale Comune di Brescia | vai alla pagina
    Argomenti: tassazione, TARES, bilancio previsionale 2013, DEl Bono | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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