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Al lavoro sulle prime misure contro la crisi e per le riforme costituzionali
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(10 aprile 2013) - fonte: ZonaNove - inserita il 11 aprile 2013 da 15492
Intervista a Franco Mirabelli (senatore della Repubblica) - Zona Nove - aprile 2013Iniziamo da questo mese una nuova rubrica che intende avvicinare i cittadini ai luoghi istituzionali. Come operano i parlamentari eletti sul territorio? Come far pervenire loro le nostre istanze, i nostri suggerimenti e le nostre critiche? Pensiamo che sia utile anche questo spazio.
Quali sono state le sue prime esperienze di senatore? Come è andata, in particolare, l’elezione di Pietro Grasso a presidente del Senato?
Entrare al Senato le prime volte è stato per me emozionante. Al di là della crisi della politica e delle istituzioni e della sfiducia che purtroppo circonda il Parlamento e che sicuramente è responsabilità di una politica sempre più chiusa, autoreferenziale apparsa, in tempo di crisi, troppo distante ai cittadini e dai cittadini.
Sedere in Senato è un grande onore e soprattutto una grande responsabilità: sei nel luogo che più di altri rappresenta la democrazia, i valori della nostra Repubblica per cui tanti si sono battuti mettendo in gioco la propria vita e lì hanno lavorato per il Paese i padri della Patria. Le prime sedute le abbiamo dedicate all’elezione del presidente del Senato. Il Pd aveva cercato un accordo con le altre forze politiche per eleggere alle camere due presidenti che potessero rappresentare tutti. Purtroppo il Movimento Cinque Stelle e il raggruppamento di Monti si sono resi indisponibili a ogni scelta comune. Per non rinunciare alla scelta di eleggere persone che potessero rappresentare insieme autorevolezza, apertura, discontinuità col passato e sensibilità sociale,abbiamo proposto ed eletto Laura Boldrini e Pietro Grasso. Non solo.Abbiamo anche eletto con i nostri voti, senza scambi, al Senato un Questore e alla Camera un Vicepresidente di M5S a testimoniare ulteriormente la nostra idea per cui quando si parla di istituzioni si parla di un patrimonio comune che non può essere ridotto a una sola parte anche se maggioritaria. Pietro Grasso è stato eletto anche coi voti di alcuni senatori di Cinque Stelle e la sua Presidenza, lo ha fatto capire subito, sarà segnata da un forte impegno per la legalità, il valore a cui si è ispirato da Magistrato e che si è già tradotto in una proposta di legge sulla corruzione coerente con l'impegno che molti di noi avevano assunto in campagna elettorale firmando l'appello di Libera e Don Ciotti.
Negli ultimi giorni, pur nell’incertezza politica, stiamo lavorando per approvare provvedimenti importanti come quelli che prorogano la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari visti i ritardi delle Regioni nel predisporre soluzioni alternative e, soprattutto, quelli che possono aiutare la nostra economia consentendo, in tempi brevi, alle aziende di ricevere i pagamenti dalla Pubblica Amministrazione, che ritardano ormai da molti mesi, e ai Comuni di poter investire un po' di soldi grazie all'allentamento del patto di stabilità.Al 2 aprile il mandato di Pierluigi Bersani è stato “congelato” perché in Parlamento non si è concretizzata una maggioranza stabile sia alla Camera sia al Senato. Sono al lavoro due Commissioni di esperti. Come vede questa situazione, per molti versi inedita?
In queste settimane, di fronte alla domanda di cambiamento venuta dalle urne e all’urgenza dettata dalla crisi di affrontare i problemi concreti degli italiani, abbiamo proposto provvedimenti che possono essere approvati presto e che servono a ricreare sviluppo, lavoro e ad affrontare le emergenze sociali e a riformare la politica, tagliando i costi, abolendo le Province, dimezzando i parlamentari, sostituendo il Senato con una Camera federale, togliendo i rimborsi elettorali e riducendo gli stipendi. Allo stesso tempo abbiamo proposto di creare una commissione in cui discutere con tutti le riforme istituzionali ormai urgenti e indifferibili a partire dalla riforma elettorale. Sulla base di questa proposta il presidente Napolitano ha dato a Bersani l'incarico di verificare la possibilità di formare un governo. Il paradosso è stato ed è che proprio le forze che più hanno intercettato la voglia di cambiamento, in particolare M5S, di fronte alla possibilità di realizzare concretamente proposte che sono anche loro, si sottraggano alla responsabilità, rischiando alla fine di favorire proprio chi in questi anni ha portato il Paese sull’orlo del baratro. Ora il Presidente Napolitano ha chiesto a due commissioni variamente composte di suggerire possibili convergenze su cui costruire un nuovo governo. È un contributo utile e importante per il Parlamento, ne faremo tesoro. Restando però convinti che solo un Governo che tenga insieme responsabilità e cambiamento possa essere utile al Paese e per questo non siamo disponibili a fare un esecutivo con chi in questi anni ha portato l'Italia a questo punto e non ha nessuna credibilità come forza di rinnovamento.Su quali temi intende impostare la sua attività? A quando il primo incontro con i cittadini della zona 9 per raccogliere idee, spunti di riflessione e critiche?
Per quanto riguarda le Commissioni ho scelto di continuare ad occuparmi delle cose per cui ho lavorato in Regione:casa,Expo,infrastrutture e trasporti. Credo in questo modo di poter mettere a frutto le mie competenze ma anche di poter essere più utile alla realtà milanese che, proprio su questi temi, si gioca una parte del proprio futuro. Ma intendo occuparmi anche di legalità e lotta alla criminalità organizzata e le prime mozioni che ho firmato sono state per la ridefinizione della Tares e il pagamento dei debiti della P.A. Infine,come mi ero impegnato a fare in campagna elettorale, ho sottoscritto un disegno di legge per il riconoscimento delle coppie omosessuali.
Proprio la complessità della situazione politica mi spinge a creare occasioni di incontro con i cittadini della zona, per ascoltare opinioni oltre che per raccontare l’attività che svolgo in Parlamento.
Fonte: ZonaNove | vai alla pagina » Segnala errori / abusi