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Dichiarazione di Fabrizio Benzoni

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Brescia (BS) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) 


 

Dichirazione relativa all'approvazione del Bilancio Previsionale 2013

  • (23 settembre 2013) - fonte: Verbale Comune di Brescia - inserita il 20 ottobre 2013 da 28725
    Io vorrei partire con la cosa più banale che hanno già fatto in tanti, ma che ancora mi sembra che non sia chiaro in quest’Aula, ma soprattutto anche fuori da quest’Aula. Noi stiamo approvando il bilancio previsionale 2013 – ripeto, 2013 – oltre a un triennale che è basato sul principio dell’invarianza. Non lo dico con tono polemico, lo dico solo per chiarezza, anche perché è del tutto legittimo, da un certo punto di vista, approvare un bilancio previsionale 2013 a inizio ottobre, lo stanno facendo in decine di Comuni, si arriva a farlo anche a Brescia. Lo si arriva a fare, secondo me, per due ragioni: una di politica nazionale, e ci ritornerò; l’altra di politica locale. Era sicuramente difficile chiudere il bilancio prima, e si chiama bilancio previsionale, si può anche rettificare in corso di mandato, quindi non è che non lo si poteva fare perché non c’era chiarezza, non lo si faceva perché le scelte da fare erano difficili. D’altro canto, c’è un dato nazionale, era veramente difficile riuscire a chiuderlo, anche perché lo dice il Presidente dell’ANCI pochi giorni fa, stiamo navigando in una situazione di normative a vista, tant’è che Fassino dice: molti dei Comuni, se il Governo non ci dice come, quando e soprattutto in che modo rimborserà la seconda rata dell’IMU, non riusciranno a pagare gli stipendi dei propri dipendenti. Detto questo, secondo me, da cittadino, me lo diceva oggi la consigliera Ferrari, è comunque sbalorditivo riuscire ad arrivare a settembre a dire: approvo un bilancio previsionale di qualcosa che per nove dodicesimi già ho speso. Ed è per quello, scusatemi, però, che io non posso sentire mio questo bilancio, perché anche a livello temporale questa città è stata governata sei mesi dalla Giunta Paroli e sei mesi dalla Giunta Del Bono. Se però guardiamo le spese effettuate, l’89 per cento era impegnato non da questa Giunta, quindi prendersi la responsabilità è un po’ difficile. Eppure, pur non sentendolo mio, io ho la responsabilità politica di approvare questo bilancio, una serie di scelte che non avrei mai voluto che questa maggioranza prendesse, ma che invece sono dovute, ha dovuto prendere, e ripeto la parola “dovuto”. Perché chi si è insediato dopo le elezioni in questo Comune ha avuto tre scelte, e le hanno ripetute in tanti: la prima era il commissariamento, giustamente Rolfi dice che non stiamo in uno stato di commissariamento, non lo siamo perché abbiamo scelto le altre due strade, altrimenti si andrebbe in quella direzione; la seconda era quella di ridurre i servizi, difficile da un certo punto di vista, visto che la spesa era già impegnata, e brutto, dall’altro, in un momento difficile; la terza era appunto l’aumento della tassazione. E ve n’è la dimostrazione palese guardando gli emendamenti del PdL. Non sono polemico per mia natura, nel mio intervento, dopo lo stato dei conti del professor Panteghini nel primo Consiglio comunale, avevo dichiarato che, al contrario di altri, non davo la colpa del sorgere del sole alla Giunta Paroli, bensì avevo individuato delle responsabilità. Responsabilità che erano quelle di aver chiuso un bilancio 2012 in modo miracoloso, il termine “miracoloso” non l’ho usato io, lo ha usato Paroli stesso, ma allo stesso tempo di essersi dimenticato che l’anno successivo questo deficit di bilancio si sarebbe ripresentato e quindi non agire tempestivamente ha fatto sì che questo deficit sia oggi urgente, e soprattutto più grande di quanto poteva essere. Non è tutta colpa di Paroli, sono d’accordo da un certo punto di vista, c’è A2A, c’è la metro, ci sono minori trasferimenti, ma non agire è sicuramente una colpa. Il problema, però, nasce ora. Io ero in Commissione e con grande stima ho ascoltato quando all’assessore Panteghini è stato spiegato che con differenti maggioranze si sarebbero percorse strade differenti senza aumentare la tassazione. Anche la consigliera Ferrari, stamattina, ci ha detto che forse, con un po’ di fantasia, si sarebbe potuto approvare altro, dicendo anche: non è compito nostro, è compito della maggioranza trovarle. Però immaginate che bello sarebbe stato per voi presentare oggi un bellissimo emendamento in cui spiegavate a tutta la maggioranza come risolvere il problema del bilancio senza alzare la tassazione. Sarebbe stato un colpaccio fantastico, eppure non lo avete fatto. Non lo avete fatto non perché non siete più bravi della maggioranza, ma perché non era possibile farlo. Questa è la soluzione dovuta. E vengo anche a un punto che ha appena citato l’onorevole Paroli. Arvedi. Lei ha dichiarato adesso che si è quasi conclusa la vendita, lo ha dichiarato anche in Commissione, e io non conoscevo perfettamente la storia, però ho detto mah, ho scritto sulla rassegna stampa del Comune “Arvedi” e partendo dal 7 del 2012 il Comune vende l’Arvedi: “Alienazione al palo. Arvedi bando prorogato. RSA, Arvedi, via Dante, doppia asta deserta. Arvedi: la Loggia ci riprova, offerta da 7,5 milioni di euro, ma è ammesso anche il ribasso. Arvedi: deserta l’asta per la vendita, è la terza in meno di un anno – e infine, e qua siamo ancora all’11 del 2012 – trattativa privata, non si fa in asta, si va in trattativa privata”. Eravamo quasi conclusi, non siete stati in grado, dovevamo farlo noi in due mesi. E’ sicuramente un metodo che non approvo, un metodo che voi avete utilizzato anche negli anni scorsi, che era quello di inserire le alienazioni nel previsionale e poi non confermarle nell’accertato. Non sono i metodi che desidero, politicamente parlando, per la chiusura di questo bilancio. Io credo che invece il lavoro di chiusura di questo bilancio, soprattutto di chiusura di quello prossimo, che l’assessore Panteghini giustamente ha detto, chiuso questo ci metteremo al lavoro per quello del 2014, sia la strada giusta, per cui il nostro Gruppo voterà e si prenderà anche la responsabilità di questo bilancio, lavorando però al prossimo. Un bilancio di previsione che, come dice il termine stesso, speriamo di vedere a fine 2013, o a inizio 2014, perché, appunto, la previsione si può modificare nel corso degli anni, quindi anche l’incertezza non giustifica il rimandarlo. Sono certo di vedere in quel bilancio le linee strategiche programmatiche che verranno, le prime azioni che questa Giunta ha fatto, dalla diminuzione dei compensi alla riorganizzazione della macchina amministrativa, dalla ristrutturazione delle partecipate all’abbattiti del debito del Comune. Queste sono le scelte per cui vorrò prendermi le responsabilità del prossimo voto per il bilancio di quest’anno. Questa è la strada intrapresa che il nostro Gruppo condivide. Per ora ci prenderemo la responsabilità politica di votare le scelte non nostre, ma evidentemente nella parola “responsabilità” è compreso anche questo concetto.
    Fonte: Verbale Comune di Brescia | vai alla pagina
    Argomenti: tasse, bilancio, DEl Bono, previsionale 2013, comune brescia, paolo panteghini | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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