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Dichiarazione di Marco Scibona

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) 


 

Settimana dal 29 Luglio al 4 Agosto 2013

  • (04 agosto 2013) - fonte: www.marcoscibona.it - inserita il 04 agosto 2013 da 28202
    Questa è stata una settimana molto frenetica, stiamo unicamente convertendo dei decreti leggi e quindi la Presidenza e la maggioranza cercano di evitare il nostro esame nel merito.
    Le sedute sono condotte molto velocemente, ci viene tolta la parola senza ritegno e si procede con un ritmo serrato: PD e PDL votano quello che dice il partito, e tutti devono tacere.

    Nel dettaglio trattiamo il Ddl n. 890 – Decreto-legge n. 76, rilancio dell’occupazione e IVA dove la lobbies piemontese è riuscita a fare approvare in commissione l’emendamento 11.12 che sposta l’Autorità dei Trasporti da Roma a Torino. Ero intenzionato ad intervenire fermamente ma per fortuna la Presidenza del Senato l’ha dichiarato improponibile ai sensi dell’articolo 97 del Regolamento. Infatti la posizione del MoVimento 5 Stelle nei confronti delle authority è chiaramente scritta nel programma nazionale, siamo contro l’utilizzo politico di nuove strutture che intervengano in situazioni che possono benissimo essere gestite dai Ministeri. A questa posizione generale si aggiungono le perplessità derivanti dai nomi che sono stati proposti ed accolti dal Ministro e dalle Commissioni, unici contrari i componenti del M5S, in quanto persone molto vicine alle gerarchie di partito, addirittura, in un caso, socio fondatore di una delle due maggiori (fino al nostro arrivo) compagini politiche italiane.
    Al problema si aggiunge poi la richiesta da parte dei parlamentari piemontesi di chiedere lo spostamento della sede dell’Autorità a Torino, anche questo, per noi, motivo di allarme e di attenzione, e la riproposta all’interno del FARE del medesimo emendamento fa capire quanto sia importante per loro avere quegli uffici vicino alla Valsusa. Emendamento approvato, per un solo voto,  dalla Commissione bilancio.

    Successivamente si tratta il Ddl n. 941 - Decreto-legge n. 61, in materia di tutela dell’ambiente, salute e lavoro per imprese di interesse strategico nazionale che scade il 3 Agosto,  infatti sono prolungate le sedute e cancellate quelle di Sindacato Ispettivo per dar spazio alle votazioni. In un caso, visto che si protestava per la continuazione dell’Aula oltre l’orario annunciato per le votazioni, il Presidente Grasso ha accordato la chiusura dei lavori ma non ha permesso che ci fossero gli interventi di fine seduta, tra i quali uno mio, intervento a favore delle popolazioni Valsusine che sono state oggetto di perquisizioni e sequestri con l’accusa di associazione eversiva con fini terroristici che sono comunque riuscito a leggere il giorno successivo.

    Cerchiamo di limitare i danni dei decreti con il costruzionismo ma riusciamo solo ad ottenere il manifestarsi dell’indegna conduzione dell’aula da parte del Vicepresidente Gasparri. Una conduzione davvero poco democratica e che suscita le nostre forti proteste.

    Sul decreto dell’ILVA, dopo aver tentato una azione emendativa di merito e non ostativa, ci siamo visti bocciare ad uno ad uno tutto ciò che proponevamo, addirittura anche gli emendamenti identici a quelli della maggioranza subivano sorte diversa, bocciati i nostri e accolti i loro, per questo motivo ci siamo rifiutati di votare un provvedimento blindato e mal costruito.
    Alla votazione finale abbiamo abbandonato l’aula e siamo usciti in piazza per sottolineare il nostro sdegno.

    In Commissione giunge il decreto “ del fare”, è incardinato in 1a e 5a commissione congiunta ma dobbiamo esprimere un parere…il nostro è contrario! Presento anche alcuni emendamenti nel merito, in particolare sull’abusivismo edilizio per dare più potere ai Sindaci in materia di sequestro e sull’articolo 30 a tutela del patrimonio storico e artistico della Nazione (emendamenti respinti dalla 5a Commissione).
    Vi è anche un’informativa sul tragico incidente del bus avvenuto ad Avellino. Scopriamo, leggendo le relazioni delle prefetture che il guardrail era composto da new jersey! Cioè su un viadotto le protezioni laterali erano costituite da manufatti in cemento prefabbricato appoggiati al piano stradale, anche se si parla di perni in acciaio di fissaggio non penso che la soluzione adottata sia tra le più consone, ma spetta alla Magistratura fare le indagini del caso.
    E poi il Ministro Lupi si preoccupa dell’immatricolazione del mezzo? E la sicurezza stradale? Indignati di questo facciamo le nostre rimostranze direttamente in commissione.

    Giovedì pomeriggio partecipo all’incontro con Lupi, Cota, e moltissimi altre personalità e amministratori comunali interessati dal passaggio AV del Terzo Valico, una serie di interventi sull’utilità dell’opera, sulla necessità di “normalizzare” la popolazione e di proseguire sempre più spediti nella realizzazione. Nel mio intervento ho specificato che le proteste non si esportano per mano di contestatori di professione ma solo grazie alle strampalate idee di politici vogliosi di cemento e distruzione.
    Ho sottolineato la necessità di trasparenza in tutte le operazioni di progettazione e controllo: “con le informazioni le popolazioni interessate dal passaggio dell’opera dissentiranno sicuramente, ma senza trasparenza le persone che si opporranno saranno ancora di più”.
    Fonte: www.marcoscibona.it | vai alla pagina

    Argomenti: lavoro, democrazia, ambiente, salute, Ilva, Movimento 5 Stelle, Marco Scibona, costruzionismo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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